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Ticket per i turisti? A Gallipoli infuria la polemica

La commissione Turismo e commercio al lavoro sulla proposta del consigliere del Pdl. Ma la civica Grande Gallipoli sentenzia: "E' pura follia". Una sorta di tassa d'ingresso estiva. Ma i servizi?

Ticket ambientale, tassa sui turisti, royalty o ristoro economico per ammortizzare i "danni" della pressione antropica nei periodi di alta stagione... Chiamatela come volete, ma l'idea lanciata in questi giorni dal consigliere comunale e presidente della commissione Turismo&Commercio del Pdl, Emanuele Liaci, in quel di Gallipoli ha già fatto storcere il naso a più di qualcuno. Eppure non si tratta di una proposta che cade dalle nuvole, visto che altre realtà turistiche, rinomate e non, hanno già da tempo previsto il pagamento di una sorta di "pedaggio" ambientale per i visitatori o per i bus turistici. Certo le dovute proporzioni sono pressoché inevitabili. Far pagare un ticket d'ingresso ai vacanzieri di Gallipoli (seppur modico o simbolico come ha sottolineato sulla stampa lo stesso ex assessore Liaci), nei periodi di maggior flusso turistico o nei week-end invernali, al cospetto di quali servizi "impeccabili" ed efficienti offerti come contropartita giustificativa? C'è da dire che si tratta di un'idea in embrione sulla quale lavora e lavorerà la stessa commissione comunale competente e che ovviamente vedrebbe la luce operativa solo dopo che l'amministrazione Venneri riuscisse ad incidere nel miglioramento dell'appeal turistico della città bella.

Tutela delle coste, capitolo rifiuti e discariche, razionalizzazione del traffico e dei parcheggi, regolamentazione del centro storico e dei locali "fracassoni", calmierizzazione dei prezzi, e servizi di informazione turistica all'altezza della situazione, questi, a nostro modesto avviso, solo alcuni degli interventi propedeutici per invogliare poi il turista e il visitatore non residente a lasciare il suo "obolo" d'ingresso senza troppi mugugni. Il consigliere della maggioranza, Liaci che ha lanciato, come detto, l'idea non la considera un'anomalia atteso che si viene a visitare una città che "...dal mare pulito alle chiese, dalla cultura alla storia, alla tradizione ha praticamente tutto". La finalità del progetto in itinere sarebbe quello di fornire un ristoro ambientale per il Comune che potrebbe investire le royalty incassate per ripianare i "guasti" causati dai carichi d'utenza lungo le coste o nel centro cittadino e quindi ritrovarsi risorse utili da investire nella tutela del patrimonio naturalistico gallipolino.

Da contraltare arriva subito, dai banchi del Consiglio comunale, la bocciatura del consigliere di "propozione" della civica Grande Gallipoli, Giuseppe Coppola nonché consigliere provinciale e imprenditore turistico della città. Proposta troncata sul nascere in quanto Coppola, senza mezze misure la considera una "idea che è pura follia". Le ragioni spiegate in una nota che riportiamo di seguito:

"Mi auguro che il Sindaco, l'Assessore al Turismo e l'Assessore al Commercio di Gallipoli smentiscano con la massima urgenza l'assurda idea lanciata in queste ore sulla stampa dal consigliere e presidente della Commissione Turismo e Commercio, Emanuele Liaci, in merito all'introduzione di una ‘tassa sui turisti'. Come se non bastassero le previsioni stratosferiche già introdotte nell'ultimo Consiglio Comunale da parte dell'amministrazione retta dal sindaco Venneri, che hanno visto elevare sino ad un totale di €.1.000.000,00 - un milione di euro - la previsione di entrate da multe che hanno il solo scopo di fare cassa in quanto derivanti da autovelox e photored - e non finalizzate al miglioramento del traffico attraverso una seria repressione per le infrazioni tipo divieti di sosta, caschi, parcheggi in doppia fila, transiti in zona ZTL e quant'altro -, la maggioranza di Palazzo Balsamo sta pensando bene di dare il benvenuto ai sui visitatori con una bella tassa, o ticket che dir si voglia, d'ingresso per i turisti. Mancherebbe solo che il consigliere Liaci proponesse anche la dizione aggiuntiva alla segnaletica stradale d'ingresso Città con la dicitura: "Il Sindaco, l'Amministrazione Comunale e il presidente della Commissione Turismo danno il benvenuto ai turisti. Pagate se volete entrare". Un'assurdità! Ribadisco il concetto. Il territorio di Gallipoli non è nelle condizioni (in termini di servizi offerti) di chiedere ‘altro' ai turisti. Se gli amministratori della Città bella non avessero gli occhi bendati, si sarebbero ben accorti che, al contrario di quanto sostiene il consigliere Liaci, il mare non è più pulito, che la Città è sporca e, che di conseguenza, è già da tempo iniziata l'emorragia di turisti che hanno deciso di scegliere altri ‘lidi'.

"Sarebbe infatti utile, fare un giro lungo la costa, e verificare che, durante la settimana, gli stabilimenti balneari lavorano solo al 40% delle loro potenzialità, tranne il fine settimana. E non si può certo immaginare che l'impennata nei week-end sia da attribuire all'arrivo in massa di milanesi o meglio ancora di stranieri. Sarebbe invece opportuno partire da subito con azioni mirate per la salvaguardia della costa e il miglioramento dei servizi e della pulizia della città. E invece di snocciolare idee anacronistiche quale quella dei ticket per i turisti - del tutto improponibile poi nei languidi week-end invernali - l'amministrazione cittadina potrebbe già da ora pensare ad una razionalizzazione del traffico e meglio ancora chiudere nei periodi clou il Corso Roma alle auto. Se invece il programma di Venneri e questa maggioranza è solo quello di fare cassa e chiedere pedaggi d'accesso ai turisti - e mi auguro sinceramente di no e per questo attendo una smentita del Sindaco - non riesco ad intravedere speranze di futuro e di crescita per Gallipoli.

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