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Sabato, 20 Aprile 2024
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Veleni a Palazzo Balsamo. Gallipoli Futura chiede le dimissioni di Piccinno

Nel prossimo Consiglio l’approvazione del bilancio di previsione. Il gruppo di Fasano solleva la questione morale

GALLIPOLI – Una lunga settimana di attriti e veleni che sfoceranno anche nella seduta del prossimo consiglio comunale convocato a Palazzo Balsamo per il prossimo 31 marzo. Seduta nella quale l’amministrazione del sindaco Stefano Minerva porterà ad approvazione il primo bilancio di previsione del suo mandato e nella quale il gruppo di opposizione di Gallipoli Futura, tramite il suo attuale capogruppo Giuseppe Cataldi, e con le esternazioni già rese dal presidente dell’associazione, Luigi De Tommasi, solleverà il nodo della questione morale in merito alle vicende parallele che a livello giudiziario interessano un componente dell’amministrazione comunale. Il capogruppo consiliare di Gallipoli Futura nella giornata di ieri ha infatti presentato una mozione con la quale intende impegnare il sindaco Minerva “a valutare, nel preminente interesse della città, di rimuovere dall’incarico da lui conferito, l’assessore Emanuele Piccinno”.

La questione rimanda al procedimento in corso che ha visto coinvolto anche l’attuale assessore della giunta Minerva che ha ricevuto, per un'indagine che risale già al 2013, un avviso di conclusione delle indagini e deve rispondere, secondo quanto confermato dal suo legale, Ladislao Massari, solo dell’ipotesi di reato di frode informatica e di reato contravvenzionale di gioco d’azzardo. Precisazione doverosa rispetto a quanto impropriamente riportato nel comunicato del presidente di Gallipoli Futura, De Tommasi e nel passaggio della mozione presentata in consiglio che imputavano erroneamente il reato di associazione di stampo mafioso, mai contestata all’indagato. Con un ulteriore nota congiunta odierna, a firma del capogruppo e del presidente di Gallipoli Futura, si è quindi comunicata la rettifica della nota stampa e si è annunciato l’auto emendamento della mozione presentata in consiglio nella parte che riguarda l’errato capo di imputazione incautamente attribuito, ma confermando la questione morale sollevata e quindi la richiesta di dimissione dell’assessore. “La nostra onestà intellettuale ci porta ora a prendere atto della precisazione dell’avvocato Massari per cui anche la mozione viene auto emendata escludendo dal contenuto il richiamo al 416 bis c.p., lasciando invece i restanti rilievi penali, pure citati nell’atto presentato, poiché confermati anche dallo stesso difensore dell’assessore Piccinno” scrivono De Tommasi e Cataldi.

Già ieri all’atto della diffusione del testo della mozione e del comunicato stampa di Gallipoli Futura, l’assessore Piccinno aveva prontamente replicato e fronteggiato quella che ha definito “l’inesistente ed infamante accusa” mossa nei suoi confronti da parte dell’opposizione. “Proprio per la gravità del reato evocato ed ingiustamente attribuitomi  con il farneticante comunicato stampa, si è scientemente prodotto eguale  effetto in termini di gravità della infamante accusa” ha detto Piccinno, “mi sbalordisce che si possa tracciare un giudizio morale per la inesistente contestazione a mio carico di un reato associativo mafioso  da parte di una minoranza evidentemente poco accorta al rispetto della  legge e della dignità e del decoro della lotta politica. E’ inaccettabile che si sia sbandierata con un comunicato stampa  indirizzato a pioggia alle più disparate fonti di informazione,  condivisa sui social network ed ufficializzata in una mozione consiliare  indirizzata al presidente del consiglio comunale di Gallipoli,  l’inesistente ed infamante accusa del reato di cui al 416 bis del codice penale nei miei confronti. Forse l’opposizione rappresentata dall’associazione Gallipoli Futura non ha al proprio interno chi possa far comprendere la gravità dal punto di vista giuridico, prima ancora che politico, di simili insinuazioni e meschine strumentalizzazioni?” ha ammonito l’assessore comunale, “intanto darò incarico al mio difensore di intraprendere le iniziative necessarie a tutela della mia reputazione".

E proprio in riferimento alle ultime vicende legate alla mozione presentata dal gruppo consiliare di opposizione di Gallipoli Futura e alla richiesta di dimissioni nei confronti dell’assessore Emanuele Piccinno, il gruppo consiliare di maggioranza dell’Udc, costituito dal capogruppo Caterina Fiore e dalla consigliera Federica Portolano, “esprime solidarietà totale nella figura dell’assessore Piccinno e ripone fiducia nel lavoro della magistratura e nel contempo stigmatizza il clima di livore e attacco spropositato attuato dalla compagine dell’associazione di Gallipoli Futura nei confronti dei componenti della maggioranza del sindaco Minerva e delle figure e del lavoro della giunta comunale. Già nel corso nella campagna elettorale la candidata e attuale capogruppo Udc, Caterina Fiore” rammentano le consigliere, “aveva lanciato un appello alla pacificazione e rilevato la necessità di abbassare i toni e gli attacchi della contesa politica. Un invito evidentemente caduto nel vuoto visto il perdurare delle ostilità da parte degli oppositori politici. Oggi più che mai si rinnova l’invito ad abbandonare rancori e contrapposizioni mai viste prima e che stanno solo infangando l’immagine di Gallipoli” conclude la consigliera Fiore, “per lasciare spazio ai buoni propositi, al lavoro e al proponimento costruttivo di idee e progetti utili per la crescita e la  risoluzione delle criticità della nostra amata città”.                    

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