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Giovedì, 18 Aprile 2024
Gallipoli Gallipoli

"La Provincia affossa Gallipoli? Da quale pulpito..."

Dopo la polemica avviata dal consigliere azzurro sul Piano delle opere pubbliche,
l'ex sindaco rammenta la "congiura" contro la città. E indirettamente difende il suo ex avversario Flavio Fasano

Si vivono strani giorni sul redivivo panorama politico gallipolino. Il senatore Vincenzo Barba è sceso determinato a far sentire la sua voce e a "riprendersi" in mano le sorti della Città bella. E mentre in casa del Centrosinistra si celebra l'assemblea programmatica del Partito Democratico, nella ormai ex Casa delle Libertà si riaccendono vecchi focolai personalistici. E proprio l'ex sindaco Barba infatti a prendere posizione diretta sulle valutazione che appena in queste ultime ore il consigliere provinciale azzurro, Giuseppe Coppola, muoveva sulle indicazione politiche del nuovo schema delle opere pubbliche adottato dalla Giunta di palazzo dei Celestini. Valutazioni che senza mezzi termini hanno posto in risalto l'ennesima "beffa" e "mortificazione", a detta di Coppola, delle scelte programmatiche della maggioranza di Giovanni Pellegrino nei confronti del territorio di Gallipoli. "Una volontà politica di affossare Gallipoli", l'accusa sintetica ma circostanziata contenuta nelle valutazioni complessive di Coppola. Che non ha lesinato, in maniera elegante, di tirare in ballo le responsabilità e l'inefficacia del peso politico del rappresentante della maggioranza espressione del territorio. Una provocazione bella e buona quella di Coppola nei confronti del capogruppo del Pd, Flavio Fasano. E mentre tutti aspettano la replica sacrosanta del diretto interessato o del presidente Pellegrino, ecco che invece arriva una stoccatina dell'ex sindaco ed (ex) compagno di partito di Coppola, Vincenzo Barba.

"Se, come dice Giuseppe Coppola, esista una chiara volontà politica della Provincia di Lecce di affossare la città di Gallipoli" attacca frontalmente Barba, "appare a tutti evidente, tranne che al personaggio in questione, che tale volontà di danneggiare la Perla dello Jonio è certamente inferiore alla sua che, mentre accusa strumentalmente gli altri di disinteresse, ha pensato bene di interessarsi tanto alla nostra città da far cadere la Giunta guidata dal Senatore del suo partito. Il Coppola ha avuto tanto a cuore la città di Gallipoli chi ha preferito farla governare da un commissario piuttosto che da chi era stato scelto dagli elettori per portare efficienza e managerialità nella gestione della cosa pubblica, mettendo al bando gli inciuci e le pastette di chi era abituato a tenere i fili dei burattini senza mai esporsi in prima persona e governando attraverso la longa manus di amici, parenti e sodali".

E continua: "Ci vuole davvero una faccia di bronzo a meravigliarsi che chi governa tenda in maniera particolare verso il territorio da cui proviene. A chi vuole che si interessi l'assessore Durante? Agli amici di Coppola? A chi vuole che si interessi l'assessore Manieri? Ai problemi personali di Coppola? A chi vuole che si interessino gli altri assessori provinciali? Alle questioni di ‘Casa Coppola'?. E nella sua passata gestione assessorile, a chi si è interessato Coppola? Non scherziamo…È fisiologico che chi ha il privilegio e la responsabilità di governare abbia naturalmente un occhio particolare per le cose che gli sono più vicine e che conosce meglio. Coppola, invece, è uno di quei pochi che, alla stregua di Nerone, ha amato mettere fuoco alla sua città. E tanto ha fatto che ha preferito capeggiare la congiura contro Barba piuttosto che lavorare sodo per contribuire alla rinascita di Gallipoli e, da protagonista, al suo governo".

E conclude: "Non guardi la pagliuzza nell'occhio degli altri quando una trave offusca il suo! I cittadini di Gallipoli non sono serbatoio di nessuna clientela e sanno perfettamente come e a chi dare fiducia senza farsi prendere in giro e non pensi di illudere nessuno con le continue, improvvise, estemporanee ed inopportune uscite sui giornali. Ognuno faccia il suo, per come il proprio talento e il proprio acume consigliano, provando, se proprio non riesce a dare una svolta alle cose, a non essere di impedimento a chi, invece, ha intuito e carisma per farlo, senza porsi d'intralcio, nel presente e nel futuro, sulla via della buona amministrazione di cui tanto c'è bisogno e di cui tanto necessita, veramente…Gallipoli".

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