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Martedì, 16 Aprile 2024
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TT Gallipoli, stagione a rischio: "Siamo stati isolati"

Silvano Cataldi, direttore tecnico della Tennis tavolo Gallipoli, lamenta l'assenza di spazi e sponsor. C'è stata la rinuncia alla B femminile, ora rischia anche la D maschile

L'urlo di dolore frammisto a frustrazione di chi, pur producendo risultati sportivi di tutto rispetto, è obbligato a dare forfait per assenza di fondi. Silvano Cataldi, direttore tecnico della Tennis tavolo Gallipoli, chiede spazio agli organi di informazione "per portare all'attenzione dell'opinione pubblica lo stato di abbandono, da parte degli enti preposti, del nostro team. Uno stato che abbiamo pagato caro, molto caro - sottolinea -, visto che ha comportato la rinuncia al campionato di serie B femminile nazionale, vale a dire del titolo Coni più alto di cui si poteva fregiare la nostra città. Una scelta a dir poco dolorosa - prosegue -, dopo la storica promozione ed una salvezza guadagnata sul campo, ma obbligata visto la sordità di sponsor e finanziamenti privati che non siamo riusciti ad abbattere, nonostante mesi di preghiere e di questue".

"Le uniche voci fuori dal coro - tiene a ricordare Cataldi - sono state quelle dell'Ottica Corrado Gallipoli, Ori e Argenti di Taviano, mentre Caroli Hotels e Industria Cartografica Igiemme di Tuglie ci hanno promesso in futuro un loro appoggio, ma senza certezze non possiamo programmare. Anche il Comune ci ha abbandonato: lo scorso anno abbiamo inutilmente chiesto una mano, poiché con l'amministrazione Venneri avevamo ottenuto un finanziamento che crediamo di aver ben ripagato, allenando le nostre ragazze, che tante soddisfazioni ci hanno dato. Anche in questo caso la sordità ha trionfato. Come se non bastasse anche il Magistrale, nella cui palestra sino allo scorso anno ci siamo allenati, ci ha chiuso le porte - prosegue Cataldi -, negandoci la disponibilità per l'utilizzo e quindi per svolgere gli allenamenti necessari per la preparazione del campionato maschile di serie D. Campionato che a questo punto è in forte dubbio, visto che non abbiamo una sede in cui ospitare le partite previste dal calendario. Il tutto mentre altre realtà che non disputano campionati e che si allenavano nella palestra del Magistrale, hanno già trovato ubicazione presso altre palestre locali".

"Siamo in uno stato di profonda frustrazione, perché vediamo dappertutto porte chiuse in faccia, mani negate e totale chiusura verso una realtà che in questi anni ha ottenuto risultati sul campo, aiutando i giovani ad avvicinarsi al mondo dello sport e ad abbandonare contemporaneamente strade devianti. Tuttavia noi proseguiremo per la nostra strada - dice Cataldi -, senza farci abbattere da questa serie incredibile di situazioni, che sembrano quasi da complotto. Lunedì saremo ascoltati a Lecce dall'assessore provinciale al ramo in cui esporremo la nostra situazione e chiederemo che ci venga riconosciuto il diritto di difendere i colori della nostra città nel tennis tavolo, avendo già dimostrato di avere i titoli per farlo".

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