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Errico tranquillo, ma deluso: “Corso naturale dell’inchiesta. Solo strumentalizzazione”

La notizia della notifica dell'avviso di conclusione delle indagini al sindaco e a quattro componenti della giunta di Palazzo Balsamo rimbalza nel pieno delle trattative per il varo della nuova maggioranza. Errico puntualizza: "Tempistica strana, ma fiducia nella Procura"

GALLIPOLI - Un’inchiesta giudiziaria che ipotizza presunti abusi d’ufficio da parte del sindaco dimissionario Francesco Errico e di quattro degli assessori della giunta in carica (il vicesindaco Antonella Greco, e gli assessori Giovanni Fiore, Antonio Piteo e Felice Stasi) che si abbatte nel pieno del marasma politico e amministrativo di Palazzo Balsamo. E nel bel mezzo delle trattative in corso per formazione della nuova maggioranza per dar vita all’Errico bis. Uno scossone non certo inatteso, a quanto riferisce il primo cittadino, atteso che in seguito ai numerosi esposti presentati in Procura in questi anni (l’inchiesta in questione sull’affidamento, con una delibera di giunta, del parcheggio antistante lo stadio “Antonio Bianco” nel 2012 alla società di calcio Asd Gallipoli 1909 da utilizzare come area di sosta a pagamento privata e solo uno dei filoni avviati in seguito alle segnalazioni giunte all’attenzione della magistratura da parte dell’associazione politico-culturale Gallipoli 2012) è alquanto naturale che la Procura faccia il suo lavoro di accertamento della verità e di valutazione della regolarità degli atti e che le indagini facciano il loro corso. Sorpreso della solita “tempistica”, ma al tempo stesso tranquillo sull’esito degli accertamenti in corso, Errico non ha molta voglia di parlare e commentare la vicenda.  

“Al di là del clamore e dell’enfasi mediatica vorrei solo tranquillizzare la cittadinanza soprattutto sul fatto che non siamo in presenza di un avviso di garanzia per chissà mai quale reato” smorza i toni Errico, “ma si tratta invece dell’avviso di conclusioni delle indagini che la Procura ha avviato da almeno due anni e che per le quali, sui dubbi palesati in alcuni esposti, ci siamo da subito messi a disposizione del pm fornendo, negli anni, alle forze di polizia giudiziaria gli atti tacciati di irregolarità e spiegando fatti e circostanze e la linearità del nostro operato. L’iscrizione nel registro degli indagati vorrei ricordare” aggiunge il sindaco Errico, “che è un atto dovuto anche a garanzia degli indagati stessi che possono quindi dimostrare e provare la trasparenza del loro operato in questione sulle quali qualcuno adombra dubbi e terrificanti sospetti. Fiducioso come sempre nelle competenza e nel lavoro puntuale della Procura attendo tranquillo l’esito di questa indagine che coinvolge me e parte della mia giunta” conclude Errico, “anche se resta il rammarico per la tempistica con cui viene data risonanza dai media per una indagine che sta facendo solo il suo naturale decorso e che viene lanciata nel calderone gallipolino, forse ad arte da qualcuno, come elemento di destabilizzazione nel delicato momento politico che vive la città e nel corso delle trattative per verificare la possibilità di creare una nuova maggioranza e un governo di salute pubblica dopo la  crisi amministrativa”.

Se ora la notifica dell’avviso di conclusione delle indagini (che apre ora la possibilità ai cinque indagati di approfondire il fascicolo dell’inchiesta avviata dal pm Elsa Valeria Mignone e fornire la propria tesi difensiva) potrà avere delle ripercussioni sulle vicende politiche cittadine è da verificare nelle prossime ore. Al primo cittadino, oltre alla delibera di giunta firmata con gli altri quattro assessori (assente in quella seduta solo Alberto Leopizzi), sono stati contestati anche altri tre presunti abusi legati ad un ordinanza del luglio 2012, poi revocata il 9 agosto dopo i rilievi mossi dalla Prefettura per la mancata comunicazione preventiva (anche se il Comune ha sempre confermato l’invio via fax), con la quale si autorizzava, in via temporanea sino al 10 agosto, l’attività di intrattenimento per le serate in musica ad uno stabilimento balneare del litorale sud. E ancora ai due decreti di nomina dell’Oiv, l’Organismo indipendente di valutazione e del presidente dell’Autorità del parco naturale di Punta Pizzo. Per ora la comunicazione del ritiro delle dimissioni del sindaco Errico non è ancora arrivata. Sino al termine ultime del 29 maggio, si vedrà.  

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