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Concorso vigili, battaglia anche al Tar. Udienza per ricorso di un escluso

Discusso ieri uno dei due casi riguardanti la graduatoria finale. Necessario estendere il contraddittorio agli altri idonei

GALLIPOLI -  L’inchiesta della procura sui due bandi di concorso pubblici per la formazione della graduatoria per l’assunzione a tempo determinato dei vigili stagionali e per l’incarico a tempo parziale e indeterminato a 18 ore settimanali per dieci nuovi agenti di polizia locale a Gallipoli, originata dagli esposti di alcuni dei candidati esclusi, viaggia parallelamente anche a due ulteriori  procedimenti che si stanno svolgendo dinanzi alla giustizia amministrativa. Dopo aver richiesto, in sede di autotutela, al sindaco Stefano Minerva di bloccare la procedura di gara, cinque candidati esclusi hanno presentato, con i loro legali Speranza Faenza e Lucio Calabrese, un doppio ricorso impugnando dinnanzi al Tar tutti gli atti inerenti il concorso e chiedendone l’annullamento. Il Comune di Gallipoli in entrambi i procedimenti è difeso dall’avvocato Pierluigi Portaluri. Per uno dei due ricorsi un primo esito era atteso in queste ore.                             

Nella convulsa giornata di ieri infatti si è svolta anche l’udienza, proprio presso il tribunale amministrativo, per decidere sull’istanza cautelare contenuta nel ricorso proposto da un candidato risultato idoneo, ma non vincitore, nei confronti della graduatoria finale del concorso indetto dal Comune di Gallipoli per l’assunzione dei dieci agenti di polizia municipale a tempo indeterminato. Con una determina dell’aprile scorso, infatti rilevando l’esigenza di assumere nuovo personale, l’amministrazione comunale aveva indetto quel concorso, cui hanno poi partecipato oltre 550 candidati. All’esito della prova preselettiva, resa necessaria dall’elevato numero dei partecipanti, e delle successive tre prove d’esame, il Comune tramite la commissione tecnica di gara, ha approvato la graduatoria finale, nella quale, oltre ai dieci vincitori, figurano anche altri diciotto candidati risultati comunque idonei poiché hanno conseguito il punteggio minimo richiesto.

Ritenendo non conformi alla disciplina nazionale in tema di concorsi pubblici i criteri di valutazione utilizzati dalla commissione esaminatrice, uno dei diciotto candidati risultati idonei ha deciso di impugnare dinanzi al Tar gli esiti del concorso, richiedendo al giudice anche l’adozione di una misura cautelare. Il Comune di Gallipoli, tutelato dall’avvocato Portaluri, si è costituto in giudizio a sostegno della legittimità delle operazioni concorsuali. Come riferisce lo stesso legale dell’ente  nell’udienza tenutasi ieri i giudici amministrativi hanno ordinato al ricorrente di estendere il contradditorio anche nei confronti degli altri idonei: infatti, secondo il giudice l’azione giurisdizionale proposta potrebbe produrre effetti pure nei confronti di quei soggetti, pertanto essi devono potersi difendere in giudizio. Il Tar ha quindi fissato per il prossimo 28 febbraio 2018 la nuova udienza per decidere sull’istanza cautelare.

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