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Sabato, 20 Aprile 2024
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Venerdì il ritorno di Fasano in Consiglio. Ma la prima seduta resta valida

Il Consiglio di stato ha rigettato la richiesta di decreto urgente proposta dal consigliere di Gallipoli Futura contro la sentenza del Tar. Udienza il 6 ottobre. Intanto convocata la seconda assise

GALLIPOLI - Restano valide la condotta del Comune di Gallipoli e la prima seduta del consiglio comunale del 10 agosto scorso così come stabilito anche dal Tar di Lecce la scorsa settimana che aveva respinto la richiesta di annullamento degli atti di convocazione da parte di Flavio Fasano. Contro quell’ordinanza dei giudici della prima sezione del Tar il capogruppo di Gallipoli Futura (che ha invece ottenuto l’annullamento dell’efficacia  del decreto del prefetto di sospensione dalla carica di consigliere da parte del Tribunale civile) aveva subito promesso battaglia e inoltrato la sua opposizione al provvedimento con una richiesta di decreto urgente al Consiglio di Stato. Su tale richiesta però i giudici di palazzo Spada hanno espresso il loro rigetto rinviando all’udienza del 6 ottobre prossimo. E in quella occasione il Consiglio di stato si esprimerà sull’appello proposto da Fasano verso l’ordinanza di rigetto già emessa dal Tar di Lecce. Anche in questo secondo grado del giudizio le ragioni del Comune ionico saranno tutelata dal legale  Pietro Quinto che ha comunicato il rigetto della richiesta di decreto urgente proposta da Fasano che conferma per ora l’ordinanza che aveva giudicato legittimo l’operato dell’amministrazione del sindaco Stefano Minerva.       

L’oggetto del contendere come, è noto, rimane la circostanza che, a seguito del provvedimento del prefetto di Lecce di sospensione dalle funzioni di consigliere di Fasano, in nome e per conto dell’applicazione della legge Severino, il sindaco di Gallipoli aveva proceduto nella prima seduta dell’assise comunale a non convocare il capogruppo di Gallipoli Futura, ma ad inviare la richiesta di convocazione al suo supplente, la prima dei non eletti Mina Della Ducata. Nella seduta del 10 agosto il consiglio comunale oltre alla convalida dei consiglieri eletti ha adottato alcune delibere e proceduto alla nomina del presidente dell’assise. L’avviso di convocazione era stato però impugnato dal Fasano innanzi al Tar di Lecce sostenendo che “in ogni caso egli aveva diritto ad essere invitato alla seduta chiamata a convalidare i consiglieri comunali eletti”.

Questa tesi è stata contrastata ed il Tar di Lecce, con una motivazione ritenuta poi inappropriata da parte di Fasano e dall’associazione di riferimento di Gallipoli Futura, ha legittimato la condotta del Comune. “Il Tar ha condiviso il comportamento dell’amministrazione di Gallipoli” ha ricordato l’avvocato Quinto, “evidenziando il carattere vincolato del provvedimento prefettizio e l’impossibilità per il sindaco e del consiglio comunale di disattenderlo, indipendentemente dalle vicende successive sulla legittimità dello stesso decreto prefettizio, sicchè, nella seduta consiliare, non poteva intervenire un consigliere comunale sospeso dalle funzioni. Sul punto vi è stata un’ampia motivazione nella ordinanza di rigetto del Tar” aggiunge l’avvocato Quinto, “ma, nonostante ciò, Fasano ha proposto appello al consiglio di stato invocando una tutela cautelare urgente con un decreto monocratico del presidente. Resistendo a tale pretesa ho evidenziato non solo l’infondatezza in termini giuridici della pretesa dell’appellante, ma altresì la carenza dei presupposti della estrema urgenza per poter conseguire un decreto monocratico senza contraddittorio, considerato che oggetto del contendere era l’avvenuto svolgimento della prima seduta del consiglio comunale in cui peraltro erano state adottate numerose deliberazioni, fra le quali la nomina del presidente del consiglio, neppure impugnate in sede giurisdizionale amministrativa”.

Nel concreto il presidente della terza sezione del consiglio di stato ha ritenuto di rigettare l’istanza cautelare affermando “la mancanza di elementi tali da rendere ammissibile una misura monocratica cautelare ben potendo le deduzioni dell’appellante essere esaminate nell’ordinaria sede collegiale e nel rispetto del principio del contraddittorio”. Il ricorso verrà ora discusso nell’udienza del 6 ottobre prossimo, mentre venerdì 16 settembre a Palazzo Balsamo il presidente del consiglio Rosario Solidoro ha già convocato la seconda seduta dell’assise nella quale è prevista la convalida dell’elezione di Fasano come consigliere e il suo ritorno tra i banchi dell’opposizione consiliare.     “La vicenda registrerà nel frattempo una serie di ulteriori aggiornamenti” conclude l’avvocato Quinto, “sia innanzi al giudice ordinario ove si discuterà il reclamo dell’avvocatura dello stato proposto per conto del prefetto sulla persistente validità del decreto di sospensione e sia sulle iniziative che assumerà il presidente del consiglio comunale di Gallipoli con la convocazione della nuova assise comunale”.

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