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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Modello Gallipoli in crisi? Commercianti e assessore si scontrano sui dati del turismo

Il presidente dell’associazione commercianti cita una flessione dal 15 al 30 per cento chiamando in causa l’amministrazione. Piccinno replica

GALLIPOLI – Calo considerevole di presenze anche nel consolidato boom agostano e modello Gallipoli che viaggia verso una crisi reale d’identità? E’ scontro di vedute e di valutazioni in questi giorni che seguono l’onda lunga del ferragosto tra l’associazione dei commerciati e imprenditori di Gallipoli e l’assessore al Turismo della città bella, Emanuele Piccinno. Dopo il dato diffuso dalla sezione Turismo  di Confindustria che ha lamentato una flessione di circa un meno 10 per cento sull’andamento della stagione estiva in riva allo Ionio rispetto allo scorso anno, a rincarare la dose è giunta la posizione circostanziata del presidente dell’assocommercianti di Gallipoli, Matteo Spada, che parlato in maniera più impietosa di un dato ancor più negativo. “Abbiamo registrato un calo del 15-20 per cento e in alcuni casi picchi del 30 per cento” lamenta Spada, “sono numeri troppo importanti per non essere degni di un’attenta analisi. E’ opinione diffusa, tra tutti gli associati, aver affrontato questa stagione estiva con impreparazione rispetto allo scorso anno, quando c’è stato il delicato passaggio tra il commissariamento e l’attuale amministrazione comunale. Questo calo, a nostro avviso, è il sintomo di un modello Gallipoli che si è affermato senza dare i frutti sperati e che quindi andrebbe rivisto fin da subito, in previsione dell’estate 2018”. 

Un dato in chiaro scuro quindi quello evidenziato della categoria dei commerciati, o quanto meno della parte che si riconosce nell’associazione presieduta da Spada, al quale si contrappone anche un dato in direzione opposta fatto registrare dalle strutture alberghiere e fatto proprio dall’assessore comunale con delega al commercio e al turismo. Un balletto di cifre e di modelli da rivedere e pianificare che si accavalla in questa appendice di stagione turistica sulle sponde gallipoline. “In alcuni casi il modello Gallipoli  si è rilevato solo un danno d’immagine per molti, favorendo solo pochi” denuncia con più forza il presidente Spada, “l’equilibrio economico di Gallipoli, se mai ne avessimo raggiunto uno, è a rischio. Ciò che è da scongiurare fin da subito è l’innesco di una spirale negativa che potrebbe mettere in evidenza il lassismo e si dovrebbe scongiurare, o almeno arginare, il verificarsi delle problematiche sempre ricorrenti e atte a scoraggiare gli investimenti, gli imprenditori e le imprese per una generale incertezza del futuro. Le principali criticità, e il conseguente danno d'immagine, hanno riguardato l'area della litoranea” conclude Spada, “riteniamo quindi che proprio lì sia necessario intervenire in maniera forte dal punto di vista della sicurezza e del decoro. E non come il primo atto di questa amministrazione che ha ampliato l'orario per la filodiffusione  di due ore rispetto alle precedenti norme, decisione contro la quale proponemmo anche un  ricorso al Tar”.

Un’analisi critica quella dell’associazione commercianti che non trova in linea l’assessore della giunta Minerva, con delega specifica, Emanuele Piccinno e che dall’inizio del mandato di governo ha presieduto anche il tavolo tecnico comunale sul turismo. Tra “confusione” e “poca attenzione alle dinamiche territoriali”, Piccinno tenta di raddrizzare il tiro dei commercianti fornendo un’altra chiave di lettura e aprendo alla nuova fase di collaborazione e programmazione delle prossime stagioni turistiche e anche della destagionalizzazione dei flussi vacanzieri in città. “Il modello Gallipoli, per qualcuno in crisi, può vantare tante piccole conquiste e chi ha buona memoria e conosce la macchina amministrativa sa quanto il meccanismo sia migliorato” ribatte Piccinno, “tornare a dirlo sembra ridondante, strada da fare ce n’è. Il percorso  sarebbe più veloce se però ognuno non guardasse solo alle proprie tasche e se aprisse le porte del proprio orticello. Quanto segnalato dall’associazione commercianti è un calo che ha colpito la città: ma calo di cosa? Flussi turistici? Vendite dei locali commerciali? Affluenza? Parlare di calo generico appare troppo irrisorio. Generalizzare, in questo caso, si traduce in banalizzare un processo che richiede molta più attenzione e analisi”. E l’affondo dell’assessore gallipolino non tarda da arrivare: “Riscontro un atteggiamento contraddittorio in un’associazione che dovrebbe curarsi di più dell’immagine della propria città: se cresce il territorio, crescono le imprese. Questo però sembrano dimenticarlo  quando, a costo di ottenere più like su facebook, alcuni pubblicano  video e commentano con parole dannose per chi legge e, soprattutto, per sé stessi. C’è chi ancora combatte la propria battaglia a favore dei propri interessi, ma cerca di convincere la città che tutto combaci con il bene  comune. Premesso ciò, intendo rispondere ai quesiti posti, partendo dal 
discorso delle litoranea che è semplicemente posticipato di un mese: i  lavori continueranno il primo di ottobre al fine di garantire maggiore sicurezza e decoro”.

