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Giovedì, 28 Marzo 2024
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“Nessuna grave omissione sul bilancio”. Minerva sbotta e rintuzza alle accuse di Fasano

Il sindaco interviene dopo i rilievi mosse da Gallipoli Futura sulla mancata comunicazione delle censure della Corte dei conti sui bilanci del 2013 e 2014

GALLIPOLI –  Bagarre e accuse al vetriolo sulla deliberazione della Corte dei conti che non  era ancora stata portata all’attenzione dei consiglieri e sull’approvazione degli equilibri di bilancio tra Flavio Fasano e l’amministrazione e la maggioranza del sindaco Stefano Minerva. A stretto giro di posta il primo cittadino, a poche ore dal veemente j’accuse mosso dal capogruppo di Gallipoli Futura e dalle accuse di “occultamento” di atti d’ufficio importanti, ha inteso replicare e fornire il suo chiarimento politico e procedurale per sgomberare campo dalle ombre e dai dubbi sollevati dai banchi della minoranza. Non ci sta Minerva ad incassare, senza colpo ferire, gli attacchi portati  da Fasano che ha parlato anche di manifesta malafede nell’atteggiamento del sindaco e del presidente del consiglio, Rosario Solidoro, colpevoli a suo dire di non aver portato a conoscenza delle censure e della nota inviata dalla Corte dei conti e che potrebbero avere delle conseguenze sugli stessi equilibri di bilancio (approvati comunque dalla maggioranza dopo l’abbandono dell’aula del gruppo di Gallipoli Futura).  “Non c’è stato nessun occultamento di atti o alcuna volontà di omissione da parte dell'amministrazione comunale” puntualizza il sindaco Minerva, “e la nota della Corte dei conti sarà portata all'attenzione del consiglio comunale, con le relative contro osservazioni del Comune, entro i termini previsti”. Fasano aveva invece presentato anche un'interrogazione urgente sulla questione (lamentando anche di essere stato bloccato nella sua esposizione in aula dal richiamo del presidente Solidoro) ritenendo illegittime le delibere di approvazione sull’assestamento nel bilancio corrente e preannunciando l’invio della documentazione per le verifiche del caso alla Corte dei conti, alla prefettura e anche alla Procura della Repubblica prefigurando una “grave omissione di atti d’ufficio”.

Sull’intera ricostruzione argomentata, carte alla mano, da Fasano ora il primo cittadino di Gallipoli ha inteso intervenire per fugare eventuali dubbi sulla condotta dell’amministrazione e per rintuzzare le valutazioni mosse dal consigliere di opposizione. “La nota della Corte dei Conti è giunta il 14 novembre ed acquisita al protocollo comunale in data 15 novembre” chiarisce Minerva, “e la stessa prevede che i termini  per la risposta alle relative osservazioni sia effettuato entro 60 giorni e che dell'atto si dia comunicazione ai consiglieri comunali, senza però indicare termini perentori, al contrario di quanto riportato dal consigliere Fasano. I consiglieri comunali sono stati informati della nota al sedicesimo giorno, quindi abbondantemente prima della  scadenza delle osservazioni”. Il sindaco rimarca, per maggiore chiarezza, che la nota della Corte dei conti “non fa trasparire alcuna situazione di pre-dissesto finanziario dell'ente, situazione da cui il Comune è decisamente lontana e distante e le osservazioni non inficiano comunque sugli  equilibri approvati in consiglio comunale come dimostreranno anche gli atti consequenziali di bilancio e comunque attengono a gestioni pregresse a quella di quest'amministrazione comunale”. Nella sua replica Minerva evidenzia la “prova lampante” di voler agire in modo lineare e trasparente visto che l'atto in questione “è stato pubblicato sulla sezione dell'Amministrazione Trasparente in cui doveva essere pubblicato”. In conclusione il primo cittadino puntualizza anche la circostanza legata all’abbandono dell’aula del gruppo di Gallipoli Futura: “Il consigliere Fasano non ha abbandonato l'aula perché interrotto dal presidente Solidoro” evidenzia ancora Minerva, “prova ne è che ha concluso l'illustrazione della sua interrogazione, dopo venti minuti ed ha abbandonato con il suo gruppo per i fatti illustrati nella stessa interrogazione, come dichiarato in aula. Solo dopo il  quindicesimo minuto, e sottolineo quindicesimo, come da regolamento  il presidente del consiglio ha richiesto una celere conclusione al consigliere Fasano. Tuttavia, non riuscendo a chiudere celermente Fasano, alterandosi, ha deciso volontariamente di abbandonare l'aula consiliare”. Poi la chiosa finale di Minerva che invita a guardare oltre le polemiche ed a lasciare da parte “offese e scenate”   

“Come sindaco sono molto dispiaciuto che alla già vecchia e conosciuta voglia di scatenare una bagarre, non si faccia nulla per essere collaborativi e che i cittadini siano continuamente distratti da questi  teatrini, non accorgendosi di tutto ciò che si sta compiendo a favore  della città” ammonisce Minerva, “ieri durante il consiglio comunale è stato approvato il piano di studio, fondamentale per i nostri studenti e che rappresenta un  investimento nella cultura e nella crescita delle competenze dei nostri  ragazzi. Un passaggio importante, così come quello della votazione per la commissione per le pari opportunità necessaria per garantire un  maggiore coinvolgimento cittadino. E ancora vi è stata la  rivoluzionaria approvazione delle Consulte di quartiere” aggiunge il primo cittadino, “che, per la prima volta, vengono considerate dal Comune di Gallipoli e che si  inseriscono nel modello di città partecipata che intendo portare avanti con fermezza e perseveranza. Questa è per noi la risvolta che non vuol dire creare conflitti interni e disinformazione. Nonostante sterili tentativi di scovare inghippi e cercare, in tutti i  modi, di far perdere tempo alla macchina comunale con continue e  perpetue richieste” conclude Minerva, “l'amministrazione continua ad agire nel pieno della  legalità. La differenza tra gli amministratori e chi critica è che noi stiamo  cambiando la città, lasciando da parte offese e scenate. Queste ultime purtroppo sembrano invece essere l'unica, vera e triste strategia dell'opposizione”.

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