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Locali angusti e spese da “arrestare”. Commissariato pronto al trasferimento

Il prefetto Giuliana Perrotta ha chiesto al sindaco Errico la disponibilità di un immobile comunale dove trasferire la sede del commissariato di polizia di via Lazzari. Il Comune pronto ad offrire i locali al primo piano del Tribunale

GALLIPOLI - Locali angusti e spese di locazione alquanto onerose. E per la sede del Commissariato di Gallipoli è forse arrivato il tempo di cambiare aria. E di trovare una nuova casa. Certo la soluzione più soddisfacente sarebbe la realizzazione di un nuovo complesso da cucire su misura per le esigenze del corpo della polizia di stato. Ma al momento si intravede una soluzione che potrebbe servire almeno ad arginare i perenni disagi logistici vissuti nella palazzina di via Lazzari, con affaccio sul corso Roma, che ospita il vice questore aggiunto Emilio Pellerano e i suoi uomini.

Il Comune di Gallipoli, su disposizione della giunta del sindaco Francesco Errico, ha fornito la disponibilità al prefetto di Lecce per trovare una soluzione condivisa atta a rendere possibile il trasferimento del commissariato cittadino in un immobile comunale. In particolare vista la recente soppressione della sede distaccata del Tribunale di Gallipoli, l’amministrazione comunale ha individuato nei locali posti al primo piano dell’immobile di via Quartini e piazza Ferrarese quelli da poter destinare per ospitare dirigenti e poliziotti e dove allestire la centrale operativa del commissariato di pubblica sicurezza. Nella sede del tribunale continueranno ad alloggiare anche gli uffici del Giudice di pace dopo la riconferma, destinati comunque al piano terra e per i quali eventualmente il Comune potrebbe poi utilizzare, in alternativa, l’attuale comando dei carabinieri di via Pagliano nel momento in cui quella sede verrà liberata dall’Arma per il trasferimento nella nuova caserma di via Lecce ormai quasi ultimata.    

Con una  nota ufficiale del mese scorso il prefetto Giuliana Perrotta ha richiesto al sindaco Errico l'adozione di un atto formale di impegno per destinare la porzione d’immobile che il Comune intende concedere come sede del locale commissariato di polizia. Il tutto ovviamente “a condizioni più vantaggiose, ed in coerenza con i principi di collaborazione istituzionale finalizzati al  perseguimento degli obiettivi di contenimento della spesa pubblica”. Il Comune ha quindi formalizzato, con un atto di giunta, la volontà di offrire i locali al primo piano del Tribunale per i quali sarà concordato, sulla scorta del relativo regolamento e della perizia di stima dei gli uffici comunali, il relativo canone di concessione.

Ovviamente tali locali dovranno essere adeguati alle necessità del corpo e resi funzionali a tale scopo. Ma costituiscono al momento una valida alternativa all’attuale sede di via Lazzari che, nonostante la ristrutturazione esterna dell’edificio privato, conserva le sue criticità degli ambienti interni adattati da diversi anni come sede del commissariato locale. L’ipotesi avanzata del Comune del trasferimento nel Tribunale è stata già comunicata al prefetto e sarà vagliata con il questore Antonio Maiorano.

SDC12842-2Già nel 2008 al termine della gestione del commissario straordinario Angelo Trovato, nell'ottica di un miglioramento considerevole delle strutture operative e delle esigenze del servizio delle forze dell'ordine, il Comune di Gallipoli aveva accolto le determinazioni di una riunione del Comitato per l'ordine e la sicurezza. Tra queste vi era proprio la necessità manifesta di realizzare una nuova sede per il commissariato di pubblica sicurezza.

Tant’è che su disposizione dello stesso Trovato il Comune aveva anche individuato una porzione di terreno, di proprietà comunale, sulla quale realizzare la nuova sede per agenti e volanti della polizia. La zona prescelta era quella dell’attuale zona sterrata di via Francesco Zacà, che ora è stata destinata quale area per luna park e gli spettacoli viaggianti e per la quale c’è un progetto definitivo (anticipato con la messa in sicurezza per l’estate del trincerone ferroviario) di riqualificazione di 300 mila euro. Ma su quella ipotesi di realizzazione del nuovo commissariato, e sulla compatibilità dell’intervento da predisporre da parte del Provveditorato regionale alle opere pubbliche, non si è avuto poi alcun seguito.

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