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Sabato, 20 Aprile 2024
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Nuovi lavori per “rinforzare” le cave ipogee. Al via sgombero per 50 famiglie

Pronte a partire le opere di consolidamento nella zona di via Firenze interessata dalla voragine del marzo del 2007. Per garantire la sicurezza degli interventi il Comune ha chiesto ad un centinaio di residenti di lasciare liberi i palazzi sino a giugno

GALLIPOLI - Pronti a partire i nuovi lavori di consolidamento per le cavità ipogee ricadenti nell’area, tristemente nota, della voragine di via Firenze in terra gallipolina. In quella zona, costellata dalle cavità e grotte sotterranee, che nel marzo del 2007 vide squarciare il terreno, franare la strada e mise, per diversi mesi, a repentaglio la stabilità degli edifici del popoloso quartiere a ridosso dell’omonimo parco e degli uffici comunali decentrati. Ora per dare avvio alle nuove opere di consolidamento statico si rende necessario, per molti dei residenti, un nuovo abbandono forzato di abitazioni e dei negozi per garantire l’esecutività dei lavori in piena sicurezza. Una richiesta specifica palesata dall’Autorità di bacino della Puglia e dal prefetto Giuliana Perrotta e recepita anche dalla ditta esecutrice degli interventi.

E sulla quale si sono raccordati anche l’ufficio tecnico e l’amministrazione comunale del sindaco Francesco Errico, che nella giornata di oggi ha firmato anche la relativa ordinanza di sgombero dopo la notifica di alcuni avvisi già fatti recapitare alle famiglie nei giorni scorsi. Già nel mese di gennaio i responsabili dell’ufficio tecnico e dell’amministrazione comunale si sono incontrati con un centinaio di residenti della zona  per fare il punto della situazione. La decisione del nuovo sgombero, assunta per ragioni di sicurezza sulla scorta dei rilievi tecnici e dei geologi incaricati, ha colto di sorpresa molti dei residenti che hanno inizialmente palesato le loro preoccupazioni sul fatto di dover, in tempi rapidissimi, nuovamente lasciare le case e i palazzi, e soprattutto le attività commerciali.

Molti proprietari si sono rivolti anche ai tecnici di fiducia che seguono, sin dal tragico evento del 2007, la situazione strutturale e di sicurezza degli stabili, ovvero l’ingegnere Enrico Iaffei e il geometra Marcello Maggio, per comprendere la portata degli interventi e valutare la congruità della richiesta d’urgenza avanzata dal Comune. In buona sostanza per diversi nuclei familiari che vivono nelle palazzine tra via Firenze, via Acquedotto, via Galatina e via Siena, e che “poggiano” nella zona interessata dagli interventi strutturali e di consolidamento delle cavità ipogee, sarà necessario nuovamente abbandonare le abitazioni per un tempo stimato di almeno quattro o cinque mesi. Interessate al provvedimento almeno una cinquantina di famiglie.

L’ordinanza comunale, resa nota anche con manifesti pubblici, che specifica le vie, le abitazioni, garage e attività commerciali destinatarie del provvedimento, dispone di effettuare lo sgombero tra l’11 e il 15 febbraio prossimi per poi poter dar esecuzione ai lavori nel sottosuolo. Per le famiglie e attività costrette ad abbandonare temporaneamente case e negozi il Comune ha previsto anche un indennizzo pari 3mila euro (da liquidare in due tranche) per far fronte alle spese per trovare un nuovo alloggio o per ristorare i disagi subiti. L’ordinanza di sgombero sarà in vigore sino al prossimo 30 giugno. A lavori ultimati quindi, almeno per quanto concerne il primo lotto degli interventi.

cave-3Dopo le prime opere di messa in sicurezza degli anni passati infatti, e dopo le verifiche tecniche, le mappature e i sondaggi sotterranei e le ispezioni ad opera nel nucleo specializzato dei vigili del fuoco e anche del gruppo speleologico neretino, ora è tempo di realizzare le nuove opere per mettere al sicuro e garantire ulteriormente la staticità nelle zone prospicienti l’area di via Firenze, via Acquedotto, via Galatina e via Siena, anche per non perdere la disponibilità dei finanziamenti già assegnati. Nel mese scorso era stata ultimata la consegna dei lavori alla società Idrogeo srl di Lecce, che già alla fine di agosto si era aggiudicata la relativa gara d’appalto.

L’apertura del cantiere per i lavori del primo lotto è garantita dalla prima tranche dei finanziamenti, pari ad un milione di euro, che il Comune di Gallipoli ha ottenuto a suo tempo grazie alle linee di intervento dei Programmi operativi Fesr 2007-2013 relativi all’Area Vasta Salento 2020. Contestualmente l’amministrazione comunale ha già approvato il progetto definitivo relativo al 2° lotto delle opere di consolidamento delle cave ipogee di quella zona e per le  quali il Comune aveva presentato alla Regione un’ulteriore richiesta di finanziamento pari 2milioni e 500mila euro. Opere per le quali il Servizio Risorse Naturali dell’ente di via Capruzzi, già nell’aprile scorso, ha garantito l’impegno delle somme sottoscrivendo il relativo disciplinare con il Comune, il quale ha già pubblicato il relativo bando di gara per appaltare i lavori con termine per la presentazione delle offerte fissato al 19 febbraio prossimo.   

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