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Crisi a palazzo e affondo dei dissidenti. “Errico ecco perché ti abbiamo mollato”

Ancora in corso le consultazioni del sindaco dimissionario Errico per mettere in piedi una nuova maggioranza. Al momento nessun confronto con i dissidenti di Udc e "Gallipoli è tua". E i consiglieri Caiffa e Padovano attaccano con manifesto e volantini: "Basta giochi di potere"

GALLLIPOLI - Bocce ferme e calma apparente a Palazzo Balsamo. Dopo il ritorno in città del sindaco dimissionario Francesco Errico, fuori sede nei giorni scorsi per impegni professionali, e la ripresa delle consultazioni il varo della nuova maggioranza è in stand by. Ma il quadro sarebbe già ben delineato. Anche se solo dopo gli ultimi confronti, e il possibile faccia a faccia in casa dell’Udc con il segretario provinciale Salvatore Ruggeri, i consiglieri dissidenti Luigi Caiffa e Giancarlo Padovano, e lo stesso primo cittadino, si potrà capire se i centristi faranno parte o meno della nuova formulazione della maggioranza di governo dell’Errico bis.

Al momento, a quanto è dato di sapere, il primo cittadino e i tre dissidenti non si sarebbero ancora “chiariti”, e non ci sarebbe stata convocazione per i gruppi Udc e Gallipoli è tua per le singole consultazioni tra i consiglieri. Ed in questo panorama ancora non definito (tra ipotesi di allargamento della maggioranza anche ad alcune delle forze di opposizione o ad un tentativo più auspicato da una parte del Pd e della civica Volta la carta, di coinvolgere solo i consiglieri di minoranza più organici al centrosinistra, come Assunta Cataldi di Tutto Cambia e Rosario Solidoro de I Pugliesi), sono proprio i consiglieri dissidenti centristi, Luigi Caiffa e Giancarlo Padovano, a muovere una nuova controffensiva vergata con tinte al vetriolo su un manifesto pubblico e con una nota che circola in queste ore in città. Un nuovo grimaldello per spiegare ai cittadini e allo stesso sindaco le ragioni dello strappo e del dissenso. E per capire se la reazione del primo cittadino sarà quella ora di intavolare un confronto di ricucitura, o quella di relegare il gruppo Udc all’opposizione. O ancor più quella di lasciare le redini, prendendo atto della impossibilità di garantire numeri e stabilità ad una  nuova maggioranza e ad un nuovo governo di salute pubblica, e non ritirare, entro il prossimo 29 maggio, le sue dimissioni. Si vedrà.           

Di seguito il testo integrale del comunicato reso noto dai consiglieri dell’Udc, Caiffa e Padovano, e che sarà oggetto del manifesto che sarà affisso sulle plance cittadine.

“Concittadini: perché adesso? Perché la maggioranza politico programmatica di Centrosinistra che ha vinto le elezioni nel 2012 per governare la nostra città ormai da un po’ di tempo si era completamente snaturata e sfilacciata. Né avrebbe potuto fare meglio, stando così le cose, proprio nel bel mezzo di una stagione estiva imminente. Ciò  ha lasciato solo spazio a gruppi e gruppetti ‘di potere’ che ognuno con propria rappresentanza assessorile e non, sono stati solo e costantemente affaccendati a rispettare impegni personali, tornaconti di ‘bottega’, interessi privati".

"La geografia di una maggioranza non era più quella voluta da voi elettori, espressione di un accordo politico programmatico sottoscritto anche dalle segreterie provinciali del Pd e dell’Udc, ma si è modificata e delineata sulla base di solo ed esclusivamente ‘appetiti’ condivisi tra pochi intimi o di qualche studio professionale o di qualche club privato. Sindaco e ben due assessori che rispondono sugli attenti ad un singolo consigliere, in virtù di settimanali divagazioni di stampo luculliano. Singoli assessori che, in combutta con singoli consiglieri, fanno capo a studi professionali per definire piani incarichi e programmi, quieti quieti e di nascosto, con la partecipazione anche di un presidente del Consiglio comunale da noi eletto, che visto l'andazzo ha forse confuso il ruolo istituzionale con quello dell'assessorato ai Lavori pubblici per naturale deformazione professionale".

"Il tutto con lo straordinario silente, e mal celato appoggio, di qualche consigliere di opposizione oggi e di qualcun altro che si è già dimesso, dispensatore di consigli e strategie domenicali. Caro Sindaco Francesco Errico questa è sicuramente la maggioranza alla quale hai dato tu vita e vorresti addirittura ufficializzare nei prossimi giorni, ma non è certamente la maggioranza voluta dagli elettori nel 2012. Altrettanto questo non era né lo spirito, né la natura che doveva animare questa maggioranza di centrosinistra".