Un altro punto posto con più interrogativi da parte di Spada e dell’associazione commercianti ha riguardato la programmazione degli eventi estivi e l’impiego delle risorse di promozione. “Ci chiediamo come mai a Gallipoli, mèta regina dell’estate, non si trovino le risorse economiche necessarie per finanziare eventi e manifestazioni pubbliche, anche appartenenti alla sfera delle tradizioni locali” chiede puntiglioso Spada, “e perchè Gallipoli, comune capofila dell’industria turistica del Salento, non può permettersi di ospitare tali eventi a differenza di altri centri anche più piccoli? Se ci sono le risorse finanziarie perché non vengono utilizzate?”. Anche su questo aspetto l’assessore Piccinno pone i suoi chiarimenti. “Gli eventi nel periodo estivo a Gallipoli, non sembrano mancare, le  risorse sono state spalmate su una serie di proposte in tutto l’arco dell’anno come il concerto della Notte della Taranta che si può sicuramente annoverare tra le manifestazioni locali e tradizionali più importanti” puntualizza, “un evento prestigioso che cerchiamo di confermare per il prossimo anno, non nel periodo estivo, al fine di destagionalizzare l’offerta. I soldi spesi sono tangibili nei festival Gallipoli in Poesia, nel Salento Book Fest nel  Premio Barocco, negli eventi in collaborazione con la Pro loco e in  tanti altri eventi. Quindi, ora mi chiedo” aggiunge Piccinno, “è meglio concentrare tutto in estate e non spalmare le presenze? Meglio vivere due mesi e non fare nulla per il resto dell’anno? Come mai, tutti i trends registrano un aumento delle presenze a maggio e giugno e i dati dell’associazione sono invece in calo? Da aprile fino a luglio vi è stato un plus accertato sulle presenze che sicuramente non  vi è stato negli anni passati. Non si potrebbe pensare invece che il primo male per la città sia il comportamento di alcuni poco collaborativo e che rallenta il processo? L’apertura da parte dell’amministrazione è stata palese” conclude l’assessore Piccinno, “ e sono sicuro che il presidente Spada non possa negarlo in alcun modo. Colgo la palla al balzo per  confermare che tra qualche giorno ripartiranno i lavori per il 2018: chi ama davvero la città, sono sicuro non si tirerà indietro nel collaborare”.

Nel dibattito a distanza tra commerciati e amministrazione comunale si inserisce nelle ultime ore la pozione dei Giovani Democratici di Gallipoli con una nota del presidente Alessio Scigliuzzo. “Le polemiche degli ultimi giorni non portano niente di positivo alla nostra città. Di concreto c’è che l’estate a Gallipoli è cominciata dai primi di maggio e non è ancora finita, come dichiarato dagli albergatori” scrive Scigliuzzo, “abbiamo visto turisti stranieri venire da ogni parte del mondo, e noi purtroppo riusciamo solo a farli scappare, denigrando sui giornali tutti i giorni la nostra città. Tutte le dichiarazioni fatte dall’associazione commercianti sono sempre contro le decisioni dell’amministrazione, nonostante siano stati chiamati in causa molte volte. La programmazione degli eventi e delle opere non si fanno certamente con la bacchetta magica. Un’associazione che ogni giorno và ad attaccare per ogni piccola cosa” lamentano i Gd, “mi sà di un’associazione pseudopolitica. Purtroppo assistiamo quotidianamente a queste dichiarazioni. Noi Giovani Democratici ci teniamo a dire che Gallipoli non è solo dei commercianti, ma soprattutto dei cittadini e abbiamo fiducia nell’attuale amministrazione comunale fatta da giovani con valide risorse”. 

E in riferimento alle dichiarazioni di Matteo Spada, anche la sezione locale della Democrazia Cristiana, con il suo portavoce Roby Cataldi, ha chiesto al sindaco Minerva di istituire un tavolo formato da tutte le associazioni interessate, che possa riunirsi appena terminata la stagione estiva, per analizzare e fare un bilancio sulla stagione turistica, individuando le deficienze e le criticità evidenziate e lamentate e gli aspetti positivi da valorizzare. “Il prossimo anno turistico, che per la Dc inizia sin dalle festività natalizie per continuare con il periodo carnascialesco collegandosi a quello pasquale per poi concludersi con quello estivo” dice Cataldi, “deve essere programmato nel migliore dei modi per non disperdere quello che di buono è stato fatto in questi anni. Il cosiddetto modello Gallipoli non deve andare disperso ma deve, invece, essere valorizzato e rilanciato ancora di più. Gallipoli deve diventare sempre più punto di riferimento di tutto il turismo non solo nazionale, ma anche mondiale”.

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