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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Licenze e abusi per locali e lidi. Suez: “Io e Petrucci minacciati anche di morte”

Nel corso del Consiglio comunale di ieri sera a Palazzo Balsamo il consigliere di Gallipoli 2012 ha reso pubblica la relazione della Commissione consiliare d'indagine sulle licenze commerciali e per i locali d'intrattenimento. Sullo sfondo la presenza ingombrante della mafia barese

GALLIPOLI – Dalla bagarre politica e dai vizi formali che  rimandano la discussione sulle nuove linee programmatica dell’Errico bis alle inquietudini e ai risvolti legati alle irregolarità procedurali per il rilascio di autorizzazioni e licenze ai locali di intrattenimento e lidi balneari. Sino alla denuncia di minacce di morte in merito all’attività di verifica e controllo mirato condotta dalla commissione consiliare di indagine e dai suoi due presidenti, il consigliere Luigi Suez e il suo predecessore Aldo Petrucci.

Un Consiglio comunale dai due volti e forse dai risvolti di una stessa medaglia quello che è andato in scena nella serata di ieri a Palazzo Baslamo. Con una seconda parte incentrata sulla relazione e sulle risultanze della commissione di Vigilanza e controllo istituita nel 2013 dall’assise comunale e finalizzata ad accendere un faro su tutte le autorizzazioni di intrattenimento e di pubblico spettacolo rilasciate dagli uffici comunali e dall’amministrazione. Proprio i particolari illustrativi resi noti dal consigliere e presidente della stessa commissione Luigi Suez, hanno raggelato il sangue e  l’attenzione dei presenti.

E aperto uno squarcio inquietante su retroscena che riguardano da vicino il business del turismo e delle licenze commerciali e delle strutture di intrattenimento di Gallipoli. E ciò ha fatto quasi del tutto passare in subordine anche l’empasse politica legate al ritiro dell’argomento (privo di una delibera a corredo da far votare dal Consiglio)  sulle linee programmatiche del nuovo corso dell’amministrazione Errico dopo la crisi amministrativa. Dopo una pregiudiziale mossa e motivata dal capogruppo dell’Udc, Luigi Caiffa (uno dei tre consiglieri dissidenti), il ritiro dell’argomento è stato proposto dal primo cittadino che in tal modo ha evitato anche di palesare con un voto esplicito il mosaico della nuova maggioranza, comunque ormai nota a i più essendo composta dai consiglieri che quel programma hanno condiviso e già sottoscritto. Ma il nodo cruciale che riecheggia ancora nell’aula consigliare è legato alle pesanti dichiarazioni rese dal consigliere Suez nel corso del resoconto pubblico delle anomalie procedurali riscontrate dalla commissione d’indagine.

SDC11371-2Un lavoro certosino e scrupoloso, sul quale hanno espresso apprezzamento e consapevolezza lo stesso sindaco Errico e gli altri componenti del Consiglio comunale, e che ha palesato “l’anomalia del sistema amministrativo della città di Gallipoli che consiste nel continuare ad autorizzare locali e attività, malgrado l’accertamento di violazioni commesse dai gestori”. Il che avrebbe finito per “agevolare chi di fatto è solito abusare delle proprie licenze e creando invece restrizioni per quelle attività che sono invece rispettose delle regole”.

Ma il fatto inquietante è quello denunciato dal presidente della commissione e capogruppo della civica Gallipoli 2012, Luigi Suez, che reso noto al Consiglio che “ …nell’ambito del lavoro di accertamento mi sono state recapitate anche delle minacce di morte, rivolte anche al mio predecessore Aldo Petrucci, da parte della mafia barese”. Un'accusa dura e circostanziata della quale ovviamente lo stesso presidente della commissione d’indagine ha da tempo notiziato la Procura della Repubblica con un'apposita denuncia dei fatti. Le prime reazioni nel mondo politico gallipolino ai fatti denunciati da Suez sono giunte con una nota a firma del segretario cittadino di Sel, Massimo Esposito.

“Esprimiamo  la nostra solidarietà al dottor Aldo Petrucci ed all’avvocato Luigi Suez avendo appreso durante il Consiglio comunale tenutosi ieri delle minacce di morte ad essi indirizzate a causa del ruolo ricoperto in sede di commissione d’indagine sulle licenze commerciali” scrive Esposito, “riteniamo inoltre di considerare interessante e proficuo il lavoro svolto dalla commissione e chiediamo che vengano subito resi pubblici i nomi delle aziende e degli imprenditori che da quanto relazionato in aula dal consigliere Luigi Suez sarebbero stati favoriti nella concessione o nel mancato ritiro delle licenze, nonché  degli uffici comunali e degli impiegati che non avrebbero tenuto una condotta corretta e trasparente”.

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