BAIA VERDE (Gallipoli) -  Il secondo sbarco in 48 ore, ma molto più pericoloso. Sono stati infatti recuperati dalle acque dello Ionio i 53 migranti di nazionalità pachistana che, poco dopo le 23, sono approdati tra Lido Pizzo e Baia Verde di Gallipoli. Hanno raggiunto la litoranea, per poi essere rintracciati dalla polizia: tra di loro anche una donna e due bambini.

L’imbarcazione si è incagliata tra gli scoglio al largo della Città Bella: i cittadini stranieri hanno rischiato la vita. Sul posto, per i soccorsi e le operazioni di salvataggio, gli agenti del commissariato locale, i carabinieri, guardia costiera, guardia di finanza e carabinieri. Ad attendere il gruppo, a riva, i volontari di diverse associazioni assieme agli operatori del 118. Dopo il rintraccio dei cittadini stranieri, un mezzo della guardia costiera ha pattugliato lo specchio d'acqua antistante il litorale ionico. Hanno rinvenuto un semicabinato, lungo circa una decine di metri, semiaffondato.

L'imbarcazione abbandonata in mare

Ora è sotto sequestro ed è a disposizione dell'autorità giudiziaria per i successivi accertamenti, volti all'identificazione degli autori della traversata. Al momento non vi è traccia di questi ultimi: potrebbero mimetizzarsi tra i 53 stranieri o essere fuggiti a bordo di un gommone. I migranti, intanto, sono stati accompagnati presso il centro di prima accoglienza “Don Tonino Bello” di Otranto, per le operazioni di identificazione a cura del personale del pool antiimmigrazione clandestina coordinato dalla Procura della Repubblica di Lecce. Nel tardo pomeriggio di sabato, quando il sole era ormai tramontato, altri 198 cittadini stranieri sono stati intercettati e soccorsi, al largo di Otranto. Al termine delle operazioni di salvataggio, sono stati trasferiti nell'hotpsot di Taranto.