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Martedì, 16 Aprile 2024
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“Divisa dell’autista troppo costosa”. La polemica viaggia sullo scuolabus

La spesa per l'acquisto del vestiario per l'autista del servizio comunale scatena la bagarre. Polemico Quintana: "Spesa folle". Il sindaco Errico esibisce la fattura e chiarisce: "Fornitura completa e capi di sartoria specializzata"

GALLIPOLI – Un conto da pagare di quasi mille e 200 euro per l’acquisto della divisa dell’autista comunale dello scuolabus. Di qualità e completa di tutto punto, ma un tantino “troppo cara”. Forse. E in queste ore è scoppiata una nuova polemica all’ombra di Palazzo Balsamo per una spesa che, in tempi di magra, è stata considerata alquanto “folle”, o a dir poco “superflua”. La pubblicazione delle determina dirigenziale inerente il saldo della fattura di 1.199,99 euro presentata dalla sartoria per la fornitura della divisa dell’autista del Comune ha scatenato l’ennesimo putiferio. Con le rimostranze esplicitate da subito dal consigliere provinciale e presidente del movimento Italia Destati, Sandro Quintana, che ha parlato “dell’esempio di mancata austerità per il Comune di Gallipoli”, sollecitando anche una verifica interna per capire le ragioni di tale spesa considerata alquanto esosa.

Di contro da palazzo di città lo stesso sindaco, Francesco Errico, ha puntualizzato i termini della questione esibendo la rendicontazione e anche le singole voci di spesa contenute nella fattura della sartoria. E secondo il Comune i “prezzi non appaiono in contrasto con quelli praticati dal libero mercato”. Ma la questione sollevata dal consigliere Quintana sembra andare oltre l’aspetto meramente formale. “Spendere 1.199 euro per una sola divisa d’autista dello scuolabus” accusa Quintana, “è l’esempio terrificante di come l’amministrazione comunale sperperi il danaro pubblico. Non discuto sul confezionamento delle divise realizzate su misura. Non discuto neanche sui tessuti usati per la divisa, che mi auguro, visto il prezzo, siano almeno di ottima fattura. Punto il dito, invece, sulle spese pazze del Comune. Perché questa è una spesa pazza a tutti gli effetti se dovesse essere per una sola divisa d’autista.

Ma il Comune” si chiede il presidente di Italia Destati, “prima di assegnare la fornitura, ha fatto un’attenta ricerca tra le imprese del settore vedendo il miglior prezzo, il miglior offerente, la migliore proposta a vantaggio della richiesta dell’amministrazione? Ha posto delle condizioni alle aziende partecipanti? La somma per la divisa equivale almeno ad una fornitura completa estate-inverno, così come viene solitamente fatto in casi del genere? Ma soprattutto” conclude Quintana, “c’era proprio bisogno di fare una divisa per il personale degli scuolabus che oltretutto è un servizio a domanda individuale?”.

Dubbi e interrogativi a cui il sindaco Errico ha prontamente risposto per spazzare ogni alone di polemica. “Pur non comprendendo il motivo di tanto scalpore, trattandosi peraltro non di un atto deliberativo, ma dirigenziale” dice il sindaco, “vorrei spiegare che l’autista comunale ha manifestato la necessità di una divisa e, per il tramite dell’avvocato Roberto Cataldi ha chiesto bonariamente l’adempimento dell’atto deliberativo di Consiglio comunale del 1989 in cui veniva regolamentato l’uso della divisa da parte dell’autista dello scuolabus e l’obbligo da parte dell’ente di fornirla. La dirigente si è dunque rivolta  alla stessa  ditta, regolarmente selezionata,  che fornisce le divise ufficiali su misura per i vigili urbani” conclude Errico, “e si è provveduto all’acquisto della divisa, intesa come fornitura completa dell’abbigliamento necessario a coprire l’intero arco dell’anno garantendo il giusto decoro. Nello specifico una giacca  estiva, una invernale, due camice, un paio di calzature anti infortunistica, un impermeabile, cravatta, pantalone estivo e pantalone invernale”.

A corredo della sua delucidazione il primo cittadino ha reso pubblica la fattura della sartoria ricadente  nel vicino comune di Collepasso. Ai rilievi del primo cittadino il consigliere Quintana ha rincarato la dose con una nuova nota polemica: “Non ha prezzo scoprire che l’amministrazione di Palazzo Balsamo sia ferma ed ancorata ad una delibera datata 1989, quindi ci sono voluti ben 25 anni per vedere in divisa l’autista comunale dello scuolabus” evidenzia il presidente di Italia Destati, “è tutto fuori tempo, fuori dalla crisi economica attuale, fuori dal contesto di austerità, fuori linea la spesa di 1.199 euro. La spesa, del tutto superflua, è anche fuori da ogni ragionevole logica amministrativa” conclude Quintana, “se si considera il fatto che non vi è nessun obbligo per gli autisti degli scuolabus indossare la divisa. Pubblicare nel sito del Comune, come è giusto che sia, la rendicontazione e le singole voci di spesa nella fattura della ditta che ha confezionato la divisa non è sufficiente per cucire uno scandalo clamoroso di sperpero della spesa pubblica. 

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