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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Gallipoli Gallipoli / Via Gerolamo Savonarola

Violente risse tra giovani turisti: tutti identificati, 28 denunce

Un’indagine lampo, condotta da polizia e carabinieri di Gallipoli, ha portato all’identificazione di due gruppi, tra i quali nove minori, in vacanza nel Salento. A breve anche la denuncia per i titolari dell’agenzia di affitti di case-vacanza

GALLIPOLI – Tutti identificati i trenta ragazzi che hanno preso parte alle due maxi risse nel centro di Gallipoli all’alba del 30 luglio e del primo agosto: 28 di loro, tra cui nove minorenni, risponderanno del reato di rissa aggravata da futili motivi. Si tratta di ragazzini - i più anziani hanno infatti al massimo 19 anni - residenti nella zona di Milano e L’Aquila. La prima comitiva composta da 18 lombardi tra cui sei minorenni, l’altra da una dozzina di amici aquilani, fra cui quattro minori. Gli unici due che, pur essendo stati identificati, non sono stati denunciati, non sarebbero stati indicati nel riconoscimento fotografico da parte dei coinvolti. Non sono dunque emersi elementi certi nei loro confronti.

I due gruppi di giovani turisti in vacanza nel Salento - è poi emerso dalle indagini e dall’ascolto di alcuni individui - erano ospiti entrambi di appartamenti per la villeggiatura nel quartiere Lido San Giovanni. Nei giorni scorsi si sono però fronteggiati con cinghie alla mano, coltelli da cucina e bottiglie di vetro per futili motivi: tutto sarebbe infatti nato da “ordinari” insulti e sfottò. A incastrarli un’indagine lampo eseguita in maniera congiunta dagli agenti di polizia del commissariato locale e dalla compagnia dei carabinieri di Gallipoli. 

Tutto è cominciato alle prime ore del giorno di sabato scorso in via Savonarola. I carabinieri, guidati dal capitano Francesco Battaglia, sono intervenuti per eseguire i rilievi sul posto di una violenta lite segnalata dai residenti dell’isolato. Al momento dell’arrivo della gazzella il gruppo si è dileguato. L’episodio ha subito ricordato agli inquirenti quello avvenuto appena 48 ore prima: stessa dinamica, stesse lamentele del vicinato, identico luogo. In quel caso erano stati gli agenti di polizia del commissariato, guidati dal vicequestore Monica Sammati, a sopraggiungere sul posto.

Sabato, però, l'impulso alle indagini è nato dato da un fatto: i carabinieri hanno appreso che un ragazzo milanese era stato trasportato in ospedale per una profonda ferita da taglio al petto, che ha comportato 25 punti di sutura con 10 giorni di prognosi, e che un coetaneo aquilano, anch’egli trasportato in ospedale, aveva riportato delle lesioni sul volto, in particolare all’occhio destro. Le coincidenze fra le due risse, ad appena 48 ore di distanza, sono emerse subito e non hanno lasciato alcun dubbio a carabinieri e polizia, subito collaborativi e coordinati in una unica attività investigativa. Attraverso il riconoscimento fotografico, le confessioni e le dichiarazioni rese da tutti i 30 turisti, gli investigatori della polizia e dell’Arma sono riusciti a risalire all’identificazione di tutti i coinvolti, ora accusati del reato di rissa aggravata.

Nei confronti dei 28 denunciati il questore del capoluogo salentino, Andrea Valentino, potrebbe disporre il foglio di via obbligatorio che comporterà il divieto di ritorno a Gallipoli per i prossimi tre anni. Nelle prossime ore, inoltre, si valuterà anche la denuncia nei confronti dei titolari delle agenzie di case-vacanza nelle quali erano ospiti i due gruppi finiti nei guai, in quanto non in regola con le registrazioni sul portale “Alloggiati web” della Polizia di Stato

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