Giancarlo Padovano-2"Caro Sindaco Francesco Errico le forze popolari del Pd e dell’Udc, insieme alle liste civiche, ti portarono su quell’alto scranno, in ragione di una rivoluzione politica, culturale, democratica e generazionale che doveva realizzarsi sulla base di scelte programmatiche, atti concreti, soluzione agli ormai annosi problemi della nostra città, in termini di sviluppo, occupazione, rilancio economico, sostegno ai ceti meno abbienti. Caro Sindaco tutto è stato invece immolato sull’altare del tornaconto personalistico, del dispetto da contrapporre alla proposta, della volontà di isolare chi non la pensava come te o come voi. L’Udc, caro Sindaco Francesco Errico, la sua autonomia di pensiero e di azione, attraverso i suoi eletti, l’aveva ieri, quando i suoi voti a lei e ad altri hanno fatto comodo, e la tiene oggi anche per avere il coraggio e la determinazione di dire basta ad uno stato di cose mortificante, deludente ed offensivo delle libere coscienze questo si, nel solo ed esclusivo interesse della nostra amata Gallipoli".

"Basta a gruppi e gruppetti di nefasto e squallido potere che anche se in maniera trasversale, pretendono in ogni stagione, di ‘battere le carte’ e determinare scelte e decisioni. Coraggio, determinazione e responsabilità di liberi consiglieri comunali, che le hanno suonato l’allarme per farla dimettere. Non per quanto la vigliaccheria di millantatori di professione ha voluto insinuare all’indomani delle sue dimissioni, ma perché ormai si rendeva improcrastinabile almeno una verifica di tutta la maggioranza intorno di nuovo a quel tavolo del 2012 per un possibile rilancio di tutta la compagine amministrativa e del programma politico che si era dato attraverso una più qualificante, concreta e condivisa attività".

"Questo ci si aspettava dalle sue dimissioni: sfruttare i 20 giorni che la legge le consente, per addivenire ad un necessario approfondimento e puntiglioso confronto sulle cose non fatte e quelle da fare, magari con una nuova squadra di assessori, pronti a lavorare non ‘di pancia’ ma di testa e coscienza. Ciò che invece trapela da più bocche è la conferma della sua inaspettata caparbietà oltre che presuntuosa arroganza di perpetuare il tradimento di chi ci ha eletti, ripetendo pari pari il già fallimentare gioco di chi l’ha preceduta amministrativamente e l’ha poi designata pur di garantirsi la continuità ad un disegno di potere soprattutto economico finanziario non ancora esauritosi. Caro Sindaco Francesco Errico noi consiglieri dell’Udc, Giancarlo Padovano e Luigi Caiffa, a questo gioco, a queste trame occulte, caratteristica di ben altri ambienti a noi estranei, non ci stiamo e siamo convinti non ci stanno almeno la maggioranza dei consiglieri che ancora rispettano, con coerenza e dignità di uomini e donne liberi, il mandato elettorale".

Luigi Caiffa-2"Se altri non lo faranno avremo la conferma che quella nostra vittoria nel 2012, e sconfitta per qualcun altro che oggi invece lei si dovrebbe imbarcare, era un disegno previsto e preordinato, affinchè un gruppo trasversale, affamato di potere potesse garantirsi eterna sopravvivenza ed in casi di emergenza galleggiare sempre e comunque a qualsiasi costo ed in barba a qualsiasi regola democratica e politica".

"Caro Sindaco Francesco Errico ha ancora una possibilità affinché la storia politica amministrativa di Gallipoli non la annoveri ancora una volta solo come sindaco dei facili inciuci: ritornare al tavolo di quella maggioranza politico amministrativa di Centrosinistra, magari solo aprendo a quelle forze di sinistra che insieme a noi concorrono alla elezione del nuovo governo regionale di Centro sinistra; verificare la possibile convergenza sul programma già sottoscritto; riconoscere doverosamente e proporzionalmente alle diverse forse politiche la loro rappresentanza rilanciando l’impegno amministrativo con una rinnovata squadra assessorile, fino alla scadenza naturale. Se ciò non dovesse essere, confermi pure le sue dimissioni rimettendoci tutti al responso degli elettori".

"Così vuole la Politica, quella con la P maiuscola. Così vogliono gli elettori. Questa è la serietà e la coerenza, dell’Udc al quale apparteniamo e che ci auguriamo si sentano di appartenere tutte le rappresentanze consiliari del Centrosinistra di maggioranza e opposizione. Per esere seri! Responsabili! Coerenti al vero servizio dei nostri concittadini, non c’è né poltrona, né stagione che tenga”.

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