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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Fondi per il recupero dei reflui. Servono nuovi progetti dal Comune

Dai Por Puglia nuova opportunità per finanziare le opere necessarie al riutilizzo delle acque del depuratore in campo agricolo, urbano e naturalistico

GALLIPOLI - Nuove risorse a disposizione per frenare lo scarico a mare delle acque del depuratore e incentivare il recupero e il riutilizzo dei reflui. Sono quelle messe a disposizione dal programma operativo Por Puglia 2014-2020 che in una specifica azione relativa alle “Infrastrutture per il pretrattamento, stoccaggio e riutilizzo delle acque reflue depurate” promuove e finanzia interventi finalizzati sia al raggiungimento degli obiettivi di qualità dei corpi idrici che al mantenimento delle condizioni di biodiversità degli habitat dei siti naturali, attraverso l’avvio all’esercizio dei sistemi di recupero e riutilizzo delle acque reflue urbane depurate. Un’opportunità resa nota in questi giorni sul bollettino ufficiale della Regione Puglia e che potrebbe rappresentare una grande occasione per Gallipoli per spingere sul riuso e minimizzare lo scarico a mare. Allontanando anche lo spettro della realizzazione della condotta sottomarina tra le ipotesi ancora non del tutto accantonate per risolvere l’annosa questione dello scarico sottocosta del litorale nord.

Ma ora è necessario che il Comune, tramite anche la Provincia,  presenti subito dei progetti ad hoc alla Regione perché il nuovo bando dispone che gli enti interessati devono comunicare la propria manifestazione di interesse candidando progetti ammissibili per il finanziamento degli interventi rivolti all’attivazione ed all’esercizio dei sistemi di recupero e riutilizzo delle acque reflue urbane depurate. E in tale direzione il territorio di Gallipoli avrebbe anche delle corsie preferenziali avendo già a disposizione un impianto di affinamento funzionante e la rete di distribuzione del consorzi di bonifica per il riuso in campo agricolo.

Sulla questione si è subito attivato anche il circolo cittadino di Sel che con il segretario Massimo Esposito (candidato nella lista Rinnova Gallipoli), ha chiesto un incontro urgente al commissario straordinario Guido Aprea al fine di sollecitare l’attivazione di tutte le procedure tecnico amministrative necessarie “affinché non si perda tale occasione di minimizzare se non annullare del tutto i disagi creati dall’azione del depuratore consortile”. Attingendo a tali risorse infatti si potrebbero concretizzare le ipotesi di creare delle aree di raccolta e stoccaggio all'interno delle cave dismesse adiacenti al depuratore di via Scalelle, di ampliare la rete del riuso agricolo, di creare una rete per il riuso urbano delle acque (per il lavaggio delle strade, delle aree mercatali, dei cassonetti dei rifiuti, o per l’irrigazione delle aree verdi come il parco di via Firenze e viale Europa).

E anche gli enti parco, come quello di Punta Pizzo, potrebbero ben proporre interventi di riuso in campo naturalistico o per rifornire i mezzi antincendio. “Se riuscissimo ad avanzare delle proposte integrate potremmo davvero ridurre al minimo lo scarico a mare e allontanare definitivamente l'ipotesi condotta” dice Esposito, “il bando prevede delle priorità per gli interventi che riutilizzano acque provenienti da una stazione di affinamento delle acque reflue già operativa o di prossimo avvio all’esercizio. Viene inoltre riconosciuta come priorità l'esistenza di una rete irrigua già realizzata e Gallipoli ha sia un impianto di affinamento pienamente operativo che una rete di riutilizzo”.

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