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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Minerva sbotta e rintuzza Gallipoli Futura. “Una opposizione solo distruttiva”

Dopo le recenti accuse e le nuove e rudi interrogazioni del gruppo di Fasano il primo cittadino di Gallipoli scrive una lettera aperta e sferza la minoranza

GALLIPOLI – Cara Gallipoli Futura ti scrivo e ti rispondo per le rime. Firmato il sindaco, Stefano Minerva. A poche ore dalle ultime schermaglie in consiglio comunale e dalla presentazione delle due rudi interrogazioni presentate dalla consigliera del gruppo di opposizione di Gallipoli Futura, Mina Della Ducata, all’indirizzo del primo cittadino, anche dagli scranni della maggioranza di Palazzo Balsamo è tempo di repliche al vetriolo. In attesa di proporre le formali risposte di carattere amministrativo, redatte entro i cinque giorni previsti dal regolamento, Minerva ha inteso rivolgere le sue riflessioni di carattere politico sui rilievi e gli attacchi diretti mossi, anche dai profili dei social network, dai banchi dell’unica opposizione. Una sorta di replica e di sfogo quello del primo cittadino che ha inteso stigmatizzare quello che a suo dire permane un atteggiamento poco collaborativo e troppo virulento messo in campo dalla campagna elettorale in poi dalla compagine legata a Flavio Fasano. Minerva rintuzza e rimanda al mittente quindi le accuse di indolenza e di sgarbo istituzionale e precisa che “non sono in atto manovre per penalizzare in alcun modo la compagine di Gallipoli Futura”.                       

Una lunga nota quella a firma del sindaco gallipolino che in compendio invece lamenta al gruppo di opposizione un’azione politica e amministrativa tesa solo a “distruggere più che a produrre atti e benefici per la città”. Sbotta e va giù duro Minerva, tanto quanto puntigliosa e circostanziata è l’azione di controllo amministrativo condotta dal gruppo e dall’associazione di Gallipoli Futura.    “Oggi, come otto mesi fa, siamo ancora nel limbo delle provocazioni che offuscano la reale percezione della realtà” ammonisce in premessa il sindaco, “torno a far luce su quanto,  inutilmente, segnalato perché un sindaco non può ignorare quest'ennesimo inno all'inefficienza amministrativa. Ebbene sì, non è un mistero che il giudizio dell’opposizione in merito all'operato dell'amministrazione sia negativo e non potrebbe essere diversamente quando si è troppo impegnati ad  ostacolare la produttività degli altri e a non raggiungere risultati socialmente condivisi. Non solo, la rabbia, si sa, rende ciechi ed è probabilmente per tale motivo che non si tiene conto dei risultati  raggiunti in questi mesi di amministrazione”. Minerva pone in elenco alcune delle azioni portate avanti dalla sua amministrazione (dall'efficienza del servizio scuola al coinvolgimento artistico-culturale della città che coinvolge sia i singoli eventi che l'importante programmazione della Notte della Cultura che quella del Natale gallipolino. L'avvio dei lavori di  ristrutturazione delle case popolari di via Cagliari, la consegna puntuale dell'edificio scolastico di via Torino e il protocollo d'Intesa sulla rivalutazione dei porti con alcuni tra i più importanti  comuni pugliesi e quello della Costa Est d'Italia, aggiungendo la celerità  e la risolutezza dimostrata in tema di riordino ospedaliero, emergenza  neve e mensa scolastica) prima di replicare agli ultimi rilievi mossi dalla minoranza per contestare ritardi e inadempienze su consegna degli atti, proposte di delibere non ancora portate all’attenzione del consiglio, e attività amministrativa “lacunosa”.       

“Si parla di omissione d'atti d'ufficio, ma qual è la richiesta fatta e  poi omessa?” si chiede Minerva, “per presentare gli atti occorrono solo quattro firme e mi  rendo conto che l'impossibilità di trovarne una da aggiungere al trio  dell'opposizione diventa problematico e desolante. Trovare la quarta  firma che si leghi, in qualche modo, al modo di fare opposizione di Gallipoli Futura è molto difficile: anche quando l'amministrazione sulla questione mensa si è comportata, anche secondo l’opposizione in modo adeguato, invece che  ammetterlo avete la minoranza ha preferito attaccare e criticare. È desolante e capisco il sentimento poiché è lo stesso pathos che prova il  sottoscritto nel vedere presunti politici combattere per una città che sembra essere invisibile quando si decide di abbondare l'aula consiliare in momenti decisamente importanti per Gallipoli. Ricordo che decidere di  andare via quando si affronta il tema della città partecipata” incalza il primo cittadino nella sua lettera aperta, “non è solo sconcertante, ma anche scioccante per chi costruisce un modello politico  basato solo su presunti colpi di scena e su foto scattate in giacca e cravatta dinanzi al commissariato di polizia. Allo stesso modo, il silenzio e l'assenza in merito alle consulte di quartiere e sul bando Mibact che, ad oggi, è di fondamentale importanza per il miglioramento della città  scaturisce un'ulteriore riflessione. Quindi, la domanda sorge spontanea: con quale dignità e serietà si parla di collaborazione?”

Per quanto riguarda i rapporti con gli uffici, Minerva rammenta “che non è compito del sindaco rilasciare gli atti ma, per chi non ne fosse al corrente, è la legge Bassanini a specificarne ruoli e competenze dei  dirigenti. Detto ciò, ricordo” aggiunge il sindaco, “che nella sede municipale di via Pavia è stato fornito un ufficio per tutti i consiglieri comunali che abbiano voglia di lavorare. Sebbene alcuni non vi abbiano mai messo piede, è proprio a costoro che rivolgo il mio invito a non richiedere faldoni e documenti d'ufficio, ma ad utilizzare la stanza per altre attività ed eventualmente consultare ciò che viene richiesto. In fondo, non c'è  nulla di male a provare ad essere produttivi”. In conclusione il primo cittadino pone l’accento sul nodo legalità e trasparenza e sulla proposta ancora inevasa di Gallipoli Futura sulla costituzione di una Commissione consiliare permanente di controllo e garanzia. 

“Con il prefetto e le forze dell'ordine porteremo avanti il discorso  iniziato dal commissario Aprea, concernente il Patto sulla sicurezza secondo tempi e metodi idonei. Lo faremo con la solita trasparenza che ci appartiene” risponde Minerva, “e che qualcuno cerca di minare, ma questa è solo un'altra  triste storia scritta da chi vorrebbe ricoprire altri ruoli. Non riteniamo di certo opportuna una commissione consiliare in merito,  soprattutto se si intende coinvolgere un gruppo consiliare che ha  portato avanti un candidato sindaco che, come tutti abbiamo constatato,  non avrebbe poi potuto ricoprire un ruolo amministrativo. Una città  senza un consigliere comunale può comunque sopravvivere, ma senza un  sindaco come avrebbe fatto? Con prefetto e forze dell'ordine siamo in perenne contatto” conclude Minerva, “nell'ottica di una collaborazione sinergica e di un miglioramento perpetuo, con un occhio vigile su quello che sarà un futuro osservatorio che, ça va sans dire, non si potrà immaginare in altri contesti”.

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