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Minerva lancia la sfida delle primarie Pd, lista dei giovani “Noi per Emiliano”

Incontro nel parco di via Firenze in vista delle consultazioni interne del partito. “Facciamo ripartire il Sud e le periferie dimenticate”

GALLIPOLI - Una conferenza stampa “bucolica e filosofica”, nel parco di via Firenze che attende la sua degna riqualificazione urbana, per presentare la lista “Noi per Emiliano” in corsa per le primarie del Partito democratico che si svolgeranno il prossimo 30 aprile.  Ripartire dal Sud, dalle periferie e dai giovani per puntare al rinnovamento generazionale e al consolidamento della nuova classe dirigente del Pd. Rinnovamento e anche capacità di osare i punti di forza dei giovani con Emiliano. Su tali capisaldi è stata presentata questo pomeriggio a Gallipoli, una delle liste a sostegno di Michele Emiliano, per le primarie del Pd che si svolgeranno domenica prossima. Si tratta delle lista più giovane, “fresca” ed ambiziosa quella di “Noi per Emiliano” presente nel collegio Nord della provincia di Lecce (che raggruppa tutti i territori da Gallipoli sino al capoluogo) e che è capeggiata dal sindaco della città bella, Stefano Minerva.

Fanno parte della lista bloccata, oltre al primo cittadino gallipolino, anche altri sei giovani democratici, tra esponenti di partito e amministratori (quattro dei quali presenti all’incontro nel parco della filosofia di via Firenze), ovvero Gianluca Manieri, di Nardò, giovane dirigente del Pd, Maica Martano, di Sternatia, presidente del Consiglio comunale, Marco Cazzorla, giovane avvocato del Pd di Squinzano, Stefano Bandello, giovani Pd-Cutrofiano e Mariagrazia Manco, assessore al Comune di Sogliano Cavour e Marianna Perrone, del Pd di Surbo.

"Una lista di sette giovani tra esponenti politici e amministratori che mi onoro di capeggiare e che abbiamo voluto caratterizzare come la lista del rinnovamento, quella del ricambio generazionale e della nuova classe dirigente del Partito democratico, quella sulla quale punta e investe con decisione Michele Emiliano” ha detto Minerva in sede di presentazione, “si tratta di giovani che si mettono in gioco e oggi scegliamo questa  location, ovvero uno dei tanti parchi del Mezzogiorno perché la nostra  candidatura vuole rappresentare proprio questo: un Sud spesso  dimenticato dal potere centrale. Un territorio che però ha in sé delle eccellenze: ripartiamo dal Sud, ripartiamo dalle periferie, ripartiamo dai giovani. Si tratta della lista anagraficamente più giovane: ci abbiamo messo la  faccia in questa candidatura e chiediamo il voto il prossimo 30 aprile”.

Ogni comune avrà un suo seggio elettorale e a Gallipoli si voterà in via Kennedy, nel salone dell’istituto delle Suore degli Angeli. Il diritto di voto è esteso a tutti, da qui l’appello lanciato anche a chi non ha la tessera del Pd, ma per i non iscritti al partito democratico, verrà richiesto un contributo minimo di 2 euro. Per la segretaria cittadina del Pd di Gallipoli, Antonella Bentivoglio l’appuntamento delle primarie “è il momento per dimostrare che il Pd può riunirsi e fare l’interesse della comunità in generale. Perché è dimostrato che le battaglie si devono fare all’interno dei partiti e non fuori. E questa è l’occasione per riunire il nostro partito”.  C’ stato un passaggio significativo del capolista Stefano Minerva anche sul governo Renzi su esplicita domanda: “Il Governo Renzi è stato uno dei governi che negli ultimi trent’anni ha smosso veramente il panorama della politica italiana. Ci sono state delle cose positive e delle cose estremamente negative” ha risposto Minerva, “al tentativo di smuovere un Paese che era decisamente fermo, ha fatto ad esempio da contraltare la poca attenzione per i temi del Mezzogiorno e in particolare sui temi che riguardano da vicino il nostro territorio salentino, dalla questione Tap, alla questione Ilva, alle tematiche del lavoro. Ma oggi si vota per il segretario del Partito democratico e non per il candidato premier. Noi abbiamo bisogno di un partito che parli seriemente il linguaggio del Mezzogiorno e dia voce alle sue istanze, di un partito che torni ad occuparsi delle periferie, un partito che non sia solo ceto politico ma che faccia appassionare i giovani alla politica e alla possibilità di dare soluzioni di centrosinistra alle esigenze delle persone”.

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