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Terreni edificabili solo sulla carta e Imu alle stelle. I proprietari chiedono aiuto a Minerva

Incontro in Comune promosso da Sel-Sinistra Italiana per affrontare la questione della pressione fiscale sui terreni "bloccati". Si studiano riduzione aliquota e nuovo Pug

GALLIPOLI - Abbattere l’imposta municipale unica e mettere mano al Pug per eliminare l’anomalia urbanistica e la pressione fiscale che interessa da vicino i proprietari dei terreni che il piano regolatore considera edificabili ma che nella realtà dei fatti lo sono solo sulla carta. Sono queste le proposte rimbalzate e rinnovate all’amministrazione comunale e al sindaco Stefano Minerva  nel corso di un incontro che si è svolto nella sede comunale di via Pavia e promosso dal circolo cittadino di Sel-Sinistra Italiana con la partecipazione di alcuni dei proprietari dei terreni (come quelli ricadenti in contrada Le Perez), che pur essendo contemplati come aree edificabili a tutt’oggi lo sono solo in teoria e non possono ottenere l’autorizzazione per costruire in assenza di una pianificazione urbanistica del Comune atta a sbloccare la situazione.

Sembra un paradosso, ma attualmente la situazione dei comparti sul territorio di Gallipoli è questa: un terreno che nel piano regolatore rientra tra le aree edificabili può benissimo essere un terreno su cui non si può ancora costruire, anche se i proprietari continuano a dover pagare l’Imu dovuta per i terreni edificabili. Apparentemente si tratterebbe solo di una questione tecnica, ma nella realtà si tratta per molti cittadini di una questione economica, con soldi positivi da sborsare per un presunto diritto che, in realtà, non possono godere. Già con le precedenti amministrazioni e con la gestione commissariale il circolo di Sel aveva avanzato la proposta di ridurre la tassazione del 50 per cento sino a quando non verrà concessa la possibilità reale di costruire un immobile su quei terreni. Proposta mai presa in considerazione e ora reiterata al sindaco Minerva dopo l’ennesima sollecitazione dei proprietari.

All’incontro hanno preso parte il segretario di Sel-Sinistra Italiana, Massimo Esposito con una folta rappresentanza di cittadini proprietari interessati, e oltre al sindaco Minerva anche gli assessori Cosimo Alemanno e Dario Vincenti, i referenti dell'ufficio tecnico  Sergio Leone e Livio Bleve e la dirigente del servizio di Gestione economica e finanziaria, Milva Marra. “All'ordine del giorno abbiamo affrontato una questione che nasce negli anni tra il 2000 e  il 2001” spiega il segretario Esposito, “e che vede i proprietari di aree fabbricabili, a cui di fatto viene impedito di edificare,  costretti a pagare l'Imposta municipale unica calcolata al massimo dell'aliquota prevista del 10,60 e su un valore venale altrettanto alto trattandosi di aree fabbricabili. Una vera e propria ingiustizia frutto di una scellerata gestione del patrimonio pubblico messa in atto negli anni interessati da un'amministrazione a dir poco scellerata” conclude il segretario di Sel-Sinistra Italiana, “situazione aggravata negli anni successivi dalla concessione di condoni a chi all'epoca ha abusivamente costruito creando un vero e proprio paradosso che ha visto alla fine penalizzati chi di fatto ha rispettato la legge”.

Dopo aver ascoltato le esigenze dei cittadini, da cui è emersa la difficoltà da parte degli stessi di produrre un piano di fattibilità, e i chiarimenti dei dirigenti in merito alle problematiche tecniche e di bilancio, il sindaco Stefano Minerva, coadiuvato dagli assessori Alemanno e Vincenti,  ha preso l'impegno di mettere in atto tutto quanto nelle proprie possibilità amministrative e politiche per trovare una soluzione, accogliendo anche la proposta di verificare sia la possibilità, nel frattempo, di abbattere l'aliquota dell'Imu sborsata ingiustamente, sia la possibilità di mettere mano al Pug, il Piano urbanistico generale, probabilmente l’unico strumento valido per risolvere definitivamente la questione.

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