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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Purità ed erosione. Il Comune chiede di sospendere il “collaudo” dei lavori

Incontro di amministratori e comitato con i funzionari del Genio civile per affrontare la questione dell’arenile. Nuove verifiche

GALLIPOLI – La spiaggia della Purità ancora alle prese con il nodo erosione accentuato dalle correnti marine e si cerca di correre ai ripari, ma soprattutto di capire quanto i lavori e il posizionamento e avanzamento dei massi frangiflutti abbiano contribuito a far degenerare la situazione morfologica del tratto più suggestivo della costa del centro storico gallipolino. Mentre c’è chi nelle giornate di bassa marea ha rilevato, dall’alto delle riviere, qualche flebile miglioramento alle falde della muraglia e della torre Sant’Agata con la ricomparsa di un tratto di arenile, nella tarda mattinata di oggi si è svolto un primo confronto chiarificatore tra l’amministrazione comunale di Gallipoli e il Genio civile per verificare l’attuale stato dell’arte e per fare il punto sulla controversa questione relativa a quanto sta accadendo in corrispondenza del tratto del Seno della Purità. 

All'incontro una delegazione del comitato

Presso gli uffici comunali si sono ritrovati il sindaco Stefano Minerva, l’assessore con delega ai lavori pubblici e vicesindaco, Cosimo Alemanno, e altri tra consiglieri e amministratori con i funzionari del Provveditorato alle opere pubbliche del ministero delle Infrastrutture e al Genio civile per le opere marittime di Bari a cui fanno capo gli interventi in esecuzione. Un incontro al quale è stata invitata a partecipare anche una delegazione del comitato civico spontaneo “Giù le mani dalla spiaggia della Purità” che ha fornito un contributo considerevole al dibattito in atto con interventi e interrogativi e anche con studi e rilevazioni documentali poste all’attenzione dei tecnici e degli amministratori per approfondire le questioni legate alle maree, ai quadranti, alle correnti e anche al mutamento dei fondali che interessano l’insenatura gallipolina.        

Chiarita l'evoluzione storica

Nel corso dell’incontro, come è stato spiegato da Palazzo Balsamo, si è inizialmente chiarita l'evoluzione storica che ha portato all'attuale situazione: un progetto che nasce “in tempi antichi”, così come ribadito dallo stesso funzionario regionale e che si è sviluppato nel tempo. A partire dalla fine degli anni '90 fino ai primi del 2000, il progetto che è stato approvato con la vecchia normativa che non prevedeva il coinvolgimento tecnico dell'amministrazione comunale all'epoca dei fatti. I funzionari, dopo aver illustrato il progetto e valutato come le opere e gli interventi di difesa dell'abitato dall'erosione del mare non siano responsabili della mutazione dello stato dei luoghi, hanno accolto le osservazioni giunte dai presenti e soprattutto la richiesta del sindaco Minerva al fine di porre “maggiore chiarezza” e garantire la fruibilità del luogo ai cittadini. E' stato dunque chiesto ai funzionari presenti la possibilità di sospendere il collaudo e ripristinare i massi rimossi. In ultima analisi, così come proposto dal comitato civico, è stato chiesto di procedere con un esame tecnico per accertarne l'adeguatezza degli interventi. Proprio in tale direzione la giunta comunale in una prossima riunione fornirà indirizzi specifici anche per la nomina di un tecnico del settore che possa fornire ragguagli in merito ai lavori e alle loro possibili ripercussioni sullo stato dei luoghi.       

"Bisogna sospendere il collaudo"

"Abbiamo chiesto la sospensione del collaudo” dichiara il sindaco Stefano Minerva, “e, nel frattempo, svolgeremo ulteriori studi tecnici per accertare i lavori. La spiaggia della Purità è il simbolo e l'identità stessa dei gallipolini: il nostro impegno non si fermerà qui, anzi provvederemo, ad ogni modo, a garantire un'opera di ripascimento per ripristinare il profilo di spiaggia precedente a questo evento di erosione”. Sulla necessità di una sospensione cautelativa delle opere si erano espressi nei giorni scorsi anche i consiglieri dell’opposizione Flavio Fasano, Giuseppe Cataldi e Sandro Quintana che avevano formalmente chiesto al sindaco di intervenire per “sospendere i lavori”, una circostanza possibile atteso che ad oggi gli stessi non sono ancora conclusi e collaudati per come realizzati. Intanto non si ferma nemmeno la mobilitazione popolare dei cittadini e dei componenti del comitato civico “Giù le mani dalla spiaggia della Purità” che hanno annunciato una manifestazione pubblica e di sensibilizzazione per il 5 aprile prossimo.

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