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Il commissario apre case dell’acqua. Arriva la prima postazione in via Milano

Sbloccati gli ultimi intoppi tecnici e burocratici che hanno impedito l’installazione delle postazioni per la fornitura di acqua potabile. A breve posizionata la struttura di via Milano e in seguito anche quelle di piazza Matteotti e via Vernole. L’appalto era già stato assegnato a gennaio

GALLIPOLI - Si sblocca anche l’installazione delle case dell’acqua nel territorio cittadino di Gallipoli. Tra qualche giorno infatti, come reso noto da Palazzo Balsamo, sarà posizionata la prima delle tre postazioni previste in città che consentiranno di rifornirsi di acqua potabile. L’iter per l’avvio del progetto delle case dell’acqua era già stato portato a termine dall’amministrazione comunale uscente del sindaco Francesco Errico e dopo l’espletamento del secondo bando di gara (il primo tentativo di affidamento del relativo appalto era andato deserto) nel gennaio di quest’anno si era già proceduto ad assegnare il servizio di fornitura alla Comunità cooperativa di Melpignano.

Da quel momento in poi ritardi e intoppi burocratici non avevano consentito di fatto di poter installare le tre case dell’acqua previste per il territorio gallipolino. Dopo la segnalazione della questione all’attuale commissario prefettizio Guido Aprea all’atto del suo insediamento e in seguito all’interessamento diretto del reggente di palazzo di città è stato ora sbloccato anche l'ultimo  ostacolo a livello tecnico e burocratico che di fatto stava rallentando  nel tempo l'avvio del servizio.

E ora sarà attivata entro pochi giorni la prima struttura che sarà installata in via Milano, mentre entro la fine dell’anno saranno attivate anche quelle ubicate in via Vernole (nel quartiere san Gabriele) e su piazza Matteotti. Nel  dettaglio le case dell’acqua, che già sono state attivate in altri comuni salentini, sono impianti collegati direttamente alla rete idrica dove l’acqua viene filtrata e poi distribuita ai cittadini  abbattendo di gran lunga il consumo della plastica. L’obiettivo di tali  impianti, infatti, è quello di tutelare e garantire il bene primario dell’acqua e nel contempo di ridurre l’eccessivo utilizzo delle bottiglie in plastica e il conseguente inquinamento generato dalla attività di produzione e trasporto nei negozi e supermercati. In altre parole lo scopo è quello di incentivare il consumo di acqua prelevata dall’acquedotto e quello di ridurre la  produzione dei rifiuti derivati da imballaggi pet da smaltire con i costi che ne conseguono. Tali impianti, inoltre, sono soggetti a continui  controlli, al fine di garantire gli standard di qualità e sicurezza  dell’acqua potabile erogata.

“Si tratta di un servizio che ho visto essere particolarmente atteso e condiviso dalla cittadinanza” dice il commissario Aprea, “anche per le risposte importanti che garantisce a livello ambientale e per questo mi sono adoperato affinché potesse essere inserito tra gli interventi da portare a termine in queste prime settimane di gestione amministrativa del Comune di Gallipoli”. Negli incontri con l’ex sindaco Errico e i gruppi politici quello dello sblocco delle case dell’acqua era stato segnalata tra le priorità da portare a termine dopo la caduta dell’amministrazione comunale.     

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