Gallipoli-Foggia, il derby personale di David Mounard
E' il derby di David Mounard. Non può essere una partita normale per chi quella maglia rossonera l'ha indossata per quattro stagioni
Redazione
28 febbraio 2009 16:41
E' il derby di David Mounard. Non può essere una partita normale per chi quella maglia rossonera l'ha indossata per quattro stagioni, parla come seconda lingua il dialetto foggiano e presto (il 24 giugno) convolerà a nozza con Monica, foggiana doc. Adesso però non c'è spazio per i sentimentalismi: il suo Gallipoli vola in testa alla classifica, sognando la promozione in serie B. Il francese dovrebbe giocare a sinistra nel tridente offensivo del 4-3-3 che Giannini dovrebbe confermare rispetto alla trasferta di Pagani, completato da Ginestra e Di Gennaro.
- David, questo Gallipoli va davvero forte...
"Sì, senza dubbio. Ma non possiamo compiacerci di quanto abbiamo fatto fin qui: mancano 11 partite, tradotto in punti restano 33 punti a disposizione. Il nostro unico pensiero non dev'essere quello di vincere il campionato, ma di continuare a far bene e mettere in classifica il massimo dei punti possibile. I risultati verranno di conseguenza..."
- Inutile dire che per te non sarà una partita come le altre. Qual è il ricordo più bello che conservi di Foggia?
"Sicuramente la tifoseria. Hanno un pubblico fantastico, che non ha nulla da invidiare a quelli di categorie superiori. Mi hanno dato tanto, ma credo di aver anche dato qualcosa a loro"
- In settimana hai dichiarato: "Se segno, forse esulto".
"Nel calcio ci sono emozioni che non puoi controllare. Chi osserva fa presto a dire cosa si dovrebbe e cosa non si dovrebbe fare, ma quando fai gol sono attimi in cui sei attraversato da tante sensazioni forti. Impossibile, quindi, prevedere cosa potrei fare in caso di gol".
- Al di là dell'aspetto calcistico, Foggia ti ha dato anche molto altro.
"Sì, lì ho conosciuto Monica, la mia futura moglie. Nozze fissate per il 24 giugno. Spero di festeggiare due volte nel giro di pochi mesi".
- David, un'ultima domanda: sai parlare molto bene il dialetto foggiano, a che punto sei con quello salentino-gallipolino?
"E' difficile da apprendere, ma mi sto impegnando. Non ho ancora padronanza, ma riesco comunque a comprendere un paio di cose..."
Foto per gentile concessione del sito https://www.bysam.it.
- David, questo Gallipoli va davvero forte...
"Sì, senza dubbio. Ma non possiamo compiacerci di quanto abbiamo fatto fin qui: mancano 11 partite, tradotto in punti restano 33 punti a disposizione. Il nostro unico pensiero non dev'essere quello di vincere il campionato, ma di continuare a far bene e mettere in classifica il massimo dei punti possibile. I risultati verranno di conseguenza..."
- Inutile dire che per te non sarà una partita come le altre. Qual è il ricordo più bello che conservi di Foggia?
"Sicuramente la tifoseria. Hanno un pubblico fantastico, che non ha nulla da invidiare a quelli di categorie superiori. Mi hanno dato tanto, ma credo di aver anche dato qualcosa a loro"
- In settimana hai dichiarato: "Se segno, forse esulto".
"Nel calcio ci sono emozioni che non puoi controllare. Chi osserva fa presto a dire cosa si dovrebbe e cosa non si dovrebbe fare, ma quando fai gol sono attimi in cui sei attraversato da tante sensazioni forti. Impossibile, quindi, prevedere cosa potrei fare in caso di gol".
- Al di là dell'aspetto calcistico, Foggia ti ha dato anche molto altro.
"Sì, lì ho conosciuto Monica, la mia futura moglie. Nozze fissate per il 24 giugno. Spero di festeggiare due volte nel giro di pochi mesi".
- David, un'ultima domanda: sai parlare molto bene il dialetto foggiano, a che punto sei con quello salentino-gallipolino?
"E' difficile da apprendere, ma mi sto impegnando. Non ho ancora padronanza, ma riesco comunque a comprendere un paio di cose..."
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Redazione
28 febbraio 2009 16:41
