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Gallipoli Gallipoli / Via Trieste

Dopo rissa tra pescatori, 6 colpi d'arma contro la barca: di nuovo nei guai

E' accaduto nella serata di ieri, a Gallipoli. Sei proiettili di piccolo calibro sono stati indirizzati verso un'imbarcazione: denunciato per la seconda volta

GALLIPOLI- Danneggiare una barca a Gallipoli non è soltanto colpire uno strumento di lavoro, ma ledere veri e propri affetti: non a caso, le imbarcazioni hanno i nomi di moglie e di figlie. Dopo la mini rissa scoppiata sul lungomare Galilei nelle ultime ore, l’episodio intorno alle 19 di ieri: sei colpi di arma da fuoco, di piccolo calibro, sono stati esplosi contro un gozzo di proprietà di un pescatore 41enne del luogo (anche lui deferito per l'episodio della mattina), “parcheggiato” in via Trieste. Un altro individiduo, sempre coinvolto nella stessa rissa, finisce nei guai anche per l'intimidazione a colpi d'arma.

I proiettili, partiti da una pistola calibro 7,65, hanno perforato la superficie, senza fortunatamente arrecare conseguenze ai passanti. Uditi gli spari e notato l’accaduto, il proprietario si è immediatamente rivolto alle forze dell’ordine. Sul posto, i carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della compagnia gallipolina, guidati dal comandante della stazione, maresciallo Cosimo Giglio e dal capitano Francesco Battaglia.

Nel giro di alcuni minuti, sulla scorta di un mix di elementi composti da testimonianze e filmati estrapolati dalle videocamere, i militari dell’Arma sono risaliti a un pescatore del posto, coinvolto nell’episodio di alcune ore prima. Sul luogo, intanto, sono stati rinvenuti i bossoli, posti sotto sequestro, mentre l’uomo è stato denunciato in stato di libertà con l’accusa di danneggiamento aggravato e porto e detenzione illegale di arma comune da sparo., mancando la flagranza di reato.

L'imbarcazione danneggiata in serata

L'attività investigativa, però, proseguirà sotto il coordinamento dei carabinieri, per far luce sull'episodio avvenuto nella mattinata di ieri e poi sul secondo, in serata. Lo strano chiarimento tra alcuni pescatori della Città Bella era degenerato in una rissa, a suon di pugni e calci e nella quale si era persino fatto ricorso a un bastone e a un coltello. Nel caos di quegli istanti, un 38enne era finito in ospedale per un taglio sul palmo della mano, giudicato guaribile in una decina di giorni: la vicenda sembrava essere terminata con quattro denunce. Sembrava, appunto.

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