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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Pinete e aree verdi infestate dalla “processionaria”. Allarme anche a scuola

Cresce l'allarme per la diffusione del parassita in molte aree comunali. In via Perugia un ramo in strada invaso dai nidi. Avvistamenti anche vicino le scuole

GALLIPOLI - Un fenomeno non certo isolato e che rischia di diventare un vero e proprio allarme. E’ quello della “processionaria” del pino, l’insetto dell'ordine dei lepidotteri che intacca le essenze arboree e costituire anche un potenziale pericolo per persone e animali domestici. Complice la situazione meteorologica anomala, contraddistinta da un clima mite e temperature ben al di sopra della media, è stata rilevata anche a Gallipoli la presenza invasiva di nidi della "processionaria del pino" e quindi la continua diffusione del parassita in molte aree comunali, così come comunicato anche dalla stazione locale del Corpo forestale.

Una proliferazione che ha interessato anche la pineta che costeggia via Perugia e altre zone verdi a ridosso dell’ospedale Sacro Cuore di Gesù, via Carlo Massa. La presenza del parassita, che si muove sul terreno in fila, formando una sorta di "processione" (da cui il nome comunemente utilizzato), è stata segnalata e documentata anche nelle vicinanze dell’istituto scolastico di via Milano.

Da qui il nuovo grido dall’allarme e la richiesta di intervento alle autorità competenti per mettere in atto le azioni di distruzioni dei nidi e impedire possibili e fastidiosi contatti con gli insetti. In tale direzione già alcuni giorni addietro il commissario straordinario Guido Aprea ha emesso un'ordinanza nella quale si obbliga tutti i proprietari di aree verdi e gli amministratori di condominio che abbiano in gestione aree verdi private sul territorio comunale di porre in essere, tutte le opportune verifiche ed ispezioni sugli alberi nelle loro proprietà, al fine di accertare l'eventuale presenza di nidi della processionaria del pino o delle sue forme larvali (bruchi). I nidi si presentano normalmente in forma di grosse masse simili alla seta di color bianco-grigio e sono localizzati soprattutto sui rami più alti ed esterni. Ovviamente per eliminarli è necessario rivolgersi a ditte specializzate operando l'asportazione meccanica mediante il taglio dei rami infestati e la successiva bruciatura in loco degli stessi, avendo cura di operare con la massima cautela per evitare il contatto che può essere urticante.SDC_3324-2

Ma la situazione ora sembra ancor più grave con l’invasione segnalata anche nelle aree verdi pubbliche e comunali, sintomo che il fenomeno è molto più esteso di quanto previsto. Sulla questione relativa soprattutto alla pineta di via Perugia - e alla presenza del parassita in processione anche nelle vicinanze delle scuole - è giunta una sollecitazione di interventi anche del segretario cittadino di Sel, Massimo Esposito. “A seguito di diverse segnalazioni ho effettuato un sopralluogo in via Perugia” dice Esposito, “e lì mi sono imbattuto in un nido di processonaria attaccato ad un pino che praticamente si affaccia sulla strada e al quale qualsiasi ragazzino si può avvicinare pericolosamente. Ma questo non è che uno dei numerosi nidi sparsi sui tanti pini che si trovano a ridosso di strade case e anche nei pressi dell'ospedale. Pertanto - conclude il segretario di Sel - ho invitato il commissario Aprea ad interessare la guardia forestale e quanti di competenza per eliminare immediatamente il problema alla radice mettendo in essere una vera e propria attività di distruzione dei nidi di questo pericoloso insetto”.

Oltre all’ordinanza, il Comune fa sapere di aver operato anche su un’altra direttrice per fronteggiare l’emergenza della processionaria. Ovvero provvedendo ad effettuare il monitoraggio delle zone di propria competenza, al fine di eliminare il problema. Così, per il tramite dell'ufficio ambiente, sono già stati effettuati interventi su via Torino, via Napoli, via Spoleto, via Agrigento, via Perugia, via Giorgio da Gallipoli, via Pavia, viale Europa, via Milano, via Gorizia, via Arditi, via Zacà, via Pasolini, via Salento, e l’area Ceduc, l’ex Cappuccini e zona cimiteriale, sul parco di via Firenze, di via 8 Marzo, Senape De Pace e via Arditi, nell'area dell'ex macello.

Interventi reiterati più volte (anche tre nella stessa zona) non perché incompleti, ma perché non essendo ancora stato debellato in toto sul territorio comunale, il fenomeno si ripresenta laddove era stato precedentemente rimosso. “E' chiaro che ciascuno deve fare la propria parte, tanto il pubblico quanto il privato - commenta il commissario Aprea - il Comune ha fatto il suo, tanto con la mia ordinanza quanto con continui controlli ed interventi sulle aree di propria competenza. Tuttavia, se manca la compartecipazione di tutti per debellare questo fenomeno, il rischio concreto è quello di tessere una perniciosa tela di Penelope che certamente tutto può fare tranne che risolvere il problema”. 

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