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Città Bella: tassa di soggiorno frutta 332mila euro. Verifiche su case in affitto

Nel secondo anno di applicazione del balzello per il soggiorno dei turisti a Gallipoli versati oltre 30mila euro in più rispetto al 2013. Controlli intensificati su abusivismo e affitti in nero. Il Comune deve recuperare altri 26mila euro non versati

GALLIPOLI – Introiti per lo più confermati e controlli più circostanziati per impedire “dimenticanze” non  proprio ortodosse e fenomeni di evasione dell’imposta. Sono stati mantenuti gli standard della stagione precedente per la tassa di soggiorno in quel di Gallipoli. Con un incremento di poco superiore ai 30mila euro in più rispetto alla stagione 2013, primo anno di applicazione del balzello per la permanenza dei turisti nelle strutture ricettive cittadine. Per le casse comunali gli introiti relativi all’estate 2014 della tassa di soggiorno si aggirano infatti sui 332 mila euro con un lieve incremento rispetto al passato (nel 2013 erano stata incassata una cifra di circa 300 mila euro). Ovviamente con il sistema di imposizione, dichiarazione e riscossione che va perfezionandosi di stagione in stagione, per l’amministrazione comunale ionica c’è da tenere sotto controllo la regolare applicazione e osservanza del regolamento relativo alla tassa di scopo entrata in vigore dopo il via libera concesso dal Consiglio comunale nel gennaio del 2013.

E se al momento non sembrano esserci problemi di sorta sul regolare adempimento e versamento da  parte della strutture ricettive quali campeggi, alberghi, agriturismi e bed&breakfast (grazie soprattutto alla collaborazione e la sinergia posta in essere con l’associazione degli operatori turistici e la responsabilità dimostrata da molti degli imprenditori del settore), di contro il Comune intende ancor più stringere la maglia dei controlli e delle verifiche sull’abusivismo, ancora dilagante, e soprattutto sulle case in affitto nelle zone delle marine  e soprattutto della Baia Verde. E’ infatti già in fase di accertamento la riscossione di ulteriori 26mila euro (che innalzerebbe la quota d’incasso per il Comune oltre i 350mila euro), che in seguito agli specifici riscontri avviati da parte dell’ufficio preposto, e diretto dalla responsabile Milva Marra, non sono ancora stati regolarmente versati da titolari di attività ricettive o affittuari che invece, a norma di regolamento, erano già tenuti a versare l’imposta che nella città bella è in vigore dal 21 giugno al 20 settembre di ogni anno (con tariffe che variano da 1, 1,5 e 2 euro a secondo della tipologia della struttura scelta per le vacanze e con uno sconto di 0,50 centesimi nel periodo di bassa stagione di giugno e settembre).   

Con tale attività di verifica,  e in raccordo con l’ufficio tributi, si è  dato seguito alla volontà espressa dal sindaco Francesco Errico, dall’assessore al bilancio Antonella Greco e dal consigliere delegato all’evasione, Paolo Barba, di far emergere eventuali negligenze da parte delle strutture ricettive e degli affittuari che operano nel comparto turistico gallipolino. In tal senso sono già state intensificate le verifiche allo scopo di valutare l’adempimento degli obblighi di dichiarazione e versamento dell’imposta da parte di chi ne aveva l’obbligo. Il report completo sarà messo poi a disposizione dell’Osservatorio sulla tassa di soggiorno e posto alle valutazioni del Consiglio comunale in sede di discussione sulle entrate tributarie e della tassa di scopo legate al Bilancio.

“Anche per la stagione 2014 possiamo dichiararci soddisfatti dell’attività svolta e per l’applicazione della tassa di soggiorno” dicono all’unisono il sindaco Errico, l’assessore Greco e il consigliere Paolo Barba, “ma il nostro impegno prosegue per cercare, con i mezzi a nostra disposizione, di contrastare il persistente fenomeno dell’abusivismo attraverso controlli continui, diretti e  incrociati. Diversi interventi in tale direzione sono già stati effettuati da parte della polizia municipale a stagione in corso ed altri ne seguono in questi mesi, a posteriori, con l’ausilio dell’ufficio tributi. Da registrare comunque in positivo la regolare e fattiva collaborazione dei principali operatori turistici della nostra città”. Specifici controlli incrociati sono stati disposti infatti dal Comando della polizia locale di via Pavia e posti in essere nei confronti di coloro i quali la scorsa estate hanno chiesto il rilascio dei pass per accedere alla Zona a traffico limitato della Baia Verde. Infatti il rilascio dei permessi, a proprietari o titolari di agenzie di case vacanze, era stato autorizzato dagli uffici comunali con la relativa presentazione delle autodichiarazioni che imponevano, e impegnavano, i richiedenti, fra l’altro, al pagamento dell’imposta di soggiorno nel caso di attività di locazione degli immobili ai vacanzieri. 

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