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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Nel nuovo anno la scuola del Polo 3 porterà il nome della poetessa Sofia Stevens

Dopo il via libera della giunta comunale alla richiesta dell’istituto comprensivo la sede di via Gorizia sarà intitolata alla scrittrice gallipolina dell’800. A breve l’inaugurazione

GALLIPOLI - Il nuovo anno porterà in dote una nuova denominazione per istituto comprensivo del Polo 3 di Gallipoli. Dopo l’intitolazione della rampa del castello ai musicisti gallipolini e di parte del lungomare del Lido San Giovanni all’imprenditore Otello Torsello, presto diventerà effettiva anche la nuova intitolazione dell’istituto comprensivo del Polo 3 di via Gorizia alla poetessa e scrittrice gallipolina Sofia Stevens. Già nell’estate scorsa la giunta comunale di Palazzo Balsamo, seguendo i dettami della circolare del ministero della Pubblica istruzione, aveva espresso parere favorevole alla richiesta inoltrata al Comune dal dirigente dell’ufficio scolastico regionale che comunicava la volontà espressa dall’istituto comprensivo del Polo 3 di Gallipoli, diretto da Martinella Biondo, di intitolare la sede scolastica a Sofia Stevens, la giovane scrittrice e poetessa gallipolina vissuta nella seconda metà dell’800 e venuta a mancare, a soli 31 anni, a causa di un male incurabile nel 1876.

La giunta comunale aveva dunque già fornito il suo parere favorevole all’ex Provveditorato agli studi, ma l’iter si era bloccato per la mancata comunicazione presso la prefettura. Empasse superata grazie alla riattivazione della procedura da parte della segreteria generale del Comune e nei prossimi giorni, in collaborazione con la dirigenza scolastica dell’istituto e l’assessorato alla pubblica istruzione retto dall’assessore Assunta Cataldi, si procederà all’intitolazione ufficiale. “Sofia Stevens rappresenta un unicum nella bibliografia salentina dell’Ottocento, estremamente avara di scritture femminili” commenta l’assessore Cataldi, “la sua poesia, feconda di temi e forme metriche, canta la natura aspra e selvaggia della sua terra, le onde chiare e cobalto dello Ionio, restituendo una fotografia realistica e tipica del paesaggio del Salento. Rappresenta uno straordinario esempio di donna e di scrittura femminile, legato alla storia, alla cultura e al territorio della città di Gallipoli”.

Sofia Stevens nacque a Gallipoli nel 1845, figlia del viceconsole inglese Henry Stevens e della nobildonna napoletana Carolina Auverny. Si accostò alla scrittura in versi alla giovane età di quindici-sedici anni, al ritorno nella città natale dopo il soggiorno per motivi di studi a Napoli. La sua produzione, che consta di circa 360 componimenti, raccolti e pubblicati dopo la sua morte nella silloge “Canti da Federico Villani”, suo maestro e biografo, si innesta pienamente nel quadro della poesia tardo romantica. Nel museo civico nel centro storico gallipolino è presente il ritratto di Sofia Stevens realizzato da Giulio Pagliano e nella biblioteca comunale si conservano “I Canti” della poetessa.

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