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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Piano ospedaliero e tagli al Sacro Cuore. Si mobilitano M5S, Sel e Fasano

Rincorsa affannosa dei gruppi politici per frenare le previsioni di accorpamento e depotenziamento dell’ospedale cittadino. Critiche di Sel sul “cambio di rotta”. Il M5S incontrerà la dirigente Asl, Melli. Il candidato sindaco incontra direzione e medici e lancia ultimatum ad Emiliano

GALLIPOLI - Il Piano di riordino sanitario della Regione sempre più al centro delle preoccupazione dei territori locali all’estrema vigilia del Capodanno. E in quel di Gallipoli ora si registra una ricorsa quasi affannosa dei gruppi politici cittadini nel tentativo di alimentare il dibattito e disinnescare le previsioni di accorpamento e in parte di depotenziamento dell’ospedale Sacro Cuore di Gesù contenute nell’approvando piano sanitario della giunta Emiliano. Con una nota ufficiale anche gli attivisti del Movimento 5 stelle di Gallipoli si dicono critici rispetto al piano di riordino ospedaliero approntato dalla Regione Puglia. Secondo loro, infatti, gli attuali indirizzi politici non permetterebbero di tutelare, pienamente, il diritto alla salute dei cittadini.

“In particolare, negli ultimi anni” spiegano i pentastellati ionici, “le forze politiche di destra e sinistra hanno depotenziato il distretto ospedaliero di Gallipoli, realizzando programmi che hanno comportato progressivi declassamenti, spostamenti, riduzione del personale, dei posti letto e degli strumenti diagnostici di alcuni reparti rendendo così, questi ultimi, incapaci di soddisfare le reali esigenze degli utenti. Le conseguenze per i degenti sono state pesanti: i malati sono stati dirottati verso altre strutture, spesso in paesi piccoli che servono bacini di utenza inferiori”. Da qui anche l’incalzante contestazione sulla metodologia adottata dall’attuale governo del Presidente Michele Emiliano sulla scorata di quanto il movimento ha già palesato anche in consiglio regionale.  

“L’amministrazione di Emiliano pensa di poter venire incontro alle necessità degli ammalati mediante una strategia politica che consiste nell’accorpare e spostare a scacchiera i vari reparti, dislocandoli nei diversi paesi, al fine di accontentare gli elettori locali e  creare bacini di voti” accusano dal meetup dei 5 stelle di Gallipoli, “riteniamo fondamentale invece che la programmazione di un piano di riordino sanitario sia fondata sulla domanda di salute espressa dal territorio: preliminare è, dunque, lo studio degli atti aziendali provenienti da Asl e aziende universitarie, ovvero studi obiettivi ed approfonditi dei dati epidemiologici, liste d’attesa e fabbisogni assistenziali, previsti dalla legge”. E ancora, incalzano i pentastellati  “a nostro giudizio,  in questo momento,  per valutare le scelte migliori in materia di interventi sanitari si dovrebbero adottare professionalità e gestioni competenti, basate su  ricerche e modelli di studio scientifici, e non avanzare proposte poco realistiche, agganciate a logiche politiche di correnti e correntine, e rafforzate da motivazioni su adempimenti e legislazioni burocratiche, come espresso dal presidente Emiliano, in risposta alle  richieste avanzate in consiglio regionale dal Movimento 5 stelle”.

In conclusione nel rispetto e nella tutela dei malati, e per una gestione competente e trasparente, gli attivisti di Gallipoli chiedono alle istituzioni sanitarie locali chiarimenti sulla situazione attuale e futura dell’ ospedale Sacro Cuore di Gesù di Gallipoli. Per queste ragioni, insieme al consigliere regionale di riferimento, Antonio Trevisi, hanno chiesto ed ottenuto un incontro con il direttore generale dell'Asl Lecce, Silvana Melli, che si terrà il prossimo 4 gennaio presso gli uffici dell'Asl di Lecce, circa gli ultimi sviluppi del piano sanità con particolare riferimento agli ospedali civili di Gallipoli e Casarano.

