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Martedì, 23 Aprile 2024
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Controlli e multe per le reti. Scoppia una nuova protesta dei pescatori

Movimentata protesta questa mattina della marineria gallipolina nei pressi della Capitaneria di porto in seguito ai primi controlli e alle multe per il mancato adeguamento di reti e attrezzature. Necessario intervento della polizia

GALLIPOLI - Anno nuovo e proteste vecchio stampo per la marineria gallipolina finita  ancora una volta nella rete dei controlli. E stamattina è scoppiata la protesta vibrante e a dir poco inurbana, da parte di un nutrito gruppo di titolari dei motopescherecci e delle imbarcazioni da pesca della flottiglia gallipolina nei pressi della sede della Capitaneria di porto di lungomare Marconi. Tensione alle stelle e un faccia a faccia poco edificante tra i pescatori locali e alcuni ufficiali dell’amministrazione marittima. Si parla anche di una vetrata rotta nel corso delle intemperanze, e della necessità di un intervento delle forze dell’ordine per placare gli animi più esagitati.  

Proteste che sono partite a seguito dei primi controlli  stagionali da parte degli uomini della Guardia costiera su tutta la filiera della pesca. E in particolare in riferimento al rispetto delle normative nazionali e comunitarie per quanto concerne l’utilizzo delle reti da pesca e il loro adeguamento normativo con le maglie “larghe” e all’etichettature delle attrezzature a bordo dei pescherecci. Problematiche che si aggiungono alla grave crisi che ha attanagliato da alcuni anni il settore ittico e la marineria locale sempre più esasperata dalle complicanze burocratiche, dal caro gasolio e dalle nuove normative restrittive che di fatto hanno mandato in soffitta i vecchi metodi di pesca e le reti adottate sino a poco tempo addietro con a corredo i "sacchi" da 20 millimetri.

Una situazione paradossale che si trascina già da un paio d’anni sulle rive gallipoline. L'utilizzo per la pesca nel Mediterraneo di maglie più larghe (si parla di reti con a corredo sacchi di 40 millimetri, o di maglia romboidale da 5mm) rendono praticamente impossibile la "cattura" di seppie, telline, calamaretti, rossetti, bianchetti e latterini. Particolarmente penalizzata la marineria ionica (parliamo di pesca a strascico esercitata attualmente da 55 motobarca di cui 48 attraccate sul molo Ferrovia del porto mercantile di Gallipoli) e in allarme anche i consumatori di calamaretti, seppioline, gamberetti bianchi e moscardini, merluzzetti e simili che non possono essere venduti sottomisura.

Ma con tale tipo di rete a maglia larga, quel tipo di pesce non può essere nemmeno "pescato" come spiegano all'unisono i pescatori. I controlli sui motobarca durante lo sbarco nei giorni scorsi e l’intensificazione delle verifiche su reti, attrezzature e sul pescato venduto sottomisura hanno generato l’ennesima rivolta dei pescatori. E la protesta, dopo un'assemblea indetta dalla marineria in queste ore, potrebbe proseguire anche nella giornata di domani.     

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