GALLIPOLI - Una lettera garbata a firma del signor Franco Bove, di Ceprano, in provincia di Frosinone, indirizzata al sindaco di Gallipoli Giuseppe Venneri e all'assessore alla Turismo Gabriella Casavecchia, "di rientro da un tour nel Salento".

Scrive il lettore, "tour iniziato con entusiasmo ed aspettative, ma che la visita a Gallipoli mi ha purtroppo riservato una trappola che non favorisce il turismo".

Ecco il racconto del signor Bove:

"Sono arrivato a Gallipoli lo scorso mercoledì 15 luglio con il mio pulmino. Come evidenziato nella foto, l'arrivo durante le prime ore del pomeriggio sul ponte di accesso al centro storico di Gallipoli. Ma giunti lì, in una frazione di secondo, si deve decidere la direzione da seguire, con il traffico che preme dietro, un segnale di direzione obbligata che indica di proseguire diritti, una strada laterale da dove sbucano auto e moto a cui dare precedenza. Tutto questo non consente di vedere e leggere il tabellone, tra l'altro con numerose scritte, che solo nella parte più alta, come ho potuto verificare dopo a piedi, e quindi ancor più di difficile lettura , indica un divieto di accesso. Né il piccolo segnale luminoso apposto in cima al tabellone è visibile con la luce solare pomeridiana che acceca chi proviene dal corso.

Superato il pontile, mi sono accorto che i parcheggi erano riservati solo ai residenti o agli eventi diritto e quindi non ho potuto far altro che percorrere tutto l'anello esterno ed uscire, attraversando di nuovo il pontile.

Chiedendo informazioni sulle possibilità di parcheggio, sono stato informato sul divieto di accesso così scarsamente visibile.

Desidero informarLa quindi che, data l'evidente confusa segnaletica, non mi ritengo responsabile di alcuna infrazione e che adirò le vie legali in caso di addebiti non dovuti.

Fiducioso che quanto da me segnalato consentirà di poter prendere soluzioni alternative per una valida segnaletica e di evitare incresciosi episodi che danneggiano il turismo, invio i migliori saluti".

Franco Bove