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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Nuovo strappo tra Errico e Barone. I lavori del "Bianco" sulla graticola

Il pressing e le dichiarazioni del patron giallorosso sulla possibile cessione del titolo sportivo del Gallo e sul disinteresse del Comune fanno infuriare il sindaco Errico. “Accuse gratuite, Barone dica la verità”. Assemblea dei tifosi

GALLIPOLI – Un rapporto difficile e a dire poco conflittuale. Da sempre. E mentre il tempo trascorre inesorabile sul futuro del calcio gallipolino si addensa una nuova frattura dialettica tra il presidente del Gallo, Marcello Barone e il sindaco ionico Francesco Errico. Il tutto mentre le scadenze per la programmazione della nuova stagione agonistica nel campionato di serie D sono alle porte. Il nodo focale restano i lavori di adeguamento dello stadio comunale “Antonio Bianco”, pianificati e concertati nei diversi incontri tra la società giallorossa e l’amministrazione di palazzo Balsamo. Interventi sui quali il Comune ha dato il suo placet, ma che ritardano  sulla tabella di marcia (a quanto riferisce lo stesso primo cittadino stuzzicato sull’argomento) per le incombenze amministrative che interessano la stagione estiva e l’appalto di alcune opere pubbliche che hanno una scadenza prioritaria per non perdere la disponibilità dei relativi finanziamenti. Attese e giustificazioni che non convincono il patron giallorosso Barone che va in pressing. Rammenta le promesse assunte dal sindaco e lamenta un mancato sostegno economico del Comune per le spese della squadra di calcio, il ritardo nell’avvio dei lavori (tribune, il terreno di gioco e la messa in sicurezza) e il mancato coinvolgimento di nuove forze imprenditoriali per dare linfa alle casse societarie. In buona sostanza il disinteresse, a suo dire,  della compagine politica cittadina, sindaco Errico in testa, alle sorti del Gallipoli calcio.

Situazione al limite che ha portato lo stesso Barone a forzare i tempi e annunciare il possibile passaggio di consegne alla guida della società mettendo in vendita il titolo sportivo. Circostanza che Barone avrebbe comunicato apertamente, e con la solita carica di frizione, al sindaco, e spiegando le sue ragioni anche ad un gruppo di tifosi giallorossi. Barone sbotta e accusa direttamente l’amministrazione comunale, mentre anche il direttore sportivo Mino Manta si dice alquanto preoccupato dei ritardi accumulati che porteranno sicuramente la squadra a giocare in campo neutro le prime gare di Coppa Italia e anche di campionato. E ora anche il neo allenatore Alessandro Longo attende di capire gli sviluppi della vicenda che sembrava ormai sbrogliata dopo gli incontri che si sono susseguiti dopo la brillante promozione conquistata sul campo da Sportillo e compagni.

Nuovo gelo e nuove fratture. E soprattutto veri e propri ultimatum che si rimbalzano, da una parte all’altra, e che non portano certo vento favorevole alle vele del Gallipoli. Ma sulla situazione della squadra di calcio e delle dichiarazioni del presidente Barone, in queste ore il sindaco Errico ha inteso porre una ferma replica. Per chiarire i termini della questione, almeno sul versante delle competenze del Comune. E quindi rintuzzando alle accuse del patron giallorosso chem  a detta dello stesso primo cittadino, racconterebbe una verità di parte con molte omissioni e de inesattezze.                          “Quest’anno l’abitudinario comunicato del presidente Barone in cui minaccia dimissioni e lamenta abbandono e disinteresse del mondo intero è arrivato in anticipo rispetto alle passate stagioni” esordisce il sindaco  Errico, “e vedo, viceversa, che è rimasto intatto il castello di falsità ed invettive dirette all’amministrazione comunale, talune francamente ridicole, perché ci sono leggi e regolamenti che impediscono di sponsorizzare con fondi pubblici attività come quella del Gallipoli calcio”.

IMG_4705-9Un fiume in piena Errico che rinnova lo scontro a distanza con il presidente del Gallo.“Quando si fanno accuse pesanti e si getta fango sugli altri” incalza il primo cittadino, “bisognerebbe avere quanto meno l’onestà intellettuale di dire la verità, senza nascondersi dietro polemiche tanto sterili quanto infantili. Il presidente Barone sa che l’amministrazione comunale ha speso, soprattutto in queste settimane, tempo ed energie per supportare la società e la squadra. Barone amministra una squadra di calcio, il sottoscritto una città, che oltre al calcio, in questo periodo, ha qualche emergenza un tantino più stringente. Quanto allo stadio” ribadisce il sindaco, “i lavori sono stati progettati e saranno eseguiti  in tempo per il prossimo campionato. Senza dimenticare che in questi giorni si stava mettendo a punto tutto ciò che riguarda la gestione dell’intero impianto, con il ripristino del custode e con le determinazioni delle pertinenze”. E dal Comune si precisa che tale “interesse” per le sorti dello stadio e della squadra, è maturato nonostante gli impegni dell’ente in una progettazione che ha visto gli uffici programmare ed eseguire in queste settimane interventi nel centro storico, per il rifacimento della rampa del Castello, per la scuola di piazza Carducci, per il rifacimento del manto stradale, le cave ipogee di via Firenze, il progetto di videosorveglianza.

Parla altresì di “sgarbo” istituzionale il sindaco Errico nel momento in cui il patron giallorosso continua ad inveire contro la sua amministrazione invece di consolidare l’asse di collaborazione per rinvigorire le sorti del Gallipoli calcio. “Il presidente Barone deve occuparsi solo della squadra” dice ancora il sindaco gallipolino, “mentre noi dobbiamo gestire un’intera città, e non mi sembra un fatto marginale. Trovo particolarmente grave, se non offensiva questa continua giaculatoria, finalizzata a chiedere atteggiamenti ed interventi che l’amministrazione non può garantire. Non è un discorso di volontà, ma di legge e di regolamenti: non si possono, da parte dell’amministrazione, concedere contributi né fare una questua tra gli imprenditori del settore per favorire un’attività che resta comunque privata. Anche perché il presidente di una squadra di calcio si fa con i propri soldi, non con quelli degli altri. Il nostro perimetro è, e resta, la legge” chiosa Errico, “e in questo ambito siamo disposti, come sempre, a fare la nostra parte e la stiamo facendo senza lesinare impegno ed interesse per la squadra, ma se il presidente Barone vuole spostarci oltre questo perimetro, i nostri rapporti possono interrompersi da subito”.

Il primo cittadino giudica per questo “deprimenti” i toni e le invettive utilizzate da Barone. “Questo muro contro muro che Barone da sempre si ostina a portare avanti” conclude Errico, “non giova a nessuno, né tanto meno è corretto tirare per la giacchetta i tifosi o strumentalizzarli, visto che i tifosi non sono stupidi e, lo dico per esperienza diretta, non si fanno abbindolare da chi cerca di utilizzarli per ottenere il proprio tornaconto. Quando Barone avrà capito questo e quando comprenderà, finalmente, quali toni usare, quali sono le tempistiche, cosa un’amministrazione può fare e cosa no, avremo modo di tornare a dialogare per il bene esclusivo della nostra squadra”. E per fare il punto sul futuro della società e della squadra e sul nodo stadio, i rappresentanti della tifoseria giallorossa  della “Curva Sud Gallipoli 1987” hanno organizzato un’assemblea pubblica per domani sera, a partire dalle 19, nel salone polifunzionale dell’oratorio di San Lazzaro.

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