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Martedì, 16 Aprile 2024
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Gallipoli, frana il basolato. E piovono le proteste

A causa della pioggia si apre una buca in Piazza della Repubblica dove sono in corso i lavori della rete fognante. Dall'apertura si intravedono gli antichi cunicoli di scolo del centro storico

Ormai si sa, basta poco in quel di Gallipoli per gridare all'allarme "crollo" dopo i tragici fatti di via Firenze. E le abbondanti piogge di questi giorni non aiutano certo a tranquillizzare oltre modo gli animi. E proprio a causa della precipitazione torrenziale che ha colpito il Salento nel pomeriggio di ieri, nel centro storico gallipolino si sono vissute ore di angoscia e di trepidazione. Paura subito rientrata all'arrivo e dall'esito del sopralluogo dei vigili del fuoco e dei tecnici comunali che hanno scongiurato ogni pericolo di sorta. La preoccupazione generale è stata determinata dallo smottamento e dal successivo crollo di un tratto di basolato in Piazza delle Repubblica, zona nevralgica del centro storico lungo la direttrice di via Antonietta De Pace che sfocia in piazza Imbriani. Il terreno, intriso d'acqua, è letteralmente franato nel tratto interessato (dall'inizio del mese) dai lavori di realizzazione della rete fognante.

Si è aperta una buca, non profondissima, dalla quale attraverso alcune fessure si sono intravisti anche i vecchi cunicoli sotterranei che caratterizzano in lungo e in largo il sottosuolo dalle città vecchia. L'allarme lanciato dai ristoratori e dai commercianti della zona ha raggiunto subito il centralino dei vigili del fuoco (già impegnati tra l'altro in un salvataggio a Lido Conchiglie degli occupanti di un auto rimasta bloccata in una strada totalmente allagata) e della polizia municipale. Sul posto è giunto anche l'ingegnere comunale Giuseppe Carmone e i tecnici responsabili dei lavori di realizzazione dell'impianto fognante nel centro storico. C'è voluto poco per capire che la situazione non era poi così drammatica. Anche se un piccolo parapiglia verbale si è inscenato quando i tecnici responsabili della ditta appaltatrice dei lavori, in un primo momento, avevano rifiutato di intervenire per ricoprire subito la parte più profonda della buca. Effettuati i primi rilievi e i primi interventi di copertura la zona interessata è stata poi transennata dai vigili del fuoco e dai vigili urbani.

Problema risolto? Apparentemente sì. Nessun pericolo di crollo e paura rientrata immediatamente. Ma per i ristoratori e gli operatori commerciali della zona le brutte sorprese non sono certo finite in questo travagliato pomeriggio di Ognissanti. Il terreno che frana sotto i piedi, la pioggia che funesta la giornata festiva e come se non bastasse ecco spuntare, poco dopo le 18, un ospite inaspettato: un bel topo, di grandezza considerevole, che risalendo i vecchi cunicoli fognanti del sottosuolo gallipolino e grazie agli scavi in corso e al solco tracciato con un piccolo escavatore dagli operai della ditta esecutrice dei lavori della fogna, ha guadagnato l'uscita. Ed è spuntato, nel bel mezzo del pomeriggio, sui basoli di Piazza Imbriani scorazzando a destra e a manca, tra l'ilarità e il disgusto dei passanti, e lambendo gli ingressi di bar e ristoranti. Qualcuno, "armato" di ramazza, ha provveduto poi a sopprimerlo, lasciando la sua carcassa come ricordo nei pressi del cantiere. Da qui è riesplosa la vibrante protesta dei commercianti del centro storico che hanno manifestato tutto il loro malcontento nei confronti del Comune e della ditta.

"E dall'inizio del mese che sopportiamo questo stato di disagio creato da questi lavori per la fogna" dicono in coro gli operatori di via De Pace, "che si stanno realizzando con un'approssimazione unica. Oltre alla lentezza dell'intervento, non c'è nessun professionista qualificato che controlla giornalmente la direzione dei lavori. Così accade che i basoli che dovrebbero essere rimossi accuratamente a colpi di scalpello, vengono invece asportati con il mezzo meccanico quindi deturpati e scalfiti irrimediabilmente. Per non parlare della posa in opera nei tratti già interessati dai lavori. Un vero scempio e con la prospettiva di ritrovarci il cantiere aperto sino alle festività natalizie. Tutto questo sconquasso" concludono commercianti e ristoratori, "sta risvegliando anche i ratti che vengono fuori dagli scavi e minacciano di entrare nei negozi e nei ristoranti. E l'igiene e la salute pubblica sono a rischio. E l'ingegnere del Comune continua a ripeterci che tutto è in piena regola....Semplicemente assurdo.".

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