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Riparazione fogna, da lunedì centro storico nuovamente chiuso per i lavori

Definiti i nuovi interventi urgenti di Aqp lungo la riviera Armando Diaz per riparare il tronco fognario danneggiato in quattro punti e bloccare gli sversamenti in mare a ridosso delle mura

GALLIPOLI - Dopo segnalazioni e denunce pubbliche e l’invito anche della capitaneria di porto ad intervenire sono stati eseguiti nel mese scorso i primi lavori di riparazione urgente della condotta fognaria nel centro storico di Gallipoli che ha provocato, per lungo tempo, anche uno sversamento in mare nel tratto prospiciente le mura urbiche.

Situazione non del tutto definita, atteso che sono almeno quattro i tratti della canalizzazione fognaria che necessitano di essere adeguatamente riparati e il problema dello sversamento nauseabondo lungo il tratto costiero non è stato ancora debellato del tutto.

Per questo il Comune ha nuovamente sollecitato l’intervento dell’acquedotto pugliese disponendo, nel contempo, la chiusura per tutta la prossima settimana (ordinanza del comando della polizia locale in vigore dal 7 e sino al prossimo 11 settembre) della circolazione stradale e le modifiche alla viabilità nel periplo del borgo antico e in particolare lungo la riviera Armando Diaz nel tratto tra via Bosco, via Franza e piazza Imbriani.     

A causa dell’esecuzione degli interventi ritenuti di massima urgenza da parte dell’Aqp per riparare la condotta fognaria della città vecchia, evitando problematiche serie e gravissime, sul versante ambientale e della sanità pubblica, la circolazione stradale subirà nuovamente diverse modifiche.  Torna quindi il divieto di sosta e fermata su ambo i lati, con rimozione a tutte le categorie di veicoli, sulla riviera Armando Diaz, nel tratto tra via Franza e piazza Imbriani, a partire dalle 18 di domenica 6 settembre e sino alle 24 dell’11 settembre. Istituito il divieto d’accesso al centro storico a tutte le categorie di veicoli a partire da lunedì, fatta eccezione dei mezzi di soccorso e di emergenza e dei veicoli a servizio delle persone invalide e quelle dei lavoratori.

L’accesso, nello stesso arco temporale è consentito ai soli veicoli autorizzati (ad eccezione di quelli categoria “N”, dalle ore 7.00 alle ore 10.30). Disposta l’inversione dell’attuale senso unico di marcia su via Briganti e su via Antonietta De Pace. Parte dell’area di parcheggio individuata su lungomare Marconi, precisamente a ridosso della capitaneria di porto, sarà riservata, sempre a partire da lunedì, per consentire le operazioni di carico e scarico merci destinate alle attività commerciali del centro storico.

Nei giorni del 7 e 8 settembre, per il trasporto di persone disabili e merci da o per il centro storico, sarà messo a disposizione il servizio gratuito di ape calessino (che stazioneranno nei pressi della “Bleu Salento”) dalle 9 alle 15.00. Per informazioni su tale servizio si può contattare i numeri 327/1759622 o 388/3529948. Il sindaco Stefano Minerva ha anche convocato una riunione con i titolari degli esercizi commerciali e pubblici del centro storico per informare dell'urgenza e della indifferibilità dei lavori. C’è anche da ricordare che già in piena estate il nodo dei lavori e dello svernamento lungo le mura aveva generato anche alcune proteste da parte di alcuni commercianti e anche dai banchi dell’opposizione dove il capogruppo di Gallipoli Futura, Flavio Fasano, non aveva risparmiato accuse all’indirizzo dell’amministrazione comunale per i ritardi con cui si era, a suo avviso, giunti alla definizione dei lavori in piena stagione turistica e per la mancata istituzione del divieto di balneazione nel tratto interessato dallo scarico.   

Polemiche e problematiche che comunque sono destinate a lasciare il passo alla risoluzione necessaria della problematica che non poteva più essere procrastinata. “C’erano quattro rotture nella conduttura principale che richiedono lavori urgenti e non più differibili” ha spiegato l’assessore al Centro storico e ai lavori pubblici, Biagio  Palumbo, “e pertanto l’accesso delle auto al borgo antico sarà nuovamente interdetto per consentire l’esecuzione degli interventi sulla riviera Diaz. Ancora qualche giorno di disagio e pazienza e poi sarà finita, ma quella problematica andava risolta per evitare problematiche serie e gravissime, sul versante ambientale e della sanità pubblica”.

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