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Sabato, 20 Aprile 2024
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Nuova caserma, apertura a breve. Taglio del nastro col ministro Alfano

Ieri un vertice in prefettura tra Minerva, Aprea e Palomba. Giallo e polemica con Fasano sull'oggetto della convocazione del sindaco

GALLIPOLI – Dopo un vertice che si è svolto nella giornata di ieri in prefettura tra il sindaco Stefano Minerva, il prefetto Palomba e il suo vice Guido Aprea si accorciano i tempi per l’apertura della nuova caserma di Gallipoli che ospiterà le forze dell’ordine. E alla futura inaugurazione del nuovo comando di via Lecce dovrebbe partecipare anche il ministro dell’Interno, Angelino Alfano. Dopo l’annuncio estivo con l’incontro nella nuova sede promosso dal prefetto con le componenti istituzionali e private firmatarie del Patto integrato sulla sicurezza e lo sviluppo, e dopo aver superato, grazie ad un accordo tra le parti, il contenzioso in atto tra la ditta esecutrice e il ministero, si viaggia ora verso l’attivazione del nuovo immobile. Già pronta la sezione che ospiterà i carabinieri e in via di ultimazione anche quella destinata al commissariato di polizia, sicché ben presto graduati e uomini in divisa lasceranno le attuali sedi di via Pagliano e via Lazzari per trasferirsi nella nuova caserma. Un incontro ordinario e programmato quello di ieri in prefettura per parlare di ordine pubblico, legalità e sicurezza. E per argomentare l’imminente inaugurazione della nuova caserma.

Non è stato invece trattato alcun tema riguardante la riorganizzazione del comando dei vigili urbani e la reggenza temporanea affidata dal sindaco Stefano Minerva al segretario comunale Giancarlo Ria (il quale sino al 30 novembre manterrà la direzione amministrativa ed ha già disposto con proprio atto l’attribuzione della funzione di gestione del corpo al vice comandante, il maggiore Giuseppe Parisi). E’ questa la sintesi del resoconto dell’incontro che si svolto nella mattinata di ieri tra il prefetto Claudio Palomba, il suo vicario Guido Aprea, e il primo cittadino Stefano Minerva e che alla vigilia aveva generato qualche polemica politica in quanto il capogruppo di Gallipoli Futura, Flavio Fasano, aveva annunciato con un post sui social e ribattezzato tale incontro come una sorta di rendiconto che la prefettura aveva in animo di chiedere al sindaco in merito alla nuova riorganizzazione del comando della polizia locale. Un atto quello di assegnare la reggenza al segretario comunale che Fasano aveva pubblicamente denunciato e demonizzato come “illegittimo”. Ma è stato lo stesso primo cittadino a chiarire la natura del confronto e anche dalla prefettura è stato confermato che l’incontro è stato mirato “alla programmazione e all'aggiornamento su iniziative legate all’ordine pubblico, alla legalità e alla sicurezza”.

Nel merito dei temi trattati il sindaco Minerva puntualizza anche che “per la giornata di ieri non era previsto, in alcun modo, un punto all’ordine del giorno attinente la situazione dei vigili urbani a Gallipoli”. E poi aggiunge: “Ho avuto la conferma che il ministro Alfano sarà da noi a Gallipoli in occasione dell'inaugurazione  della caserma dei carabinieri. A tal proposito, aggiungo che l'ala della nuova caserma riservata all’Arma è già pronta e che ci vorrà poco affinché si finisca quella dedicata alla polizia. Inoltre, a breve sarà pronto il report da parte della polizia  municipale sul lavoro svolto nel periodo estivo sul nostro territorio e,  ancora, ci sarà presto un incontro allargato anche alla polizia di stato  e ai carabinieri in vista della stagione successiva. È il momento giusto  per non disperdere energie e lavorare sodo per ottenere risultati  tangibili”.

Da Palazzo Balsamo viene rimarcato anche il fatto che il rapporto fra prefettura e Comune di Gallipoli è forte e collaborativo. Da qui la chiosa finale del sindaco Minerva: “Mi dispiace sottolineare come qualcuno, prima di me, si recava in quella sede solo per qualsivoglia rimprovero e per questo motivo, risultano strani ed  insoliti questi incontri ordinari. E questa volta il mio invito è rivolto ai cittadini: è chiaro ormai che non tutti sono pronti a collaborare perché preferirebbero vedermi sconfitto piuttosto che vivere in una città rinata. A questo punto, mi rivolgo ai miei concittadini pregando loro di non lasciarsi trasportare dalla cattiveria di quanto viene detto in giro. Quindi, voglio chiarire  che la Risvolta non è stata risvoltata e che non ci sono manipolatori  alle spalle e aggiungo che chi è stato abituato ad atti illegittimi  dovrà invece abituarsi alla nuova aria che tira a Gallipoli”.

DSCN3678-2Convocazione del sindaco e incontro in prefettura che hanno alimentato per un paio di giorni polemiche a corredo e qualche piccolo giallo da chiarire. Il tutto era nato dalla pubblicazione sul proprio profilo facebook di un post del consigliere di Gallipoli Futura, Flavio Fasano, che nell’immediata vigilia dell’incontro di ieri mattina “rivelava” il motivo della chiamata di Minerva a Palazzo dei Celestini. “Finalmente, la Prefettura convoca per domani mattina 29 settembre il sindaco Minerva perché revochi l’atto illegittimo di nomina del segretario generale del Comune come comandante della polizia municipale. La mia tempestiva denuncia inizia a produrre effetti” l’annuncio fatto girare e offerto alla condivisione in rete da Fasano.

Questione chiarita a margine dell’incontro dal sindaco Stefano Minerva che ha sgomberato il campo da “fuorvianti” ricostruzioni sulle motivazioni della visita ordinaria dal prefetto. "Mi dispiace che, ancora una volta, si usi facebook per strumentalizzare e prendere in giro i cittadini” incalza il primo cittadino, “mi reco periodicamente in prefettura e per la giornata di ieri non era previsto, in alcun modo, un punto del giorno attinente alla situazione dei vigili urbani a Gallipoli. D'altronde chi ha sollevato le polemiche lo ha fatto con lo sterile obiettivo di denigrare la mia persona e il lavoro svolto dall'amministrazione. Per chiudere questa polemica, mi rammarica solo percepire” conclude il sindaco, “come alcune persone prendano per buono e valido quanto scritto senza accertarsi della veridicità dei fatti. Ancora di più, quando si prende in giro anche la famiglia e ci si permette di giudicare pur sapendo quanto è sincero l'impegno che ci sto mettendo per garantire il bene di questa città”. Ma Fasano non demorde. “L’atto di convocazione parlava del caso vigili”. E il giallo, forse, per qualcuno è destinato a continuare.

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