Ma le iniziative e le prese di posizione in attesa di conoscere le reali decisioni sull’attuazione del Piano di riassetto sanitario non si placano. Anche dalla segreteria cittadina di Sel, giungono perplessità e “spallate” contro le ventilate previsioni che riguardano l’ospedale di Gallipoli.     “Rasenterebbe il ridicolo, o meglio un vero e proprio abominio amministrativo  se si concretizzasse un ridimensionamento del Sacro Cuore come parrebbe da indiscrezioni  e voci che in questi giorni stanno diventando sempre più insistenti” dice il segretario Massimo Esposito che lamenta una totale inversione di rotta rispetto a quella tracciata dall’ex presidente Vendola. “Infatti dall’annunciata apertura di un Trauma Center di eccellenza dopo l’attivazione del reparto di rianimazione, e la ristrutturazione, completata appena in questi giorni, delle sale operatorie” spiega Esposito, “si passerebbe invece, addirittura alla chiusura del pronto soccorso ed alla scomparsa di tutte le specialità chirurgiche. Tutto ciò sarebbe irragionevole”. Parla di vero e proprio “attentato alla salute pubblica”, il segretario dei vendoliani gallipolini, se si intende privare un territorio come quello di Gallipoli e dell’intero arco ionico-salentino della medicina d’urgenza, anche alla luce delle diverse centinaia di migliaia di presenze registrate in estate.

“E’ irragionevole e immotivato spostare reparti e specialità in altre strutture obsolete, decentrate e raggiungibili a fatica che richiedono ulteriori ed inutili spese per essere rese appena efficienti e funzionali” lamenta ancora Esposito, “il Sacro Cuore di Gesù infatti, ha già la possibilità di punti di atterraggio per l’eliambulanza, un reparto di cardiologia quarto in Italia per vite salvate, una situazione logistica a ridosso della viabilità principale per ogni direttrice della provincia e non ultima, una struttura moderna ed antisismica unica nel Salento. Il tutto avrebbe ancor di più il sapore di una vera e propria beffa” aggiunge, “all’indomani della presentazione del progetto di realizzazione del Centro Tumori Ilma, a cento metri dallo stesso nosocomio, che renderebbe  Gallipoli potenzialmente polo d’eccellenza per la salvaguardia della salute non solo per l’interland ionico, ma a livello nazionale. A questo punto” conclude Esposito, “tirando le somme ci rendiamo conto che tale scelta, se dovesse concretizzarsi, non è frutto di un piano sanitario che guarda alla tutela della salute dei cittadini, ma di scambi di favori e opportunismi tipici di quella vecchia politica che tanti danni ha fatto e da cui sembra proprio che non ci si riesca a liberare”.

E ancora questa mattina il candidato sindaco Flavio Fasano, sostenuto dal raggruppamento di liste civiche legate all’associazione “Gallipoli Futura” ha avuto un incontro con l’attuale vice direttore sanitario del nosocomio cittadino Egidio Dell’Angelo Custode, alcuni medici e primari e operatori sanitari del Sacro Cuore, e con il presidente del Comitato pro ospedale, Giacinto Scigliuzzo, per affrontare da vicino la questione inerente le previsioni di trasformazione e soppressione dell’intero blocco operatorio e della medicina d’urgenza dell’ospedale gallipolino. Nel confronto in corsia è stato ribadito da Fasano e dall’associazione civica di riferimento  l’impegno, coerente con il passato, di tutelare e difendere il diritto dei cittadini al mantenimento del presidio sanitario e di eventualmente potenziarne e ampliarne le capacità. A tal fine il candidato sindaco ha invitato il governatore Emiliano a recarsi presso l’ospedale di Gallipoli entro il prossimo 6 gennaio per interloquire con i primari e la direzione sanitaria, al fine di prendere piena cognizione della situazione attuale. Se ciò non dovesse accadere è già stata ventilata una mobilitazione cittadina pacifica presso l’ospedale subito dopo le festività.

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