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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Stop alla concessione e sgombero in due mesi: stangata sul Samsara

Con una determina il Comune di Gallipoli ha chiuso il procedimento amministrativo sollecitato dalla capitaneria di porto dopo una ispezione fatta a luglio. Si contesta l'uso della spiaggia come discoteca

GALLIPOLI – Sessanta giorni di tempo per sgomberare l’area demaniale perché la concessione del 2009 e successivamente prorogata è da considerarsi decaduta.

La determina dirigenziale 2090 del Comune di Gallipoli, firmata venerdì 23 novembre, costituisce una stangata contro il famoso stabilimento balneare Samsara, in località Baia Verde. Arriva al termine di un procedimento amministrativo sollecitato dalla capitaneria di porto. Alla base del provvedimento, contro il quale è logicamente ammesso ricorso al Tar, si pone la violazione dell’ordinanza balneare regionale e del Codice della navigazione: la contestazione, in poche parole, è di aver utilizzato la spiaggia diversamente da quanto consentito.

È del 9 luglio il verbale della guardia costiera, con conseguente sanzione in forma ridotta di circa mille euro, che ha dato origine all’iter. In esso si attestava che la concessione demaniale marittima adibita a posa di ombrelloni e sdraio in realtà era utilizzata quale area ad uso discoteca come da rilievi fotografici.

Hanno fatto seguito le memorie difensive della società Sabbia d’oro S.r.l., titolare della concessione, e le controdeduzioni della capitaneria fino al mese di ottobre quando è stata irrogata la sanzione. I titolari del Samsara hanno fatto notare nei loro scritti  il carattere non sistematico dell’intrattenimento musicale (limitato cioè a determinati periodi della stagione balneare), una eccezione che però gli uffici comunali hanno ritenuto irrilevante ai fini della violazione della normativa di settore.

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