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Venerdì, 26 Aprile 2024
Gallipoli Gallipoli

Vandali nel parco del Pizzo, Gallipoli si mobilita

Spariti cinque cartelli di indicazione e imbrattati con scritte offensive quelli posti in prossimità degli accessi dell'area naturale protetta. Balordi o atto intimidatorio?Legambiente preoccupata

Atti di vandalismo nel parco di Punta Pizzo. Un raid becero che nei giorni scorsi ha lanciato qualche segnale d'allarme per le azioni di salvaguardia dell'area naturale protetta a sud di Gallipoli. Opere di tutela che, seppur a rilento, iniziano a concretizzarsi. L'episodio è per ora da circoscrivere nella semplice azione di qualche balordo che ha forse voluto ritagliarsi qualche ora di notorietà, balzando agli onori della cronaca. Se viceversa alla base ci siano altre motivazioni riconducibili ad un'azione mirata contro gli interventi di tutela e salvaguardia del parco naturale saranno le indagini in corso, coordinate dalle forze di polizia cittadine, ad appurarlo. Di fatto c'è che con molta probabilità nella notte tra lunedì e martedì scorsi sono stati divelti ben cinque cartelli di indicazione dell'area naturale protetta gallipolina e dei relativi divieti di transito dei mezzi motorizzati. Su altri cartelli, posizionati su iniziativa dell'amministrazione comunale lungo il perimetro di accesso della zona che dagli alberghi porta verso Punta della Suina, sono invece comparse scritte realizzate con spray nero con la dicitura ".....Con fogna" posta a ridosso dell'indicazione Parco Naturale Regionale.

Il coordinamento provinciale di Legambiente, guidato da Maurizio Manna, ha lanciato l'allarme: "Questo è un duro attacco al Parco", invocando nel contempo la necessità di potenziare le azioni di tutela dell'area naturale con l'introduzione di dissuasori più efficaci rispetto ai semplici segnali indicativi, per evitare l'ingresso e la sosta dei veicoli a motore. Così come quanto prima dovrebbe prendere necessariamente corpo la cabina di regia del Comitato di gestione del Parco per il quale la Regione aveva già disposto un contributo di 50mila euro e che nella recente amministrazione Barba aveva visto, nel giro di poco tempo, la nomina del responsabile dell'Ente Parco, Fabrizio Ferilli e la sua destituzione dopo la nomina ad assessore in fase di rimpasto di Giunta (per altro senza deleghe) durata appena una manciata di giorni prima della caduta dell'amministrazione comunale. Le funzioni di gestione attualmente sono avocate al commissario prefettizio Angelo Trovato. E Legambiente auspica che il costituendo Comitato di gestione del parco veda quanto prima coinvolti le associazioni ambientaliste, gli enti giuridici e gli operatori commerciali che svolgono la loro attività in loco.

Sulla vicenda si registra anche un intervento dell'ex sindaco Giuseppe Venneri che afferma: "Gli atti vandalici perpetrati contro il Parco Naturale meritano ferma e dura condanna e rappresentano un atto di inaudita gravità, perché attaccano alla radice l'idea stessa di oasi naturale, che va invece considerata da tutta la comunità cittadina una risorsa di crescita a livello turistico, ambientale ed anche economico e non una realtà amorfa da calpestare a piè sospinto. Un atto che dispiace e rattrista ma che, contestualmente, dimostra ancor di più - se ve ne fosse bisogno - l'esigenza di adoperarsi perché il Parco esprima in pieno tutte le sue potenzialità, divenendo un'area protetta fruibile per quanti vogliano ammirare le nostre bellezze naturalistiche ma al tempo stesso ermetica verso chi la ritiene un semplice appezzamento da parcheggio o da scampagnata, dove poter abbandonare rifiuti di ogni genere". E l'ex primo cittadino conclude con un appello: "Solo se il Parco esplicherà tutte le sue potenzialità logistiche e giuridiche potrà essere per davvero una risorsa da apprezzare e non vulnerabile da continui attacchi. In quest'ottica ben si sposa il progetto voluto, approvato e finanziato per 350mila euro dalla mia Amministrazione, che dovrebbe essere appaltato in questi giorni e che garantirà percorsi escursionistici, dissuasori e strumenti informativi e di fruizione per le aree umide situate in area Parco: un passo importante per dare un altro aiuto al nostro Parco Naturale che, come Amministrazione abbiamo voluto con forza, convinti di doverlo consegnare in tutta la sua bellezza, lontano dal cemento degli speculatori, ai nostri figli".

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