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Sabato, 20 Aprile 2024
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Barba e lo stadio: "Ferilli? Mai giocato per Gallipoli"

L'interrogazione al sindaco del consigliere dell'Udc per smuovere le acquee sul nuovo campo di calcio irrita l'ex presidente giallorosso e deputato Pdl che replica: "Si poteva svegliare prima"

GALLIPOLI - Ricco antipasto del prossimo Consiglio comunale: interroghi il sindaco Venneri e la giunta sul nodo stadio e arriva in contropiede (partendo dalla IV commissione parlamentare "Difesa") la replica dell'ex presidente del Gallipoli calcio, Vincenzo Barba. Che parla da tifoso deluso e da vecchio presidente rammaricato del fatto che quando, a suo dire, ha chiesto l'aiuto e il sostegno dei politici e professionisti locali per salvare il "miracolo" Gallipoli, nessuno ha risposto all'appello..Ora, invece, per chiedere lumi e magari alimentare polemiche e sospetti "chi più ne ha più.. ne metta". Il riferimento va in risposta all'iniziativa politica messa in moto dal consigliere d'opposizione dell'Udc, Fabrizio Ferilli, che proprio in queste ore ha presentato un'interrogazione consiliare per affrontare da vicino la questione stadio e squarciare il silenzio "assordante" che a suo dire ruota intorno alla vicenda soprattutto da parte dell'amministrazione comunale. Valutazioni e interrogativi che non sono proprio piaciuti all'ex presidente e deputato Pdl, Vincenzo Barba, che come di consueto non lesinato una replica al vetriolo anticipando nei tempi anche la replica del primo cittadino in Consiglio. In realtà si tratta più di una replica contro l'atteggiamento interpretato come "provocatorio" sulla questione stadio da parte di Barba, atteso che non si entra nel merito della questione posta da Ferilli sulla soluzione e le prospettive future.

E replica l'onorevole gallipolino: "Inopportuno ed irritante in ordine alla questione-stadio, più che il silenzio dell'Amministrazione Comunale di Gallipoli, sono le parole strumentali del consigliere Ferilli. Tanto assente e tanto silente quando c'era da rimboccarsi le maniche per risolvere le importanti vicende annesse e connesse al futuro del calcio a Gallipoli, tanto loquace e tanto presenzialista adesso che c'è soltanto da ‘buttarla in polemica', magari per inutili questioni che servono solo e soltanto a gettare sale sulla ferita ancora aperta della situazione impiantistico-sportiva della nostra città. È possibile che chi viene chiamato dal corpo elettorale a svolgere un ruolo altamente nobile, anche se dai banchi della minoranza, di referente delle istanze e delle problematiche della città non avverta il dovere morale di costruire qualcosa di buono anziché demolire e distruggere quanto faticosamente si è costruito e si sta tentando di continuare a costruire? Dov'era il consigliere Ferilli quando il sottoscritto si rivolgeva ai professionisti della città per chiedere supporto e coadiuvo nella gestione del calcio a Gallipoli per gli anni a venire? Non ho mai ricevuto da lui né un biglietto né una telefonata. Non l'ho mai visto in nessuna delle assemblee organizzate prima dal sottoscritto e poi dai tifosi".

E continua ironico Barba: "Non pervenuto. In nessuna iniziativa posta in essere per salvare il calcio ed il progetto sociale ad esso collegato nella Perla dello Jonio. Invisibile quando c'era da discutere e proporre. E adesso, invece, che si può fare polemica inutile senza sentire il dovere morale di dare risposte concrete al territorio, egli interviene con un comunicato in cui si esibisce parlando perfino dell'immagine lesa dell'intera città di Gallipoli...Sappia il consigliere Ferilli che l'immagine di Gallipoli non è offesa dai cori offensivi di qualche ultrà, bensì dall'insipienza e dall'immobilismo di coloro che, come il dottor Ferilli, come il professionista Ferilli, come il consigliere Ferilli, avrebbero potuto fare e non hanno fatto, avrebbero potuto dire e non hanno detto, avrebbero potuto darsi da fare e sono rimasti, invece, fermi. Mi chiedo: possibile che Fabrizio Ferilli non senta l'esigenza di fare qualcosa di buono per la città, di essere ricordato dai cittadini per qualcosa di concreto? Possibile che ci si siede in Consiglio comunale solo e soltanto per dire cose inesatte e inopportune, fuori tempo massimo e senza alcuna attinenza con la realtà dei fatti? Speriamo che d'ora in avanti si riacquisti la dignità figlia della gallipolinità verace, piuttosto che continuare con questo triste stillicidio di interventi che, finalizzati a colpire questo o quell'amministratore, colpiscono soltanto il buon senso e l'amore per la città e la maglia giallorosa. Insomma, interveniamo sì ma in tempo debito e opportuno, e soprattutto in modo da poter esserci e non apparire!". Palla al centro e la polemica, senza dubbio, è pronta a ripartire.

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