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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Crisi Gallipoli, Gallo becca Capone: "No ai ribaltoni"

Il coordinatore del Pdl bacchetta il segretario del Partito Democratico. Nuova grana per Venneri: De Marini passa alla Puglia Prima di Tutto. Udc, Errico verso la nomina di coordinatore cittadino

GALLIPOLI - Crisi amministrativa gallipolina, è iniziata la settimana decisiva. La più difficile per il sindaco Venneri che dovrà valutare se la sua apertura verso il Pd e parte dell'opposizione, farà breccia. Altrimenti l'esperienza a Palazzo Balsamo può già considerarsi bella e conclusa. Anche perché in queste ore il primo cittadino di Gallipoli dovrà prendere atto della posizione dell'ex candidato sindaco Udc, Giovanni De Marini (entrato a luglio nella nuova maggioranza con Coppola) che proprio oggi ha ufficializzato, in un'apposita conferenza stampa, la sua adesione alla Puglia Prima di Tutto. Compagine politica che fa riferimento, come noto, al ministro Fitto (o rappresentata dai consiglieri regionali Gino e Andrea Caroppo) e che dunque riallinea De Marini nel centrodestra (nel ballottaggio del 2008 apparentato con il Pd) e a questo punto lontano dalla condotta del sindaco di Gallipoli. Un altro pezzo di maggioranza destinato a disgregarsi quindi? Probabilmente si, visto che l'azione di ricostruzione del centrodestra messa in moto da Raffaele Fitto e dal coordinamento provinciale del Pdl, ha imposto agli stessi consiglieri comunali gallipolini di optare da quale parte stare non condividendo il "ribaltone" messo in piedi, a loro dire, dal primo cittadino ionico.

E mentre Venneri con il supporto di Coppola cerca sponda in casa del Pd per salvare la legislatura e argomentare un esecutivo tecnico e della larghe intese, dal coordinamento Pdl, il senatore Cosimo Gallo, richiama "all'ordine" il corrispettivo provinciale del Partito democratico, Salvatore Capone. Proprio il segretario Pd ha esplicitato di aver posto all'ordine del giorno dell'agenda politica locale e provinciale, il caso Gallipoli e la possibilità di valutare eventuali "intese" programmatiche e di intavolare, in qualità di forza politica responsabile, trattative tese ad aprire, anche per il futuro, una nuova stagione in quel di Gallipoli. E Gallo contesta proprio il passaggio chiave di Capone sulla questione calda gallipolina, ovvero la posizione del Pd che "di fronte a questi recenti scenari si interroga per dare risposte che vadano nella direzione dell'apertura di una nuova stagione della politica a Gallipoli e nell'organizzazione delle forze sane, motivate e competenti della città, per elaborare insieme con i cittadini un progetto di cambiamento per Gallipoli che ponga al centro dell'azione punti programmatici ben definiti.

Il Pd ha lavorato e continuerà a farlo, salvaguardando gli interessi della città e mettendo a disposizione di questa le proprie idee e i progetti". Per il coordinatore Pdl invece: "è inutile che il segretario provinciale del Pd Salvatore Capone si ponga il problema di definire la linea politica da seguire e le scelte da fare nella città di Gallipoli alla luce dei nuovi scenari. È meglio che non si arrampichi inutilmente sugli specchi e che non perda tempo a teorizzare la partecipazione del Pd al governo della città. Chieda più semplicemente alla segreteria cittadina e provinciale del Pd: Ribaltone si o ribaltone no?". E conclude Gallo stigmatizzando ogni possibile ancora di salvezza gettata a Venneri: "Questo è il vero dilemma in cui si dibatte il Pd al quale ricordiamo di essere stato amaramente sconfitto nelle ultime elezioni amministrative a Gallipoli. È proprio vero che il Pd predica bene e razzola male: richiama sempre gli altri al rispetto dell'etica politica ma ogni volta che viene messo alla prova non resiste alla tentazione di occupare indebitamente le poltrone ed il potere.
D'altra parte, D'Alema è già stato ottimo interprete dei ribaltoni su scala nazionale! Aspettiamo curiosi di vedere cosa succederà a Gallipoli nei prossimi giorni".

Il tutto mentre in casa del Pd gallipolino il "travaglio" è quanto mai in corso. Al neo segretario Luigi Natali il compito di calmierare le correnti di pensiero contrastanti tra l'asse possibilista delle larghe intese e l'area democratica più intransigente che spinge per far cadere, senza sconti, il sindaco Venneri. Fuori da qualunque ragionamento salva-maggioranza sembra invece l'Udc, che resta all'opposizione e dopo il coordinamento provinciale di ieri si è già avanzata l'ipotesi della nomina di Francesco Errico a coordinatore cittadino del partito nella prospettiva anche di far attecchire il nuovo Partito della Nazione in terra gallipolina.

Salvatore Capone replica: "Stonato il canto del Gallo"

"A Gallipoli, è decisamente stonato il canto del Gallo. Non sarà certo Cosimo Gallo a stabilire la linea del Pd, né sulla vicenda di Gallipoli né su qualunque altra questione". Questa la risposta di Salvatore Capone, segretario provinciale Pd. "Comprendiamo bene il vano tentativo del coordinatore provinciale del PdL di dirottare su di noi quei riflettori che sono invece puntati sulla crisi del Comune di Gallipoli, che trova i suoi natali interamente nella casa del centrodestra".

"Si tratta, infatti" sottolinea Capone, "di una spaccatura figlia di equilibri di potere, interni alla ex-maggioranza, ormai saltati. Una crisi che ha accantonato le esigenze di uno dei più importanti centri del Salento per occuparsi soltanto di una cruenta lotta intestina tra le vedette pidielline locali. È questo ad essere contrario all'etica pubblica".

"Lo sforzo che il Pd provinciale sta compiendo in queste ore è, al contrario, quello di rimettere al centro dell'attenzione di tutti i tanti problemi che affliggono la città bella, per tornare ad occuparsi di questi insieme alle forze sane della società gallipolina. L'obiettivo del nostro lavoro", conclude il segretario democratico "non è quello di costruire nuove alchimie politiche in grado di occupare le postazioni di potere, ma quello di individuare le soluzioni ottimali per portare Gallipoli fuori dalla paralisi dell'attività di Governo locale, causata proprio dal fallimento del PdL".

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