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Sabato, 20 Aprile 2024
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Torna l’acqua nella palazzina, ma Aqp lamenta morosità per 56mila euro

Dopo il tavolo di concertazione ripristinata la fornitura idrica dopo il versamento di un acconto sul debito maturato dal 2012

GALLIPOLI - Dopo la concertazione avviata ieri dall’amministrazione comunale di Gallipoli, con l’Acquedotto pugliese e l’ex Istituto case popolari, ora Arca Sud, è stata ripristinata la fornitura dell’acqua nella palazzina popolare di via Carlo Massa dopo l’interruzione forzata dovuta al perdurare dello stato di morosità di alcuni inquilini. Il servizio idrico è stato ripristinato come annunciato già ieri dal sindaco Stefano Minerva dopo l’accordo per il versamento di una somma irrisoria di mille euro per garantire l’allaccio immediato in attesa di definire il piano di ammortamento e la risoluzione della questione debitoria nei confronti dell’acquedotto pugliese.  E’ stato infatti pagato un acconto sul debito complessivo che ammonta a 56 mila euro

Sulla problematica della sospensione della fornitura idrica nello stabile di via Carlo Massa, nella periferia gallipolina, proprio l’acquedotto pugliese in una nota ufficiale tiene a chiarire la propria posizione nella vicenda precisando che “il provvedimento, nel rispetto di quanto previsto dal regolamento del servizio idrico, si è reso necessario per la grave situazione debitoria, pari ad oltre 56 mila euro, maturata a partire dal 2012, nonostante i numerosi piani di dilazione accordati nel corso del tempo e mai onorati”. L’Aqp precisa, inoltre, che non risultano pagamenti parziali da parte di condomini e d’altra parte va rilevato che l’installazione di contatori individuali è una scelta della proprietà, fatta salva la fattibilità tecnica dell’intervento.

“L’erogazione idrica è stata ripristinata grazie al pagamento di un acconto, come previsto dalle disposizioni vigenti” conclude la nota dell’ente idrico, “l'acqua è un bene comune che impone diritti e doveri. In capo alla collettività quella di contribuire al mantenimento degli standard di qualità del servizio richiesti. L’attività svolta da Acquedotto pugliese, infatti, ha un costo che non ricade sulla fiscalità generale, ma direttamente sui titolari dei contratti di somministrazione che, con la correttezza dei loro comportamenti, garantiscono a tutti la fruibilità del bene”.

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