Ex Salesiani, nessuna offerta. Ora prelazione della Cassa depositi e prestiti
E’ andata deserta la gara per la vendita dell’ex villaggio del Fanciullo di lungomare Galilei. L’immobile sarà ceduto alla Cassa depositi e prestiti. Errico rintuzza le polemiche: “I fatti dimostrano che non c’era nessuna svendita”
GALLIPOLI - Nessuna offerta al rialzo o pari al prezzo fissato a base d’asta. Nessun imprenditore o ente immobiliare ha inteso rispondere alla gara pubblica indetta dal Comune di Gallipoli per la vendita dell’immobile degli ex Salesiani di lungomare Galilei.
È andata infatti deserta l'asta pubblica per l’alienazione ai privati interessati del complesso dell'ex villaggio del Fanciullo, le cui domande per l'acquisizione (al rialzo rispetto al prezzo a base d'asta fissato sui duemilioni e 700mila euro) scadevano nella mattinata di oggi. In assenza di offerte e proposte d’acquisto, secondo quando stabilito nel bando di gara, ora sarà la Cassa depositi e prestiti a far valere il suo impegno preliminare di acquisto per conto del fondo Fiv plus pari al prezzo di base fissato per la gara.
Il primo passo verso la vendita dell’imponente complesso degli ex Salesiani era stato sancito dall’assise nella seduta del 6 settembre dello scorso anno. E nello specifico dalla maggioranza del sindaco Francesco Errico che aveva ritenuto del tutto vantaggiosa la proposta di valorizzazione e successiva alienazione dell’ex villaggio del Fanciullo proposto dalla società di investimenti legata alla Cassa depositi e prestiti. E per capire, forse, un po’ di più sul destino e sul programma di alienazione dell’immobile risalente agli anni 30’ che ancora oggi ospita aule scolastiche, la sede del Centro per l’impiego, e alcune famiglie di senza tetto che occupano dei locali tutt’altro che agibili, bisognava attendere la proposta riveniente dagli uffici romani.
E ciò è avvenuto il 19 maggio scorso quando la Cassa depositi e prestiti ha trasmesso lo studio di fattibilità, il preliminare d’acquisto e la perizia di stima pari a 2milioni e 700mila euro del complesso dei Salesiani che si affaccia sul lungomare Galilei. Con la delibera licenziata dal Consiglio comunale a maggioranza si era infatti già dato il via libera anche alla variazione urbanistica dell’ex villaggio del Fanciullo e al protocollo d’intesa con la stessa Cassa depositi e prestiti Investimenti Sgr per la vendita e la rivalutazione dell’immobile.
Atto propedeutico all’attivazione del modello operativo del Fondo Fiv plus (Fondo investimenti per la valorizzazione) con il quale la società controllata dalla Cassa depositi e prestiti acquisisce immobili pubblici suscettibili di valorizzazione, per poi favorirne la vendita. Ora con la gara andata deserta si da il là alla fase conclusiva della procedura di alienazione e valorizzazione immobiliare che ha incontrato forti resistenze e polemiche da parte di associazioni e dell’opposizione consiliare.
E alla luce delle risultanze del bando di gara e ora il sindaco Francesco Errico a difendere la linearità della procedura e a rispedire al mittente gli attacchi incrociati mossi alla sua amministrazione e soprattutto inerenti l’accusa di “svendita” del patrimonio immobiliare. “Alla fine ancora una volta le chiacchiere, comprensive di critiche pretestuose ed attacchi gratuiti, stanno a zero e contano solo i fatti” ammonisce il primo cittadino Errico, “ed i fatti spiegano chiaramente che chi ha parlato, impropriamente, di svendita dell'immobile è stato smentito da quanto accaduto in relazione al bando di gara”.
Per il primo cittadino, infatti, l'incanto andato deserto, “smonta clamorosamente l'impianto di attacchi ciclici che l'opposizione ha riservato all'amministrazione comunale, il cui unico intento è quello di riqualificare e valorizzare l'immobile di lungomare Galilei”. Nel dettaglio, infatti, il sindaco Errico spiega il motivo delle sue affermazioni. “Si è fatto un gran parlare in passato e in questi giorni del valore catastale dell'immobile, ignorando che il mercato immobiliare è tutt'altra cosa. Pertanto” spiega ancora il sindaco, “una cosa è parlare di valore catastale, altra di valore di mercato del bene. Nel caso in cui vi fossero state diverse offerte rispetto al bando del Comune, si poteva pensare ad un prezzo basso rispetto al valore di mercato del bene, ma l'asta deserta dimostra il contrario, soprattutto in un periodo di forte e grave crisi economica, dove certi prezzi diventano poco competitivi. E l’esito della gara, senza alcun'offerta, testimonia ampiamente quanto detto”.
E per tali motivazioni Errico ribadisce che l'amministrazione comunale continuerà nel suo impegno “volto a creare situazioni di crescita e di valorizzazione dell'intero tessuto urbano. Come per l'ex villaggio del Fanciullo, nel quale adotteremo le soluzioni più idonee per tutte le parti presenti nell'edificio, questo esecutivo sta progettando interventi di riqualificazione di intere zone della nostra città. Occorre tempo e programmazione per vedere questi risultati, su cui da tempo ci siamo impegnati” conclude il sindaco ionico, “ma sono certo che i risultati finali non potranno che essere condivisi dall'intera cittadinanza, o quanto meno da quella che non ragiona in modo preconcetto e prevenuto”.