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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Parte depuratore di Casarano. Gallipoli alza barricate

L'impianto tramite il canale di bonifica Raho-Samari potrebbe scaricare le acque reflue lungo il litorale ionico. Venneri perentorio: "Il nostro mare non si tocca". Duri i consiglieri provinciali

GALLIPOLI - Torna il tormentone degli scarichi a mare attraverso il canale dei Samari lungo il litorale sud gallipolino. E si alzano di nuovo le barricate. "Il mare di Gallipoli non si tocca". E' perentorio il sindaco della cittadina ionica, Giuseppe Venneri, che ha così commentato la notizia, di recente diffusione, in base a cui dovrebbe essere attivato in tempi brevi il depuratore consortile di Casarano, che ha quale terminale ultimo (mediante il canale di bonifica Raho-Samari) proprio il mare del litorale gallipolino. Nonostante le rassicurazioni di Acquedotto e uffici provinciali in terra gallipolina c'è fibrillazione. "Ho già avuto modo, negli anni passati" aggiunge il primo cittadino, "di manifestare tutta la mia più ferma contrarietà riguardo ad azioni che ledano irrimediabilmente l'immagine, il turismo e l'economia della mia città. E siccome non ci vuole molto a comprendere che l'attivazione del depuratore di Casarano significherebbe sfregiare per oltre un chilometro la costa sud del nostro litorale, con nefasti cartelli indicanti il divieto di balneazione, farò quanto è nelle mie possibilità per scongiurare questa gravissima iattura. Garantisco sin da ora che Gallipoli difenderà in modo determinato e senza sconti di sorta il suo mare ed il suo futuro".

Venneri promette battaglia in difesa dell'integrita' della costa

Il sindaco non sembra quindi disposto ad indietreggiare di un millimetro sulla difesa del suo territorio. "Non si tratta di fare vuote guerre di campanile, che non giovano a nessuno" continua il primo cittadino, "ma di difendere gli interessi di una città che dalla bellezza e limpidezza del suo mare trae un ritorno notevole e considerevole, per tutto il comparto turistico. Un depuratore che comporti divieti di balneazione sulla nostra costa significherebbe semplicemente porre una pietra tombale sull'immagine e, come detto, sull'economia cittadina. Come sindaco di Gallipoli non permetterò che tale, sciagurato scenario possa trovare attuazione". Per questo motivo il Comune ha già iniziato a muovere i primi passi per tutelare il suo litorale, come conferma una lettera inviata nei giorni scorsi dal primo cittadino al Presidente della Provincia, Antonio Gabellone, con cui si chiede un imminente tavolo monotematico per affrontare la questione e tutelare le aspettative della comunità ionica. "Sono certo che il presidente Gabellone" conclude il sindaco, "saprà valutare la vicenda nel suo complesso e soprattutto fare in modo che Gallipoli continui a rappresentare un traino ed un volano di fondamentale importanza, a livello turistico e d'immagine, per l'intero Salento".

Dura posizione dei consiglieri Quintana, Di Mattina e Minutello

E sulla questione depuratore di Casarano e sulle possibili ripercussioni lungo la costa gallipolina scendono in campo anche i tre consiglieri di maggioranza a Palazzo dei Celestini, Sandro Quintana, Salvatore Di Mattina, e Stefano Minutello, quest'ultimo anche presidente dell'Ente Parco Naturale di Punta Pizzo. "Sentiamo forte il dovere di prendere posizione sulla vicenda recentemente salita agli onori della cronaca" scrivono in una nota congiunta i tre consiglieri, "e relativa all'attivazione del depuratore consortile di Casarano, attualmente ubicato il località ‘Vora'. Lo facciamo raccogliendo ed interpretando le molteplici perplessità e le forti preoccupazioni della Città di Gallipoli, espresse a più riprese sia dai suoi referenti istituzionali, in primis il sindaco, sia da associazioni, operatori turistici e semplici cittadini, che giustamente intendono scongiurare un pericolo grave ed imminente, che si concretizzerebbe nel divieto di balneazione lungo un tratto consistente della costa ionica. Riteniamo che una realtà come quella gallipolina, che ultimamente ha fatto grandi progressi a livello turistico, non possa e non debba permettersi il lusso di vedere cancellato un tratto di costa, meta privilegiata ogni anno di tantissimi turisti e villeggianti. Non può permetterselo una città, quale Gallipoli, che rappresenta un punto fermo e di riferimento per il comparto turistico della nostra Provincia e dell'intero Salento".

