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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Errico furioso con Barone: “Non ha consegnato il titolo e boicotta le trattative”

Il sindaco sbotta contro il presidente dimissionario del Gallipoli calcio e rivela tre trattative avviate per la cessione della società non concretizzate per l'atteggiamento della dirigenza uscente. "Utilizza la squadra per fare dispetti personali"

GALLIPOLI – L’altra verità, a bordo campo, sul futuro del Gallipoli calcio arriva a stretto giro di posta a firma del sindaco Francesco Errico. Che sbotta contro la “disinformazione” posta in  essere dalla società dimissionaria della famiglia Barone e svela che in realtà le nuove cordate per rilevare le sorti e la proprietà del sodalizio giallorosso si sarebbero fatte avanti. Concretamente. Ma sino ad ora nulla si sarebbe formalizzato solo per i tentennamenti e le rivalse poste in essere dal presidente uscente Marcello Barone. Ancora una volta Errico e Barone, uno contro l’altro, a colpi di comunicati stampa e animosità represse. La dirigenza uscente rapporta di una situazione di stallo e del rischio di scioglimento della società. L’amministrazione comunale rilancia parlando di trattative, ben tre, andate in fumo solo per l’atteggiamento elusivo di Barone. Così come per garantire la prossima trasferta a Cava dei Tirreni ci sarebbe già stata la disponibilità dell’associazione de “Il mio Gallipoli” a garantire le spese e il supporto per la squadra, che ancora attende risposta.               

“Come sindaco della città e tifoso del Gallipoli chiedo al presidente Marcello Barone di non utilizzare la squadra per consumare dispettucci, ma di evitare che quanto di buono ha costruito in questi anni non venga smembrato e dissolto in pochi giorni. Gli chiedo uno scatto di orgoglio e di amore per la sua città”. Così il primo cittadino Errico rintuzza sulla questione inerente il Gallipoli calcio, chiarendo dal versante amministrativo le tappe e i percorsi della vicenda. Che non sembrano collimare con quanto reso noto, solo poche ore prima, dalla dirigenza calcistica giallorossa. “Ho ricevuto nelle scorse settimane una nota del presidente Barone” puntualizza in primo luogo Errico, “in cui manifestava la volontà di cedere la squadra. Da allora ad oggi non ho ricevuto, né formalmente, né ufficialmente, nessun titolo né mai si è celebrato questo passaggio di consegne. Tuttavia da quel momento ho dato pronta disponibilità all’avvocato Zinnari ed al ds Manta, che Barone ha individuato quali suoi unici intermediari, per trovare una soluzione utile per le sorti della squadra”.

A quanto rende noto il sindaco ionico da tale interessamento dell’amministrazione comunale sarebbero uscite fuori tre trattative che avrebbero potuto portare, già da tempo, ad una felice conclusione della vicenda. “La prima è quella di una cordata campana, guidata dal dottor Salvatore Palumbo De Vivo” entra nel dettaglio il primo cittadino, “che ha prontamente inviato a Barone una mail, in mia presenza, per concretizzare l’acquisto del Gallipoli alle stesse condizioni indicate dal presidente, ossia con i soli costi della fidejussione. A questa richiesta il presidente Barone si è dimostrato in un primo momento accondiscendente, in un clima di cordialità, confermato anche dalla volontà di Palumbo di mantenere Barone nei ranghi societari nonché quale sponsor della squadra. Poi, dopo pochi giorni, lo stesso Barone si è negato col rappresentante locale di Palumbo, che lo cercava per la stipula del contratto preliminare di cessione della squadra”. Ma  oltre a questa cordata campana c’è ne sarebbe anche un'altra del Centro Italia, che vuole acquisire il Gallipoli, sempre alle condizioni più volte indicate da Barone sui giornali, ossia per la sola copertura della fidejussione. “Tuttavia, anche in questo caso” rintuzza Errico, “dopo un primo contatto, la società ha fatto sapere di voler 70mila euro per la cessione definitiva del titolo”. E infine, una terza cordata, questa volta locale, capeggiata dalla famiglia Calvi, si è dimostrata interessata all’acquisto della società, sempre secondo quanto aveva esternato il presidente Barone, ma anche in questo caso non c’è ancora nulla di concluso.

“Inoltre, come chiosa finale” puntualizza ancora il sindaco Errico, “va segnalato che nessuna risposta è stata data all’associazione Il Mio Gallipoli, che si è messo a disposizione per pagare la trasferta di Cava, evitando punti di penalizzazione e figure all’immagine della città. Chiarito questo e ribadito ancora che al Comune non è pervenuta alcuna cessione formale ed ufficiale della società, va invece sottolineato che l’amministrazione comunale con atti ufficiali, approvati nei giorni scorsi e consultabili a breve sull’albo pretorio on line, ha approvato un capitolato per la gestione quinquennale del terreno di gioco e delle pertinenze, ivi compreso un risto-bar e la gestione degli spazi pubblicitari dello stadio comunale, che prevede una somma di 35mila euro per i servizi di gestione espletati.  Per questo, visto che ancora siamo in tempo” conclude Errico, “rinnovo l’invito al presidente Barone ad assumere una decisione chiara e netta, abbandonando volontà di rivalse e cedendo la società a gente evidentemente più motivata di lui. Non rompa il bel giocattolo da lui stesso costruito in questi anni”.   

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