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Centro storico, sbocciano fiori e piante. E Gallipoli diventerà la “Kale Floris”

Nel prossimo week end la manifestazione promossa dal Distretto urbano del commercio e dal Comune per valorizzare luoghi di cultura e beni architettonici

GALLIPOLI - Un tappeto di fiori e piante ornamentali per valorizzare al meglio l’architettura e la “poesia” del centro storico di Gallipoli. E’ questo l’obiettivo insito della manifestazione “Kale Floris”, nata da un’iniziativa legata al Distretto urbano del commercio e in collaborazione con il Comune prevista nel borgo antico nel prossimo week end. Nel nome stesso dell’evento di racchiude l’essenza del programma che si propone di unire le bellezze artistiche e culturali con quelle storico-monumentali della città bella attraverso l’estrinseca bellezza dei fiori e delle piante ornamentali. Proprio attraverso i fiori ci si ripropone di valorizzare scorci, angoli, chiese e luoghi ad alta valenza culturale del borgo gallipolino.

Il connubio tra pietra, fredda e inerte, e il fiore, vivo e variopinto, fa sì che due arti mute, l’architettura e l’arte floreale, dialoghino vivacemente tra loro, mettendo al centro di questo dialogo la persona che le ammirerà. Luoghi e fiori si misceleranno così, in sinergia, per un connubio perfetto: la storia di ogni location individuata sarà raccontata attraverso i fiori, e grazie agli studi ed all’aiuto delle persone che vivono gli stessi luoghi quotidianamente, non risparmiando così tutti i segreti. Proprio in quest’ottica, grazie all’associazione Amart di Gallipoli, la rassegna di  Kale Floris, tra il 31 agosto e il 1 settembre, offrirà anche delle visite guidate che, oltre a far apprezzare le installazioni floreali, potranno far cogliere a pieno il senso dell’evento.

“La città bella per antonomasia, non può che ospitare eventi dedicati alla bellezza” commenta il sindaco Stefano Minerva in qualità anche di presidente del Duc, “grazie alla nuova azione del distretto urbano del commercio, la città potrà vivere i luoghi in maniera diversa, scoprendo e riscoprendo angoli e storie straordinarie. Animare la città vuol dire animare il commercio e creare sinergia tra operatori e cittadini: è questo quello di cui abbiamo bisogno. Di reti sempre più fitte e proficue per migliorare, insieme. Un sentito grazie lo rivolgo agli uffici e a tutto il direttivo del Duc, al manager  Matteo Spada, a Confesercenti e a Confcommercio per il loro supporto e il loro lavoro”.

Filo conduttore della manifestazione saranno i luoghi simbolo della città che potranno raccontare la storia, dalla cultura marinaresca, al passato di produttori ed esportatori di olio lampante, dalla iconografia al culto sacro.  Tra le location individuate che saranno bardate di fiori e piante ci saranno: la Chiesa della Purità (con lampade floreali), la Cattedrale di Sant’Agata (con trionfi di frutta e fiori), la Chiesa di Sant’Angelo (scalinata con tripudio di fiori e verdi autoctoni), la Chiesa degli Angeli (quadri floreali), il Teatro Garibaldi (bandiera tricolore “Giovine Italia”), il frantoio ipogeo (maxi ghirlande intrecciate), la Chiesa di San Francesco (canne d’organo dei pescatori con nasse), la Chiesa del Crocefisso (croce a intreccio “Amore e Passione)”, il Chiostro di San Domenico (allestimento centrale “Fiori e Cultura”). Le location così individuate compongono un percorso che guiderà i visitatori in un vero e proprio tour culturale, accompagnati inoltre da un sottofondo musicale in grado di amplificare l’esperienza emozionale degli avventori. L’evento è reso possibile grazie alla collaborazione del Comune di Gallipoli e della Camera di Commercio, dell’associazione culturale Amart. Le installazioni floreali sono a cura di Ivan Bergh, Floral School. “Siamo felici di aver portato a Gallipoli i mastri fiorai della prestigiosa scuola internazionale Ivan Berg” dice Matteo Spada, presidente dell’associazione dei  commercianti, “e sarà un’emozione unica vedere i nostri luoghi di cultura, per un weekend, in una veste del tutto spettacolare, inedita e floreale”.

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