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Mercato ittico, bloccata l’apertura. Dalla prefettura lo stop all’aggiudicazione

La Gallipoli Fish aveva presentato l’unica offerta per la gestione trentennale della struttura di vendita all’ingrosso di via Lecce

GALLIPOLI – Doveva essere finalmente la volta buona per mettere in funzione il mercato ittico all’ingrosso di via Lecce a Gallipoli. Per l’ormai storica incompiuta cittadina, dopo l’espletamento della nuova gara d’appalto dell’inverno scorso, si intravedeva uno spiraglio per garantire l’entrata in funzione della struttura per il trattamento, la vendita e la contrattazione regolamentata del pescato. Ma ora un nuovo stop è arrivato dopo le valutazioni della prefettura di Lecce che ha imposto al Comune ionico di revocare l’aggiudicazione definitiva della struttura, decretata e ratificata con un atto dirigenziale del 17 maggio scorso. In tal modo la gara, per la quale era giunta una sola proposta, è da considerarsi deserta.          

Per il mercato ittico all’ingrosso il Comune di Gallipoli era alla ricerca di un nuovo gestore ed aveva riavviato un nuovo iter per attivare la struttura realizzata negli anni 90’ e mai entrata in funzione e per affidare la gestione ai privati per trent’anni con un canone annuo di 60mila euro. Al relativo bando pubblico, promosso dall’amministrazione comunale, scaduto il 15 gennaio scorso, ha risposto infatti una sola società concorrente che ha presentato la relativa offerta tecnica ed economica. Offerte che, dopo la prima seduta pubblica per l’apertura delle buste, erano passate al vaglio della commissione di gara e l’iter si era concluso con l’atto dirigenziale relativo all’aggiudicazione definitiva stabilita il 17 maggio scorso che doveva diventare efficace “solo dopo la verifica del possesso dei requisiti dell’aggiudicatario e dell’assenza di cause di esclusione”.   

Entro i termini di gara era giunta in Comune esclusivamente l’offerta della Gallipoli Fish srl di Gallipoli che per il possesso di alcuni requisiti richiesti aveva fatto ricorso all’avvalimento dall’impresa Ittica Gallipoli srl. Tutta la documentazione richiesta dal disciplinare di gara è stata ritenuta regolare. Ma il contratto d’appalto non è stato poi sottoscritto e non si è potuto procedere al perfezionamento dell’atto di aggiudicazione definitiva. Dopo la trasmissione degli atti in prefettura l’organo territoriale di governo ha infatti inviato il 23 maggio scorso una nota riservata al Comune con la quale ha rilevato “la sussistenza di elementi pregiudizievoli all’aggiudicazione dell’appalto”. Da qui il blocco della procedura: il dirigente del settore Gestione del Territorio, reti infrastrutturali, lavori pubblici e manutenzioni, Mauro Bolognese, dando seguito agli adempimenti di competenza ha disposto l’improcedibilità dell’aggiudicazione definitiva dell’appalto annullando, al momento, l’iter di assegnazione della gestione alla società privata concorrente.      

Una situazione di stallo che si riverbera dunque per la cosiddetta “cattedrale nel deserto” che insiste all’ingresso nord della città, in contrada San Leonardo, che l’amministrazione comunale retta dal sindaco Stefano Minerva aveva ereditato dopo il flop delle precedenti procedure di affidamento della gestione del mercato per la vendita regolarizzata all’ingrosso del pescato. Nell’ottobre del 2014, al secondo  tentativo di gara pubblica, il Comune aveva infatti affidato la relativa concessione trentennale, con un canone annuo di 61mila euro, alla società cooperativa dei pescatori del Capo di Leuca, ma la stessa ditta aggiudicataria “Finibus Terrae”, ora in liquidazione, non aveva mai sottoscritto il relativo contratto e di fatto mai avviato la gestione della struttura. Da qui il nuovo stop e la procedura di affidamento che è mestamente tornata al punto di partenza. Nel maggio del 2016 infatti il Comune, con l’allora commissario straordinario Guido Aprea, dopo diversi solleciti fu costretto ad avviare la procedura di revoca dell’affidamento della concessione per trent’anni che nell’ottobre del 2014, a seguito del bando di gara, era stata assegnata  alla società cooperativa. Ora l’assegnazione al nuovo gestore sembrava ad un passo, ma qualcosa nell’iter si è nuovamente arenato e prefettura e Comune hanno nuovamente “congelato” la gestione del mercato all’ingrosso.

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