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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Polemica alla vigilia della scelta degli scrutatori. Appello per il sorteggio

Domani la riunione della commissione elettorale composta da tre ex consiglieri candidati nel centrosinistra. Quintana, Gallipoli Futura e anche Minerva invocano sorteggio

GALLIPOLI – Puntuale come sempre, alla vigilia della riunione fissata per domani della commissione elettorale comunale per la selezione degli scrutatori per le elezioni del prossimo 5 giugno, arriva la polemica sul criterio di scelta dei componenti delle 24 sezioni cittadine. La legge consente la nomina diretta, mentre da più parti si continua ad invocare il sorteggio integrale. Alla commissione è demandato il compito di stabilire i criteri che potrebbero essere quelli adottati anche nel marzo scorso in vista del referendum elettorale con le indicazioni dirette dei componenti della commissione e il ricorso al sorteggio per la sezione in capo alla gestione commissariale del Comune. La questione ha risollevato i venti di polemica anche perché i componenti della commissione elettorale, rimasti in carica anche dopo la caduta dell’amministrazione comunale, sono tutti ex consiglieri ricandidati e facenti parte delle liste della coalizione del centrosinistra dopo il ritorno nelle file del Pd, di Rosario Solidoro. Della commissione fanno parte anche l’ex capogruppo Udc, Luigi Caiffa, e l’ex consigliere Dem, Pietro Paolo Piccolo.             

A riproporre la questione sulla scelta degli scrutatori sono intervenuti anche il candidato sindaco del centrodestra, Sandro Quintana, e l’associazione a sostegno di Flavio Fasano, Gallipoli Futura. A tali rilievi ha fatto seguito anche la presa di posizione del candidato sindaco del centrosinistra Stefano Minerva. Quintana ha chiesto al commissario straordinario Guido Aprea e ai componenti della commissione elettorale di procedere alla individuazione degli scrutatori attraverso sorteggio e non per nomina. E il tutto anche e soprattutto in virtù del fatto che i tre componenti della commissione elettorale sono candidati con Minerva. “Mi appello soprattutto al buon senso e alla sensibilità istituzionale dei tre membri della commissione elettorale” dice l’ex consigliere provinciale, “affinché procedano al sorteggio e non alla nomina. Ci sono evidenti ragioni di opportunità e di legalità che impongono ai tre, Luigi Caiffa dell’ Udc, Pietro Paolo Piccolo e Rosario Solidoro del Pd, di evitare la scelta per nomina diretta, essendo candidati in una delle coalizioni in campo, quella di Stefano Minerva. Ciò al fine di sgombrare anche il più piccolissimo rischio di voto di scambio e di assicurare trasparenza e legalità assolute a questo turno di voto. Anche perché” conclude Quintana, “il sorteggio è una opzione molto equilibrata che consente a tutti quelli iscritti nelle liste degli scrutatori di avere una opportunità”. 

Fa eco sulla questione anche Gallipoli Futura che parla della nomina degli scrutatori come una scelta “molto importante non solo per il ruolo e le funzioni che ognuno dovrà svolgere, ma anche perché ogni giovane, uomo o donna che sia, ma anche persone senza un lavoro fisso, aspirano perché retribuiti, ad una nomina, ad una designazione, oppure ad essere scelti per sorteggio come vorremmo noi e tutte le persone di ragione e buon senso. Purtroppo” evidenziato dall’associazione di Fasano, “della commissione elettorale fanno parte anche tre candidati alla carica di consigliere comunale nelle liste del candidato sindaco Minerva che sono gli ex consiglieri comunali Rosario Solidoro, Luigi Caiffa e Pietro Paolo Piccolo, dei quali temiamo l'interessata influenza, giacché non opteranno con il sistema del sorteggio, come invece farà il commissario sulla base della prassi precedente. Avremo perciò cittadini scrutatori sorteggiati e cittadini scrutatori nominati. Noi chiediamo prima di tutto al candidato Minerva” conclude l’invito Gallipoli Futura, “se veramente ha a cuore i principi della trasparenza e dell'anticorruzione, di intercedere perché questa volta si cambi rotta e si determini la rosa degli scrutatori solo sulla base della sorte e non con altri sistemi come finora fatto, e ai tre componenti la commissione elettorale di rinunciare a un privilegio che appare non in linea con i principi di eguaglianza e correttezza”.

Rilievi e inviti sui quali Stefano Minerva non ha tardato a comunicare la sua posizione ufficiale partendo dal presupposto che la composizione della commissione elettorale è un fatto che lui stesso come tutti i competitor ha ereditato in quanto in auge secondo quanto prevede la legge.La commissione elettorale comunale è una realtà già esistente, a norma di legge” esplicita infatti Minerva, “l'impegno che posso assumere, qualora dovessi vincere le elezioni, è senza dubbio quello di cambiare rotta, scegliendo la strada del pubblico sorteggio: gli scrutatori saranno sorteggiati tra le persone disoccupate e quelle meno abbienti, che in tal modo potranno beneficiare di un piccolo compenso economico. Per ciò che concerne la situazione attuale, pre-elezioni” spiega il candidato sindaco, “non si può modificare una tale obsoleta legge. Ma chiedo pubblicamente che si faccia appello ai principi morali delle persone che si trovano attualmente in commissione, e in particolare ai loro valori di correttezza, sensibilità, trasparenza, responsabilità, buonsenso, rispetto e legalità”, conclude Minerva, “affinché si possa ripristinare nell'immediato il sistema del sorteggio”.

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