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Sabato, 20 Aprile 2024
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Circolo della Vela, nuovo direttivo. Primo nodo da sciogliere la “barriera” dei parcheggi

Alla guida dello storico sodalizio nautico nominato l'avvocato Bartolo Ravenna. "L'accesso alla nostra sede limitato dal blocco delle aree sosta del porto"

GALLIPOLI – Cambiano i timonieri alla guida del storico sodalizio nautico del Circolo della Vela di Gallipoli con sede nei meandri e nello specchio d’acqua dell’area portuale. Si sono svolte infatti le elezioni per il rinnovo del consiglio d’amministrazione del circolo che riparte con vecchie e nuove ambizioni e con le numerose attività strettamente legate al mare. Il nuovo direttivo è ora composto dal presidente, l’avvocato Bartolo Ravenna, da Mario Marcuccio (vicepresidente), Nereo Manzo (segretario e consigliere delegato all’attività sportiva), Pierpaolo Pagliarini (tesoriere), Massimo Bianco (consigliere con delega alle attività di banchina), Alessandro Santo (consigliere con delega ai rapporti con personale), Stefano Mercurio (consigliere con delega ai rapporti con i soci).

“Guidare il Circolo della vela di Gallipoli, sodalizio dalle antiche tradizioni, distintosi in ambito nazionale per la sua intensa e continua operosità sportiva soprattutto nel campo velico, è compito sicuramente non facile, ma entusiasmante per chi come noi, nutre profondi sentimenti di amore e rispetto verso il mare, guardando con attenzione ad ogni attività e disciplina ad esso collegata” comunica a nome dell’intero direttivo il neo presidente Ravenna, “e a tal fine auspico una sinergica e armoniosa collaborazione degli enti preposti con la sana e nobile attività del nostro sodalizio. In tale prospettiva esprimo la più ampia disponibilità da parte del Circolo della vela”.

Ma c’è già all’orizzonte un primo nodo da affrontare e sciogliere per i nuovi reggenti del circolo, una sorta di problematica indiretta che rischia di limitare notevolmente il diritto della libertà associativa da parte di iscritti e fruitori della sede che insiste nella parte interna del porto di Gallipoli. I soci del Circolo della Vela infatti tornano a fare i conti, da qualche giorno, con la nuova “barriera” dei parcheggi a pagamento attivati dal Comune (per ora solo nella fascia pomeridiana e serale) nell’area portuale e che ostacolano il libero accesso alla sede del sodalizio. Il problema infatti non rientra solo nel pagamento del parcheggio, che i soci non dovrebbero tra l’altro versare visto che utilizzano quel varco solo per accedere all’area e posteggiando nelle immediate vicinanze della sede in una zona che non rientra nei parcheggi a tariffa. Il nodo riguarda anche il fatto che l’accesso all’area parcheggio è regolamentata da un dispositivo conta macchine che appena rilevata la capienza massima (per ora fissata in 150 auto, ma a regime sino a 300 e non di più) blocca la sbarra e l’accesso dal varco a tutti. Anche a chi come i soci del Circolo della vela dovrebbero solo transitare e non parcheggiare. Come poter dunque risolvere questo increscioso problema?

“Confido con serenità nella soluzione della problematica, e non posso ragionevolmente pensare il contrario” risponde il presidente Ravenna, “Mi spiego meglio: il nostro obiettivo è raggiungere la sede del circolo della vela e le barche ivi ormeggiate distanti centinaia di metri dalla sbarra di accesso del parcheggio comunale. E però, dall’attivazione delle aree di sosta avvenuta nei giorni scorsi, questo può avvenire solo a pagamento. Ciò non è giusto. Peraltro sarà precluso ai soci di raggiungere il Circolo della vela tutte le volte in cu il sistema del conta macchine rileverà l’esaurimento dei posti e bloccherà il relativo accesso. Trattasi, per altro, di una rilevazione fittizia” spiega ancora Bartolo Ravenna, “visto che le auto dei nostri soci che entrano nello stesso varco dell’area sosta, di fatto non sosteranno lì, bensì nella zona antistante la sede del circolo. Il mio pensiero va poi ai nostri soci anziani, anche novantenni assidui frequentatori che, perdurando tali condizioni, saranno costretti a rimanere a casa non potendo raggiungere il circolo a piedi; così come sarà assai complicato raggiungere la sede per tutti coloro che accompagnano i bimbi che praticano attività velica. Se questo è lo stato delle cose” conclude il presidente del circolo, “non credo proprio che possa ancora tardare ad arrivare una risposta da parte delle autorità preposte. Noi siamo pronti a dialogare da subito per trovare una soluzione condivisa; certo è, che in difetto, dovranno essere assunte iniziative per garantire la libertà associativa oggi evidentemente incisa”.

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