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Martedì, 23 Aprile 2024
Gallipoli Gallipoli

Aggredito il comandante della municipale di Gallipoli

Un commerciante si è scagliato in ufficio con offese verbali e tentativi di contatto fisico verso il maggiore Patrizio Giannone. Decisivo l'intervento dell'assessore Rosario Spada. Sporta una denuncia

Ennesimo attacco, a Gallipoli, ai danni di un esponente della polizia municipale. E questa volta ad essere preso di mira è stato proprio il comandante dei vigili urbani gallipolini, il maggiore Salvatore Patrizio Giannone, vittima di un tentativo di aggressione fisica e di offese verbali da parte di un commerciante, avvenuto nei giorni scorsi. Secondo la ricostruzione del fatto, sarebbe stato lo stesso commerciante a recarsi di persona presso l'ufficio del comandante (che ricopre anche la carica di dirigente dell'Ufficio commercio) per chiedere l'esito positivo di una pratica che lo riguardava direttamente. Il maggiore si sarebbe però rifiutato, sulla base delle vigenti disposizioni normative, provocando una reazione rabbiosa. Sarebbero infatti iniziate a quel punto le offese reiterate, fino al tentativo di contatto fisico con il comandante, evitato grazie all'intervento dell'assessore al Commercio Rosario Spada, anch'egli presente nell'ufficio di Giannone, riuscito nell'intento di calmare il commerciante e di farlo uscire dalla stanza.

A seguito dell'episodio, il comandante della municipale si è recato presso il commissariato di polizia per sporgere denuncia. Salgono dunque a tre i tentativi di azioni violente perpetrate ai danni del maggiore di polizia urbana: il primo si è già concluso con la condanna penale dell'autore, sempre per tentata aggressione e minacce, mentre il secondo ha visto invece l'autore rinviato a giudizio, con il relativo processo che inizierà a breve. Ma a subire ritorsioni, nel tempo, sono stati anche altri agenti di polizia municipale. Negli ultimi mesi sono stati vittime di danneggiamenti (che hanno riguardato le proprie auto private) anche il maresciallo Roberto Pellone e l'agente Tiziana Cataldi.

Il sindaco Giuseppe Venneri, che ha anche delega alla polizia urbana ricorda che "si tratta di gesti inqualificabili che possono essere commentati utilizzando solo il metro del biasimo e della dura condanna, come tutti quei comportamenti che si basano sull'uso della violenza, sia fisica che verbale. Al maggiore Giannone va la piena solidarietà mia e dell'amministrazione comunale, nell'assoluta certezza che tale, spiacevole episodio non intralcerà minimamente il lavoro e l'impegno profuso nell'interesse della nostra città".

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