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La droga non era sua, lo chef gallipolino torna libero

Fuori dal carcere lo chef gallipolino Giuseppe Greco, 39 anni. Il gip Carlo Cazzella non ha convalidato l'arresto: il coindagato ha riconosciuto di essere il solo proprietario dell'hashish in auto

LECCE - E' tornato ad essere un uomo libero Giuseppe Greco, 39 anni, noto chef e ristoratore di Gallipoli. Il gip Carlo Cazzella, che questa mattina si è recato a Borgo San Nicola per effettuare l'interrogatorio, non ha convalidato l'arresto compiuto giovedì pomeriggio dagli agenti del commissariato locale. Il giudice, infatti, non ha ravvisato i gravi indizi di colpevolezza, disponendo l'immediata scarcerazione del 39enne. Perché, in base a quanto emerso, lui non avrebbe nulla a che fare con la droga.

Greco, infatti, è stato arrestato insieme a Massimo Migliaccio, programmatore di 50 anni, già noto alle forze dell'ordine. Una pattuglia della polizia li ha fermati mentre erano insieme in auto, a bordo di una Suzuki Vitara, condotta da Migliaccio. Sotto il sedile del guidatore, gli agenti hanno trovato quattro panetti di hashish, del peso complessivo di 400 grammi.

La sostanza stupefacente, però, pare che fosse solo del 50enne. E' stato lui stesso a spiegarlo al giudice, scagionando completamente lo chef gallipolino. Per Migliaccio, Cazzella ha revocato la misura della custodia in carcere per infliggere quella più attenuata dell'obbligo di dimora. I due sono difesi dagli avvocati Angelo Ninni.

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