rotate-mobile
Gallipoli Gallipoli

Tinte arancioni in mare. Nuova ondata di proliferazione delle alghe “scintillanti”

Anche quest’anno sul litorale di Gallipoli si è ripresentato il fenomeno legato alla presenza della “Noctiluca Scintillans” e alla sua caratteristica bioluminescenza

GALLIPOLI - Con qualche settimana di anticipo rispetto allo scorso anno il mare di Gallipoli è tornato cambiar colore e a tinteggiarsi di arancione, ma anche questa volta il nuovo campanello d’allarme è pronto a rientrare. Già da ieri, ma con più consistenza da questa mattina, l’insolito fenomeno ha interessato il tratto di costa del litorale gallipolino che campeggia lungo la litoranea nord che conduce verso Rivabella e risalendo da Torre Sabea sino a lambire l’insenatura della Purità, nel borgo antico.

Stessa situazione fenomenologica si è registrata sul versante sud, dalla zona della  Giudecca, al lungomare Galilei e sino a Lido Pizzo. Ma in questi giorni la marea arancione è stata avvistata ed ha generato ancora una volta curiosità e preoccupazione anche lungo la dorsale della costa neretina, da Torre Inserraglio a Santa Maria al Bagno, così come nella marina di San Gregorio a Patù.  

Sul litorale gallipolino il fonte mare, a ridosso della scogliera, ha cambiato letteralmente colore e consistenza. Un fenomeno fortemente visibile sottocosta con una lunga scia colorata tendente sull’arancione, a anche al rossastro, e che in alcuni tratti si è manifestato quasi come una poltiglia oleosa e schiumosa. Una situazione che ha generato anche la curiosità e gli interrogativi di diversi cittadini e di persone che si sono trovate a passare lungo il litorale e che si sono soffermate per visionare l’insolita situazione.

Il tratto di mare interessato, per diversi chilometri, ha fatto rivivere situazioni analoghe  a quelle che fino a qualche tempo addietro hanno interessato il laghetto alpino di Tovel, in Trentino, che era diventato famoso per la colorazione rossa delle sue acque.

Lo strano fenomeno

All’origine del fenomeno la presenza nel lago di un’alga microscopica contenente nel plasma delle sostanze oleose colorate da pigmenti carotenoidi che in determinati periodi dell’anno la fanno apparire rossa. Anche per il fenomeno sul litorale di Gallipoli, come registrato nell’aprile dello scorso anno,  siamo in presenza di un fenomeno di eutrofizzazione provocata dalla massa delle alghe in putrefazione. Se all’origine del fenomeno ci sia solo uno sbalzo repentino della temperatura dell’acqua del mare o vi siano altre concause, dirette o indirette, lo stabiliranno le autorità competenti.

“Noctiluca Scintillans” è il nome scientifico del dinoflagellato che sta caratterizzando ancora una volta, con la sua presenza e la  sua caratteristica bioluminescenza arancione (anche nota come "fuoco di mare"), il tratto di costa. Nessun allarme inquinamento quindi sul tratto costiero di Gallipoli, ma per tutta la giornata i mezzi della capitaneria di porto e della sezione ambientale della polizia locale hanno monitorato e perlustrato le zone sottocosta colpite dalla fluorescenza dell’alga.  Il responso fornito già lo scorso anno da Arpa e Università del Salento, dopo le analisi dei campioni di acque e schiuma affiorante, hanno escluso la tossicità della specie presente sul litorale gallipolino e quindi eliminato ogni ipotesi di dannosità e pericolosità per la salute pubblica.

Ma l’allarme, sul tratto del litorale nord di Torre Sabea in particolare, è solo attenuato considerando che si tratta sempre di quello che “ospita” lo scarico sotto costa del depuratore consortile e non è escluso che l'eccesso di nutrienti immessi in mare possa aver contribuito a generare, negli ultimi anni, il forte sviluppo della vegetazione e del fitoplancton come la Noctiluca che al di là dell’effetto cromatico sull’acqua costituisce comunque un potenziale fattore di rischio per i pesci e gli altri tipi di fauna marina.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Tinte arancioni in mare. Nuova ondata di proliferazione delle alghe “scintillanti”

LeccePrima è in caricamento