"Reputiamo, proprio in quanto amministratori provinciali, che la crescita e lo sviluppo di un territorio non possa seguire la logica dei ‘gomiti larghi', ma debba avvenire in modo armonioso e collaborativo, evitando di arrecare danni, spesso irreparabili, a realtà contigue. Il prezzo che Gallipoli pagherebbe per l'attivazione del depuratore di Casarano è altissimo ed incalcolabile, per il turismo e l'economia, per l'immagine e l'indotto. Non possiamo e non vogliamo pertanto immaginare una città in ginocchio, perché tale sarebbe una realtà turistica che deve fare i conti con lunghe schiere di cartelli indicanti divieti di balneazione. Siamo stati eletti per fare gli interessi del territorio provinciale, ma in primis della realtà che ci ha voluto a rappresentare le sue istanze a Palazzo dei Celestini: per questo diciamo no da subito, in modo chiaro e netto, a scelte scellerate per la nostra Gallipoli e chiediamo da subito, in tempi ristrettissimi, che la Commissione Ambiente si riunisca a Gallipoli per dipanare una matassa ingarbugliata, che rischia di arrecare esclusivamente danni. Il depuratore casaranese non deve scaricare nel mare gallipolino, né ora né mai e a nulla valgono le osservazioni di parte, in realtà tutte da dimostrare, di analisi delle acque a norma o di mancato sbocco nel nostro mare, se è vero che alla prima precipitazione atmosferica leggermente più intensa il depuratore troverebbe sfogo nel nostro mare. Ci schieriamo pertanto al fianco dell'Amministrazione Comunale di Gallipoli, che sappiamo condividere questa nostra posizione, per fare fronte comune contro un disastro annunciato, che non siamo disposti a tollerare. Confidiamo pertanto nel buon senso e nella capacità istituzionale del presidente Gabellone, che saprà evitare questo scempio senza precedenti e garantire a Gallipoli di continuare ad essere il faro del turismo salentino ed una delle realtà più apprezzate a livello nazionale".

Anche il consigliere comunale Ferilli (Udc) boccia l'attivazione del depuratore

Anche sul fronte dell'opposizione consiliare di Palazzo Balsamo si mobilita il fronte del "No" agli scarichi del depuratore di Casarano e dintorni nel Canale dei Samari. In queste ore presa di posizione del consigliere comunale dell'Udc, Fabrizio Ferilli che commenta: "Apprendo con stupore, sgomento ed estremo disappunto, che la Provincia di Lecce, per il tramite di un ‘illuminato' atto dirigenziale, ha rilasciato il permesso di scarico, attraverso il convogliamento nel canale Raho e nel Canale dei Samari, delle acque depurate degli impianti depurativi consortili di Taviano e Casarano. Un atto grave a cui si deve porre immediato rimedio in quanto costituisce una tremenda minaccia per l'integrità ambientale del tratto di costa nel versante sud del Comune di Gallipoli, nel pieno di una zona Sic e Zps e dell'Area del Parco ‘Isola di Sant'Andrea - Litorale di Punta Pizzo'. Problema questo già affrontato durante l'Amministrazione Pellegrino e del quale sinceramente noi gallipolini pensavamo di non dover più aver paura...anche ed in considerazione della nuova composizione dell'assise provinciale!"

"Ed proprio in questa ottica che la notizia ha dell'incredibile se si pensa che l'attuale Amministrazione Provinciale gode dell'apporto di ben due Consiglieri Provinciali eletti nel collegio di Gallipoli ed un terzo eletto nel collegio di Racale che neanche a dirlo nell'amministrazione Comunale di Gallipoli riveste la carica di Presidente dell'Ente Parco ‘Isola di Sant'Andrea-Litorale di Punta Pizzo'. È inevitabile, pertanto, chiedere al Presidente Gabellone quale concertazione politica, quale programmazione amministrativa e territoriale abbia determinato tale ‘illuminato' atto che indubbiamente avvantaggia una parte del territorio provinciale, ma che altrettanto certamente è devastante per il territorio gallipolino e la sua economia, per gran parte sostenuta da risorse turistiche che proprio nel litorale di scirocco ha impareggiabili attrattive naturali ed enormi investimenti".

"Confido pertanto nelle capacità del Presidente Gabellone" conclude Ferilli, "di comprendere l'errore commesso e di rimediandovi immediatamente, avvalendosi dell'indispensabile ausilio di chi, nell'Amministrazione Provinciale, con autorevolezza e capacità rappresenta la comunità gallipolina, affinché sia posto immediato rimedio a questo inaccettabile scivolone. Sono certo d'altro canto che i consiglieri provinciali Di Mattina, Quintana e Minutello ognuno nella sua veste istituzionale sapranno levare con decisione un monito d'allerta forte verso tali inaccettabili prevaricazioni della politica territoriale (ri)dando al territorio gallipolino la giusta considerazione ed il dovuto rispetto".

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