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Faro politico su Samsara e Blue Salento. Gallipoli Futura “chiede” le carte

Dopo l’interrogazione sulla darsena contesa nell’area portuale i consiglieri Fasano e Cataldi hanno presentato una richiesta di accesso agli atti sugli stabilimenti

GALLIPOLI - Dopo il pronunciamento, con sentenza breve, del Tar che ha legittimato la revoca della concessione demaniale disposta inevitabilmente dal Comune a seguito dei controlli e le segnalazioni dell’autorità marittima, sul caso Samsara si scatena anche la bagarre politica. In attesa dei risvolti della giustizia amministrativa (con l’esito dell’appello al Consiglio di Stato già annunciato della società Sabbia D’oro srl), dai banchi dell’opposizione e in particolare dal gruppo consiliare di Gallipoli Futura è partita una richiesta, tramite pec, indirizzata agli uffici comunali per l’accesso agli atti per approfondire la questione dei controlli e della decadenza della concessione demaniale del Samsara e per chiedere contezza, ad ampio respiro, sulla situazione delle concessioni demaniali marittime per la balneazione sul litorale gallipolino. Ne danno evidenza il capogruppo di Gallipoli Futura, Flavio Fasano (firmatario della richiesta con l’altro consigliere comunale Giuseppe Cataldi) e il presidenza dell’associazione civica, Luigi De Tommasi.             

“La gravità della situazione venutasi a creare a seguito dei provvedimenti giurisdizionali riguardanti lo stabilimento balneare del Samsara, così anche del punto di ormeggio, posto nel porto commerciale nell'area Riva di ponente, denominato Bleu Salento, oltre ai provvedimenti giudiziari ancora in atto per il compendio della discoteca Parco Gondar”  scrivono congiuntamente Fasano e De Tommasi “è tale da mettere a rischio il regolare svolgimento delle attività economiche nel campo turistico e dell'indotto collegato per la corrente stagione primaverile ed estiva con grave danno per gli investimenti degli imprenditori. Preoccupante è anche la questione della strada dei lidi dove attendiamo ancora lumi sul progetto di riqualificazione”.Flavio Fasano 3-2-2

Il gruppo di minoranza di Gallipoli Futura specifica di aver focalizzato l’attenzione sulle problematiche demaniali e turistiche “con una nuova interrogazione sulla questione Bleu Salento e anche con una  richiesta di accesso agli atti per conoscere quali iniziative l'amministrazione abbia assunto per risolvere i delicati e complessi problemi, essendo note da tempo le criticità che in questo momento potrebbero comportare una grave crisi nel settore turistico a Gallipoli ed al suo hinterland”. Ne consegue una valutazione alquanto negativa sul piano politico e amministrativo rivolto ovviamente nei confronti della reggenza di governo del sindaco Minerva. “Il comparto del turismo a Gallipoli, alle soglie della terza stagione estiva di questa amministrazione rischia il collasso perché povera di programmazione e di serietà” affonda il consigliere Fasano, “riteniamo che gli annunci dell'amministrazione Minerva, che da circa due anni sbandiera successi in ogni campo, siano rimasti tali e la programmazione nel settore dello sviluppo turistico attraverso il suo consiglio dei saggi, così anche del tavolo del turismo, non abbiano portato i frutti da lui stesso propagandati e dai cittadini sperati. La sua clamorosa e totale inerzia ha invece aggravato e piegato le aspettative di un cambiamento nella politica turistica”. Per questo Gallipoli Futura si dice disponibile ad un confronto nelle sedi istituzionali deputate alla discussione di temi così rilevanti ed invita i cittadini a prendere coscienza di tutto. “Far finta di nulla” conclude il capogruppo Fasano, “come ci pare stia accadendo, non aiuta a risolvere i problemi, ma li aggrava”.

INTERROGAZIONE SULLA BLUE SALENTO: “QUANDO LA NUOVA CONCESSIONE?”

Già nel fine settimana il gruppo consiliare di Gallipoli Futura si era mobilitato anche sulla vicenda dell’ordinanza di sgombero, temporaneamente sospesa, e sulla nuova assegnazione della concessione in capo alla Blue Salento, con una nuova interrogazione presentata sempre  a firma  dei consiglieri Fasano e Cataldi. I consiglieri di opposizione hanno chiesto testualmente  al sindaco Stefano Minerva “cosa intende fare dell’area portuale oggetto della illegittima concessione ormai definitivamente annullata. Come intende procedere per la generale programmazione della portualità turistica, mercantile e peschereccia. Se non ritiene di dover rinnovare l’istruttoria per verificare la compatibilità delle attività in essere rispetto al redigendo nuovo piano regolatore generale del porto e quali misure intende adottare per la salvaguardia delle unità lavorative da anni impiegate nella struttura realizzata nell’area dell’approdo turistico”.

Nel corpo della richiesta i referenti del gruppo di opposizione sottolineano “il gravissimo ed ingiustificabile ritardo del sindaco e della sua giunta che si sono voluti investire della esclusività della competenza a decidere e programmare in materia di infrastrutture portuali mai passando in consiglio”. Fasano e Cataldi spiegano inoltre che già la “sentenza del Consiglio di Stato del 3 agosto scorso, emessa su ricorso proposto dalla Bleu Salento contro la Darsena Santa Caterina, il  Comune di Gallipoli e la Regione Puglia, ha riconosciuto, così come anche il Tar Lecce aveva fatto, la illegittimità della concessione e di tutte le relative proroghe per le quali è stata realizzata la darsena Bleu Salento, riconoscendo così la immediata disponibilità dell’intera struttura al Comune di Gallipoli. Così come l’ordinanza del Tar Lecce del 25 gennaio scorso non ha sospeso, d’altronde non poteva perché già cosa giudicata, la già conclamata illegittimità della concessione demaniale  ed infatti ha solo stabilito di concedere l’invocata misura cautelare limitatamente all’ordine di sgombero dell’area demaniale e di ripristino dello stato dei luoghi, ma nulla dice, appunto, né poteva dire in ordine già conclamata illegittimità della concessione come tale già definitivamente decaduta”.


 

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